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terreni calcarei

M

mdl

Guest
Salve a tutti.
Volevo salutarvi in primo luogo ed in secondo volevo chiedervi un'informazione:
in un terreno calcareo, incolto da una ventina d'anni quali piante possono trovarsi bene?
Vi ringrazio
Mdl
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao e benvenuta,
dovresti restringere il "campo" della tua richiesta, sono certamente migliaia le piante che potrebbero andare bene.
Saluti
Pietro Puccio
 
M

mdl

Guest
Hai perfettamente ragione!!!!
Il terreno di cui parlo è calcareo, quindi basico, anche se non so se esista un modo facile per determinarne il ph.
E' in pendenza e quest'anno il mio fidanzato ed io abbiamo provato a vangare, non dico con quale fatica e zappare per renderlo un po' meno selvaggio.
Abbiamo ricavato un angolino dove abbiamo piantato, per prova, qualche piantina di pomodoro, della salvia e del rosmarino, che stanno crescendo benino, quest'ultimo in maniera maestosa e poi del basilico, che invece ha sofferto moltissimo.
Per ornamento abbiamo piantato una pianta di gelsomino bianco, che se la cava benino e poi una di glicine.
Questa va a periodi.
Volevamo mettere delle piante ornamentali a fiore, che però non siano rampicanti.
Dubito che il terreno sia povero e allora non so da he parte girarmi.
Grazie
Maddalena
 
M

mdl

Guest
Dimenticavo,
mi piacerebbe che i fiori, anche se di piante diverse, ci fossero soprattutto in primavera ed in autunno.
Grazie
Maddalena
 
F

Franco D.

Guest
Non ho studiato agraria e quindi non sono un esperto...
Comunque per quello che ne so io un terreno calcareo non vuol dire che è necessariamente basico.
Calcareo vuol dire che contiene quantità eccessive di carbonato di calcio che renderebbero difficile alla piante l'assorbimento di sostanze indispensabili alla fotosintesi (ad es. il ferro), causando ingiallimento delle foglie ed indebolimento generale.
Se ho detto una boiata qualcuno mi corregga!!!
Per sapere invece se il terreno è neutro, alcalino o acido, io non ne ho mai acquistati, ma so che ci sono in commercio kit di misurazione.

Ciao ;)
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao Franco,
nemmeno io ho studiato agraria, quindi scusa il linguaggio non tecnico. Per quel che so, i suoli sono sistemi con molti componenti, minerali ed organici, variabili da posto a posto, e l'acidità o alcalinità dipende dal loro complesso. Quindi in teoria calcareo non è sinonimo di alcalino, ma nella pratica lo è. Infatti percentuali di calcare in aumento portano i suoli da acidi ad alcalini, inoltre il calcare ha un effetto "tampone" nel senso che ostacola l'abbassamento del pH. I suoli iperalcalini sono invece dovuti alla presenza di sodio. In ogni caso credo che un suolo con eccessiva presenza di calcare non può che essere alcalino, se hai notizie diverse mi faresti cosa gradita indicandomele.
Cordiali saluti
Pietro Puccio
 
A

Alessandro2

Guest
Forse potresti tentare di correggere, almeno in certi tratti, il ph distribuendo prodotti tipo il solfato di ferro (a me viene in mente quello ma ti puoi far consigliare da qualche esperto agronomo).
Quello che volevo dire comunque è che per la misurazione del ph oltre ad acquistare lo strumento per la misurazione che costa sulle 250 mila lire, puoi usare le classiche cartine al tornasole diluendo la terra in acqua neutra. Se hai voglia di spendere una somma modesta, compresa fra le 50 e le 100 mila lire potresti infine farti fare una cosa utilissima: le analisi chimico fisiche del terreno così, oltre al ph, sapresti di quali elementi è carente o, al contrario, abbondante e ti potresti regolare sugli ammendamenti e sulla scelta delle piante da mettere.
Ciao
Ale
 
L

LuciaR

Guest
Per certo la gypsophila (velo da sposa) è una pianta amante dei suoli alcalini. Fiorisce tutta l'estate, creando nuvole di piccoli fiori bianchi o rosa.
 
