Greenpower00
Aspirante Giardinauta
Buonasera a tutti,
con altra discussione, avevo dibattito il tema del momento più propizio per reintrodurre le piante all’interno dell’appartamento.
Riportate, dunque, le piante tropicali all’interno per via dell’autunno inoltrato, mi stavo chiedendo se è sempre valida la regola (regola nel senso che la ripetono un po’ tutti, ma non so se abbia fondamento) per la quale le piante debbano essere spostate il meno possibile.
Mi spiego meglio: le giornate si accorciano sempre di più, e la quantità di luce diminuisce anche perché aumentano quelle piovose…..non sarebbe, quindi razionale - considerando che le piante in casa prendono MENO luce complessiva, MENO intensa e per MENO tempo - cambiarle di posizione in base alla stagionalità?
Ad esempio, una mia Calathea staziona normalmente a circa tre metri da una finestra luminosa per evitare la luce diretta primaverile ed estiva….ma in autunno/inverno, non sarebbe logico avanzarla a un solo metro, per esempio? È vero che prenderebbe luce più intensa, ma per molto meno tempo, il che potrebbe riequilibrare (in un certo senso) quel che accade in natura nei paesi di origine, che hanno la medesima quantità di luce, buio e umidità per tutto l’anno.
E in caso di una settimana interamente coperta e piovosa, non si potrebbe - che so - pensare di appiccicarla addirittura alla finestra?
E altre piante, per le quali si evita la luce diretta forte e intensa delle stagioni calde, per quale motivo non dovrebbero essere messe a contatto dei raggi solari che filtrano all’interno, quando si parla di debole e pallida (nonché rara) luce invernale?
In conclusione, è sempre valida la classica regola per la quale “trovato un posto, la pianta non si deve spostare più”, o va interpretata in base alle contingenze stagionali, per assicurare condizioni ambientali per lo più “equilibrate” e simili a quelli dei paesi di origine?
Grazie a tutti per l’attenzione e buona serata!
con altra discussione, avevo dibattito il tema del momento più propizio per reintrodurre le piante all’interno dell’appartamento.
Riportate, dunque, le piante tropicali all’interno per via dell’autunno inoltrato, mi stavo chiedendo se è sempre valida la regola (regola nel senso che la ripetono un po’ tutti, ma non so se abbia fondamento) per la quale le piante debbano essere spostate il meno possibile.
Mi spiego meglio: le giornate si accorciano sempre di più, e la quantità di luce diminuisce anche perché aumentano quelle piovose…..non sarebbe, quindi razionale - considerando che le piante in casa prendono MENO luce complessiva, MENO intensa e per MENO tempo - cambiarle di posizione in base alla stagionalità?
Ad esempio, una mia Calathea staziona normalmente a circa tre metri da una finestra luminosa per evitare la luce diretta primaverile ed estiva….ma in autunno/inverno, non sarebbe logico avanzarla a un solo metro, per esempio? È vero che prenderebbe luce più intensa, ma per molto meno tempo, il che potrebbe riequilibrare (in un certo senso) quel che accade in natura nei paesi di origine, che hanno la medesima quantità di luce, buio e umidità per tutto l’anno.
E in caso di una settimana interamente coperta e piovosa, non si potrebbe - che so - pensare di appiccicarla addirittura alla finestra?
E altre piante, per le quali si evita la luce diretta forte e intensa delle stagioni calde, per quale motivo non dovrebbero essere messe a contatto dei raggi solari che filtrano all’interno, quando si parla di debole e pallida (nonché rara) luce invernale?
In conclusione, è sempre valida la classica regola per la quale “trovato un posto, la pianta non si deve spostare più”, o va interpretata in base alle contingenze stagionali, per assicurare condizioni ambientali per lo più “equilibrate” e simili a quelli dei paesi di origine?
Grazie a tutti per l’attenzione e buona serata!