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sos ulivo

Alduccio

Aspirante Giardinauta
Buonasera a tutti
Possiedo un ulivo ornamentale, che dopo un'abbondantissima fioritura, da oltre un mese presenta, e Vi chiedo cortesemente conferma, occhio di pavone.
Dopo 3/4 trattamenti ( ripetuti dopo le piogge dei giorni scorsi, ultimo il 19 Giugno dopo ultima pioggia ) con prodotto rameico ( 5 lt a ponpa su tutte foglie rami e tronco ) il problema sussiste anzi pare aggravarsi.
Queste nella foto, sono le foglie sull'albero mentre a terra trovo foglie secche e arrotolate sui due lati verso l'interno.
vi sarei grato se qualcuno mi suggerisse cosa altro fare ...
grazie saluti
Aldo
 

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Andrea f

Aspirante Giardinauta
Si è occhio di pavone, ma non ha senso trattare subito dopo la pioggia ma almeno cinque o sei ore dopo così si asciuga bene la chioma. L’occhio di pavone è difficile da eradicare ma puoi continuare lo stesso con ancora 1-2 trattamenti rameici. La spora dell’occhio di pavone muore se l temperatura supera i 35 gradi quindi in estate il problema non c’è peró si ripresenterà in autunno visto che la pianta è già indebolita. Per questo ti consiglio quando la temperatura in settembre -ottobre va sotto i 25 gradi di eseguire 2-3 trattamenti a distanza di 15 giorni per prevenirlo appunto. Esegui questi tre trattamenti ogni primavera (marzo-aprile) e ogni autunno
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
La prematura filloptosi è un effetto dell'attacco, ma è anche conseguente ai trattamenti rameici i quali svolgono una azione deflogliante sulla vegetazione colpita: ciò è cosa buona in quanto nelle foglie così perse non si conserva l'inoculo fungino inibito dal rame.

In condizioni normali sono sufficienti due trattamenti prima della germinazione delle zoospore in primavera e in autunno. La malattia ha un'incubazione molto lunga (in particolare quella primaverile di cui ci sono adesso i sintomi), per cui è necessaria la prevenzione: i trattamenti che hai fatto a giugno sono stati inutili contro lo sviluppo dell'infezione ormai in atto (il rame serve di copertura per contrastare la germinazione e dei propaguli infettivi e quindi la penetrazione del patogeno), salvo appunto accelerare la defogliazione.
 

Alduccio

Aspirante Giardinauta
Ringrazio entrambi !!!
seguirò i consigli di Andrea e mi preoccuperò un po' meno grazie alle indicazioni di Alessandro !
buona settimana
Aldo
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Fai come meglio credi.
Io non mi offendo anche se come titolo sono un ex-fitopatologo (in pensione), ma su questo forum so come vanno le cose. Sono intervenuto semplicemente perché si tratta di una avversità che merita attenzione, dunque finché rimango mi sento in dovere di dare una risposta.
 
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