• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

difesa del pero

miciazza

Aspirante Giardinauta
Vorrei sapere che tipo di difesa preventiva fare al mio pero.
Premetto che la pianta in questione è in un giardino del Salento e produce pere piccole(di due varietà, perchè innestato, ma non ne conosco il nome)dopo la metà di luglio e ogni anno è attaccata da ticchiolatura, tignola e psilla(oltre al ragnetto che normalmente aggredisce il pero) :cry: . I frutti prodotti sono ovviamente a consumo domestico. Ultimo particolare, vorrei evitare trattamenti tossici per animali: è l'albero preferito dalla mia gatta per le arrampicate...Potrei fare trattamenti che non hanno una lunga persistenza, proibendo alla gatta solo per 2-3 giorni di salirvi, ma non più!!
Ringrazio anticipatamente quanti sapranno fornirmi indicazioni utili.
:Saluto:
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
a parte le normali azioni fitoiatriche di profilassi generale (rameici, ditiocarbammati, olio bianco ) in questo periodo ben poco potrai fare contro le avversità da te menzionate.
La regola generale è che le malattie delle pomacee si combattono al verde, infatti sono tutte patologie che si devono combattere in stagione vegetativa quando saranno positivi gli effetti dei tuoi trattamenti.
 

miciazza

Aspirante Giardinauta
In effetti, Brande, ho dimenticato di dire che intendevo iniziare i trattamenti in primavera. E' l'unica cosa che sò, :martello: ma volevo informazioni sull'esatto calendario dei trattamenti: cioè, in che fase della ripresa vegetativa, con che temperature e con che cadenza...intervenire.
Grazie
:Saluto:
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Considerate le pregiudiziali che poni, direi che puoi solo fare una lotta di tipo...ideologico:cool2:
...può darsi che convinci qualche parassita a non far più danno! :)

Scherzo un po', spero non ti disturbi. Ma anche in realtà, banditi gli antiparassitari, bisogna accontentarsi di ciò che si raccoglie: certi anni va accettabilmente, altri anni va maluccio.
Ciao
 

miciazza

Aspirante Giardinauta
Il tuo umorismo non mi diturba mai, Ale! :lingua:
Il fatto è che sono anni che non riesco più ad assaggiare pere, che o cadono prematuramente o sono completamente bacate o marciscono...Avevo pensato che un trattamento preventivo, dopo aver osservato accuratamente i parassiti che facevano incetta di foglie e frutti l'estate scorsa, mi avrebbe garantito un dignitoso raccolto
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
La lotta contro la psilla è difficile perchè bisogna posizionare il trattamento al momento giusto e tecnicamente è bene farne uno solo per non distruggere gli antagonisti naturali; non si usa comunque il piretro, ma insetticidi più appropriati: in alternativa contro le generazioni estive sono di una qualche utilità lavaggi con saponi di sali potassici (se non li trovi puoi comprare in una Agraria un bagnante tipo il diottil solfosuccinato di Na che fa lo stesso effetto).
Se per tignola intendi la carpocapsa (il baco delle mele) anche in questo caso la difesa risulta difficilmente realizzabile su un pero famigliare (a prescindere dal tipo di insetticida), perchè come facilmente si può comprendere bisogna beccare le larvette appena schiuse prima che si introducano nel frutto. E su un pero singolo non sono proponibili altri tipi di lotta.
Anche per la ticchiolatura si presenta un analogo problema di timing. Un minimo di prevenzione l'ottieni eliminando o interrando le foglie cadute a fine stagione (sono la sorgente dell'ino**** primario), e facendo un trattamento con rameici intorno alle fasi di punte verdi/orecchiette di topo; poi bisognerebbe trattare dopo ogni pioggia intensa e prolungata ("pioggia infettante"), ma qui occorrono prodotti almeno citrotropici e l'intervallo di tempo utile per intervenire dall'evento metereologico dipende dalle caratteristiche del prodotto (comunque al max pochissimi giorni).
Ciao
 
Ultima modifica:

miciazza

Aspirante Giardinauta
Come al solito, sei super preciso...:love_4:

Errata corrige: ho erroneamente usato il termine di tignola, quando invece il problema si chiama tingide o Stephanitis pyri.... dunque per questa?
Come vedi non si fa mancare proprio niente il mio pero.....:lol:

:Saluto:
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Come al solito, sei super preciso...:love_4:

Errata corrige: ho erroneamente usato il termine di tignola, quando invece il problema si chiama tingide o Stephanitis pyri.... dunque per questa?
Come vedi non si fa mancare proprio niente il mio pero.....:lol:

:Saluto:

Quest'anno il tingide ha picchiato forte anche dalle mie parti
tingidepero1-1.jpg

Se vuoi provare metodi di lotta biologica (in caso di forte infestazione), contro il tingide dicono che funzioni bene un fungo entomopatogeno, Beauveria Bassiana, che puoi trovare commerciato dalla Intrachem-Bio col nome di Naturalis (ma non so quanto costi, e certamente te ne avanzerà...per un solo pero :lol:)
 
Alto