M

mdl

Guest
Grazie per i vostri consigli.
IL velo da sposa mi piace molto, ma non l'ho mai visto rosa!
A dire il vero ho solo visto delle composizioni con alcuni suoi rami.
E' una varietà che può crescere anche da me?
ops, abito vicino a Bergamo.

Grazie
Maddalena
 
M

mdl

Guest
<BLOCKQUOTE>quote:</font><HR>Messaggio originale scritto da: Lucia Riccardi:
Per certo la gypsophila (velo da sposa) è una pianta amante dei suoli alcalini. Fiorisce tutta l'estate, creando nuvole di piccoli fiori bianchi o rosa.<HR></BLOCKQUOTE>

Come si presenta la pianta quando non è fiorita?

Grazie
Maddalena
 
V

Veon Itil

Guest
Terreno calcareo? Argilloso? Pesante?
Eccomi qua, il vostro Veon e' un espertone, mi sto facendo una cultura sul calcare perche' il mio terreno e' calcareo e argilloso e per salvare le mie magnoglie ne ho provate di tutte.
Innanzitutto rispondo a Maddalena, sui suoli calcarei cresce bene quasi tutto, bulbose, annuali, tranne le acidofile estreme e medie (intese come quelle che tollerano pH 6.5). Come detto egregiamente da Pietro il carbonato (calcare) HCO3 tampona, cioe' evita le brusche variazioni del pH e mantiene il valore intorno a 8. E' facile allontanarlo perche' si scompone in anidride carbonica CO2 a contatto con gli acidi, ma non puoi innaffiare le piante con gli acidi concentrati e puri. Io di solito do' 1 litro di aceto per mq di terreno (indiluito) 1 o 2 volte all'anno dipende dalla clorosi delle mie magnoglie. Il problema e' che l'H2O porta con se il calcare e dunque o innaffi con H2O piovana o ti rassegni ai trattamenti acidi.
Alcune accortezze potrebbero essere concimi per acidofile che hanno reazione acida e quindi alla lunga acidificano, quantita' industriali di torba o composta che acidificano, pacciamatura di aghi di pino (powerd by Ezio).
Si puo' usare anche Zolfo e Gesso. Recentemente ho provato il gesso (0.5kg/mq)l'ho mescolato con la composta e ho vangato, sembra che le magnoglie stiano un po' meglio, almeno non sono in clorosi spinta e gli ho dato un paio di volte il chelato per via fogliare. Da quanto so la torba va meglio per i terreni calcarei ricchi di CaCO3 (Carbonato di calcio) mentre il gesso va meglio per i terreni salini ricchi di Na2CO3 (carbonato di sodio).
Infine mi risulta che non tutte le gipsofile sono amanti dei suoli gessosi, ma solo alcune specie.

Siete ancora svegli dopo tutto questa sviolinata ...
Ciao Veon
 
M

mdl

Guest
Da dove nasce tutta questa conoscenza?
Come faccio a documentarmi anch'io?
Per l'acqua piovano non c'è problema.
Si tratta del giardino e difficilmente, almeno per ora ho il tempo di bagnarlo, orticello compreso.
Carbonato di calcio e carbonato di sodio, come faccio a distinguerli?
Dire che il terreno è "bianco" e che drena rapidamente l'acqua,non credo basti.
C'è un modo abbastanza rapido per vedere quali piante sono indicate a questi terreni più di altre?
Il Glicine come si troverà.
E' la pianta che ho regalato al mio fidanzato per il nostro anniversario, ma non mi sembra che si stia trovando bene, non vorrei fosse per via del suolo.
In tal caso allora proverò a distribuire della torba e degli aghi di pino.
Oppure potrebbe essere che si trovi male perché non sufficientemente lontanda da una "spumeggiante" pianta di rosmarino?
Grazie
Maddalena
 
R

robdesa

Guest
su un vecchio numero di Gardenia ho trovato un elenco di piante adatte ai terreni calcarei:
alberi: acer negundo, sorbus, faggio, frassino, pinus nigra; arbusti: aucuba japonica, berberis, deutzia, potentilla, sambuco; rampicanti: passiflora, glicine; perenni: bergenia, iris, doronicum, verbascum; annuali e biennali: zinnia, tagetes, calendula; bulbose: crocus, scilla, narcisi. Spero che le informazioni ti siano utili! ciao.
 
