Il mio Benjamin si è ricoperto di minuscole macchie chiare su tutte le superfici fogliari. Forse un fungo?
Se non avessi scritto che è un ficus benjamina avrei detto che quella foglia è di un elagno ( elaeagnus ebbingei). Vedi per esempio queste foto:
una,
due.
Quelle piccole scaglie (scales in inglese , guarda la terza foto con didascalia in questo sito
OSU) sono composte di materiale ceroso (lipidico quindi fortemente idrorepellente) e servono per ridurre l'evaporazione dalla pagina superiore delle foglie (riflettono la luce solare quindi riducono quella che effettivamente colpisce la lamina e impediscono all'acqua di uscire attraverso la cuticola sottostante). E' comune a molte piante la produzione di materiale idrofobo sulle foglie per aumentare la resistenza a carenze idriche: prova per esempio a strofinare gli aghi di qualsiasi conifera blu (ginepro, cedro dell'Atlante, peccio del Colorado...) e vedrai che diventano verdi, in quanto il colore blu glauco non è altro che materiale lipidico prodotto dalla pianta per perdere meno acqua possibile. E infatti tutte quelle conifere sono estremamente resistenti alla siccità estiva. Stessa cosa per le strisce bianche stomifere nella pagina inferiore degli aghi degli abeti (genere abies).
Ritornando alla tua pianta, se quelle scaglie fossero cocciniglie rimuovendole con la mano noteresti delle macchie clorotiche di color giallo sulla foglia dovute alla suzione della linfa da parte degli insetti. Ed entro pochi giorni l'intera foglia diventerebbe gialla e cadrebbe (filloptosi). Dovresti osservare qualcosa del genere:
https://www.elicriso.it/it/agronomo_risponde/ficus/ficus29/
Se guardi bene le foto in quel sito le cocciniglie sono più ben più grandi dei puntini che si vedono nella tua foto, sono distribuite in maniera molto meno uniforme e soprattutto vedi chiaramente i sintomi classici che lasciano i fitomizi (decolorazioni e caduta foglie).
Se vuoi un consiglio agronomico, che vale anche in altre situazioni, invece di partire in quarta e spendere tempo e soldi per fare interventi avventati, guarda attentamente come si comporta la pianta giorno per giorno. Osserva gli eventuali cambiamenti sia delle parti vegetali che di quello che ci trovi sopra (eventuali insetti o funghi). Analizza attentamente tutta la storia recente della pianta, ricordando tutti gli interventi che hai fatto (eventuali trattamenti fitosanitari, rinvasi, concimazioni, irrigazioni...) e annotando le condizioni ambientali in cui la pianta cresce (temperature min e max, luce, umidità...). Cerca di stabilire con ragionevole certezza la causa di ciò che vedi sulla pianta utilizzando tutti i parametri e le osservazioni che hai raccolto e solo alla fine fai trattamenti adeguati ( se ne hai la possibilità chiedendo consigli ad agronomi, entomologi e patologi, invece di fidarti ciecamente della risposta del primo che passa).
Se poi non ti fidi del mio consiglio, prova a fare questo esperimento: tratta con olio bianco tutte le foglie della tua pianta tranne 5-10 (magari quelle in alto per riconoscerle facilmente da quelle trattate). Queste foglie non trattate ti serviranno da campione di controllo per verificare l'efficacia del trattamento: se tra 10-15 giorni noterai differenze tra campione trattato e quello di controllo vorrà dire che quei puntini sono effettivamente fitomizi e l'intervento è stato efficace. E allora fai trattamenti anche su quelle non trattate. Se invece i due campioni continuano ad essere uguali allora quei puntini non sono cocciniglie.