L

LuciaR

Guest
Ciao Maddalena, la gypsophila perenne è una pianta molto resistente (classificata H4, ovvero sopporta anche gli inverni rigidi). D'inverno scompare, perdendo quasi completamente le foglie, ma poi ricresce in primavera. Si presenta come un insieme di foglie a livello del terreno, da cui si dipartono gli steli fioriferi. Quest'ultimi, da giugno a ottobre, si ricoprono dei piccoli fiori bianchi o rosa (dipende dalla varietà) e formano nell'insieme una nuvola alta 50-80 cm (dipende dallo sviluppo). Non è una pianta "base" nel giardino, ma piuttosto una pianta "discreta", da associare certamente ad altre di struttura più imponente. Ciao.
 
M

mdl

Guest
Grazie per i consigli, cercherò di farne tesoro.
Per adesso leattività prioritarie, oltre a far crescere il gelsomino bianco, il glicine, il bambù (fine), il rosmarino e le piante prova dell'orticello: pomodori, salvia ( tre varietà tra cui quella bicolore), menta prataiola e mentuccia; sono il diserbo di alcune infestanti ed il confinamento di "cannizzi", sono dei bambù giganti con pennacchio,che invadono letteralmente il prato-scarpata.
Anzì, tra poco andrò a fare qualcosa.
Buon sabato
Maddalena
 
M

mdl

Guest
Ciao,
questa è la foto dei cannizzi infestanti:
mdl013.jpg

Qualcuno sa come posso fare?
Grazie
 
I

ianus

Guest
Ciao Maddalena il tuo terreno sembra proprio essere calcareo;bianco-incoerente,polverulento In essi e’ facile la decomposizione della sostanza organica,si classificano tali quelli con almeno il 20% di calcare.
Il carbonato di calcio è un componente normale dei terreni agrari anche se si trova in essi rappresentato in varia misura in funzione soprattutto dell'origine geologica e dell'ambiente climatico. Il calcare entra a far parte anche delle frazioni sabbiosa ed argillosa ma è spesso rappresentato in maggior misura nella parte limosa della tessitura. Il composto è praticamente insolubile in acqua ma può bastare la normale dotazione carbonica delle acque di percolazione a provocarne la solubilizzazione come bicarbonato di Ca e quindi anche forti perdite per dilavamento. È questo il motivo per cui in ambienti umidi i terreni calcarei sono meno frequenti che in climi aridi. Una certa dotazione minima di calcare nel terreno è necessaria perche, oltre alla funzione alimentare del calcio nei riguardi delle piante, esso partecipa ad alcuni importanti fenomeni che avvengono nel terreno:
l) neutralizza l'acido nitrico derivante dalla trasformazione batterica dell'ammoniaca;
2) esplica le funzioni importanti sulla struttura;
3) interferisce con 1 'assimilabilità del potassio e del fosforo;
4) influisce sui valori del pH.
Si può ricordare la seguente classificazione dei terreni in base alloro contenuto percentuale in calcare: poveri &lt;2,5; mediamente dotati, da 2,5 a 10; ben dotati, da lo a 15; ricchi, da 15 a 25; eccessivamente dotati, &gt;25.solo i terreni da ricchi in su possono alterare significativamente il PH(specie in clima asciutto),verso la basicita’,quindi un terreno con presenza di calcare non e’ detto che sia basico,puo’essere neutro.
Una dotazione eccessiva di calcare è nociva e provoca : formazione di crosta; fangosità in presenza di acqua; insolubilizzazione del fosforo e del ferro (da cui la classica clorosi ferrica delle viti americane, degli agrumi, ecc.); p H basico.
L 'alcalinità indotta dal carbonato di calcio o dai carbonati basici di magnesio prende il nome di alcalinità costituzionale, deriva dal tipo di substrato che ha originato il terreno e non raggiunge mai valori superiori a 8-8,4. I terreni basici per sola alcalinità costituzionale dunque, pur presentando i ricordati difetti possono essere coltivati con risultati discreti o buoni ricorrendo opportunamente alle lavorazioni profonde, ad elevate concimazioni minerali e letamiche, all'interramento dei residui colturali. Altro accorgimento indispensabile, riguarda la scelta delle specie da coltivare. , ma si può normalmente ricorrere alle principali colture agrarie-ornamentali avendo cura di evitare quelle che preferiscono p H sub-acido o acido.
La correzione dei terreni basici per eccesso di calcare riesce solitamente molto difficile. Considerato però che, come si è detto, l'anomalia di questi terreni non è molto grave, ci si accontenta normalmente di coltivarli applicando gli accorgimenti agronomici più convenienti senza tentarne una vera e propria correzione.La correzione su piccola scala si puo’ tentare,non solo per i terreni con alcalinita costituzionale ma anche in generale per tutti i terreni basici.

per quella costituzionale è necessario far in modo che calcite e magnesite vengano a contatto Con la CO2 del terreno, mediante letamazioni e Con colture ad apparato radicale espanso, perche si realizzi la reazione seguente :

CaCO3 --oppure--MgCO3 + CO2 + H2O---uCa(HCO3)2 ,e, :Mg(HCO3)2
( carbonati insolubili) (bicarbonati solubili)k

I bicarbonati Sono facilmente solubili e allontanati dalle precipitazioni piovose. L 'uso diretto di anidride carbonica non si presta ad un impiego pratico ed economico ; Per i terreni calcarei sono piu’ indicati il solfato ferroso (FeSO4) o i chelati di ferro
- per l' alcalinita da altre cause(che non cito per non fare l’enciclopedia treccani) si possono utilizzare :
- l'impiego di acque dolci per l'irrigazione ;(acqua distillata,piovana&#8230 ;)
- l'irrigazione per sommersione(tipo risaia) o a scorrimento(si lascia scorrere sul terreno un velo d’acqua per tutta la durata dell’innaffiatura)costosa
- l'impiego di concimi a reazione acida (perfosfati e solfati vari) ; - impiego di un correttivo specifico quale il CaSO4 (gesso) il quale si trasforma in solfato potassico, a reazione neutra, residuando CaCO3, praticamente insolubile e assai meno pericoloso del K2CO3 (o Na2CO3) :

CaSO4 + K2CO3----- K2SO 4+ CaCO3

Per quanto riguarda le tue canne (Arundo donax)devi solo estirpare I rizomi per eliminarla(faticaccia) ciao
:rolleyes: ;)
 
M

mdl

Guest
Ciao,
lo chiedo in particolare a Veon, perché m ha messo lui la pulce nell'occhio...
A livello teorico se innaffiassi una pianta in terreno calcareo con acqua minerale quindi eliminerei un po' il problema del pH?
Ciao
Madda
 
V

Veon Itil

Guest
Eccomi qua a rispondere a Madda. Da quanto detto anche da Ianus, mi par di capire che se usi acqua gasata dovresti spostare l'equilibrio della reazione a favore dei bicarbonati piu' solubili. Solo che la trovo una soluzione folle... dovresti innaffiare sempre con h2o gasata perche il calcare si riforma. Una soluzione sarebbe apportare sostanza organica che "fermentando' produrrebbe anidride carbonica e acidi organici. Io ho provato con gesso ed ora ho fatto una copertina di foglie e corteccia di castagno/quercia per le mie magnoglie. Se tu vuoi provare con l'h2o gasata, ci teniamo in contatto e vediamo che succede.

Ciao Veon
 
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