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sopravvivere

garofano

Maestro Giardinauta
Ciao a tutti,navigando sul web ho trovato questo articolohttp://www.ilcambiamento.it/editoriale/tecniche_di_sopravvivenza.html
Ve ne inserisco un brano,per darvi un'idea:<L'aria della sorta di bolla in cui viviamo è velenosa. Lo sappiamo. Ci rifugiamo nei parchi appena possiamo, fuggiamo lontani appena ne abbiamo la possibilità. Eppure se le nostre città fossero luoghi per vivere non avremmo bisogno di rifugiarci lontano, da qualche parte al primo ponte disponibile, al primo week end atteso come pane di libertà e di respiro. Ma non è neppure questo il pericolo più grande.>
L'articolo,pero', merita di essere letto tutto,anche perchè,secondo me,è scritto molto bene.
L'ho trovato bello,anche se non esattamente allegrissimo e magari non troppo adatto per inoculare ottimismo di prima mattina,e l'ho trovato un buon argomento di discussione.Lascio a voi la parola
 
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ginestra

Master Florello
scritto bene è scritto bene....ma boh....una sequela di frasi fatte....:cry:
E anche una bella dose di retorica, un piangerci addosso che mina il nostro grado di felicità (riferendomi all'altro articolo che ne parla).
In fondo è il risultato di quello che abbiamo voluto e che, nonostante non ci renda felici, ce lo teniamo ben stretto. :cautious:
 

Olmo60

Guru Master Florello
comunque.....in sintesi (e premetto che non mi piace l'incipit del sopravvivere inteso in senso negativo come "riuscire a non morire" -magari!) la cosa che manca e ci rende "di pietra" sarebbe l'empatia. E' così?
 

garofano

Maestro Giardinauta
comunque.....in sintesi (e premetto che non mi piace l'incipit del sopravvivere inteso in senso negativo come "riuscire a non morire" -magari!) la cosa che manca e ci rende "di pietra" sarebbe l'empatia. E' così?
Si,in sintesi è proprio così.L'articolo,come vi ho detto ,mi è piaciuto molto perchè ha poeticamente reso una condizione che sta vivendo in questo momento l'essere umano.
Anche prima,credo, ci sono stati limiti in tal senso,ma attualmente,vedo che l'empatia,se prima non ce n'era molta,adesso si sta sempre più rarefacendo.Sarà la crisi finanziaria,sarà..boh,non lo so manco io,ma le cose stanno così.
Eppure,parlando a tu per tu con le persone,ci si rende conto come in tutte o quasi,ci sia il bisogno di essere ascoltate,comprese,accettate in qualche modo,per quello che esse sono.
Ognuno di noi somiglia agli altri nel sentire e manifestare questo "grande immenso bisogno d'amore che ho"per dirla citando un verso di una canzone di Gianni Morandi.Eppure,nessuno fa niente verso gli altri,nemmeno un passo,o non lo fanno in molti.E se non si fa per primi,o non si fa affatto ,il primo passo per esprimere la comprensione, la vicinanza all'altro,come si puo' pretendere che gli altri esprimano vicinanza e comprensione a noi?Tutto questo indubbiamente genera una grande infelicità,e un diffuso senso di solitudine.
Mi ricordo che da ragazzina lessi una storia molto bella,non ricordo se l'ho già raccontata qui sul Forum.Se l'ho già fatto,perdonatemi,,,sapete,l'età che avanza....:)
Insomma...c'era una volta in Cina un saggio molto buono,che amava gli dei e rispettava i loro insegnamenti,Un suo desiderio grande era quello di conoscere che cosa accadesse nell'Aldilà.Pregava molto per questo.
Una notte,mentre dormiva,un Genio entro' nella sua stanza,lo sveglio' e gli disse.>Sei un uomo buono e d'animo puro,e gli Dei,in premio,ti hanno concesso quello che desideri.Vieni con me,ti portero' a vedere l'altro mondo>
Il saggio,sulle prime si spavento',ma poi si alzo',disse al Genio,<Sono pronto,vengo con te>Il genio gli prese la mano,per incanto la fienstra della stanza si apri',e i due si misero a volare nel cielo stellato della notte.Bolando volando,arrivarono in una landa deserta e desolata,senza un albero intorno,e c'era la nebbia,il saggio era preoccupato,ma il genio lo rassicuro':<Vieni con me,non avre paura.Ti mostrero' che cos'è l'Inferno>Raggiunsero una montagna,c'era sul fianco l'ingresso di una caverna,e i due vi entrarono.Camminarono un po' al buoio e raggiunsero una grande,grandissima stanza.Nella stanza c'era un'enorme tavola apparecchiata,con ciotole piene di riso e accanto ad ogni ciotola un paio di bacchette lunghissime.Il saggio disse.>Beh,non mi sembra un luogo di sofferenza...>Il genio,sorridento lievemente gli disse.>aspetta e vedi...>Dopo un po',si accesero le luci e arrivarono tantissime persone,che presero posto per mangiare.Mangiare pero' non era possibile,perchè,essendo le bacchette molto molto lunghe,ciascun commensale non poteva prendere del riso senza cavare un occhio o fare comunque male al suo vicino,che,ovviamente,si arrabbiava,sia per la bacchetta che lo urtava,sia perchè a sua volta non riusciva a prendere il riso.Nella sala volavano insulti,bestemmie,tutti erano arrabbiati e nessuno mangiava>Il genio disse.>adesso capisci perchè questo è l'inferno?>Uscirono da lì,ripresero il volo e arrivarono ad un altipiano.l'aria era limpida e il cielo stellato brillava,la luna era luminosissima.Videro un'altra montagna che aveva al suo fianco un'ingresso.lo vacarono,camminarono un po' nel buoio,ed entrarono in un'immensa sala con un enorme tavolo,ciotole di riso e bacchette lunghissime,esattamente come nell'Inferno
Il saggio disse,ricordandosi di quanto aveva visto prima.>Beh,non mi sembra che stiao molto meglio degli altri>il genio,sorridendo lievemente disse:<Aspetta e vedrai>Si accesero le luci,la gente entro' e presero posto,ma...invece di prendere ognuno per conto proprio il riso,ciascuno,usando le lunghissime bacchette,imboccava il vicino di posto,per cui tutti potevano mangiare.Tutti erano sereni,mangiavano,dialogavano,scherzavano fra loro,c'era un'atmosfera di gioia.E il genio disse :<Vedi?Questo è il Paradiso>.
Penso che questa storia spieghi molto bene il concetto .:)
 

Olmo60

Guru Master Florello
si, garofano, mi sembra di averla già letta e rende bene il concetto da un certo punto di vista..io penso che a volte essere empatici frega..altre ci fa scoprire realtà belle e diverse..nel mezzo c'è il caso, la sfortuna o la fortuna, il tempo e il carattere a mescolare elementi molteplici.
non penso che adesso siamo meno empatici di 100 o 1000 anni fa: siamo semplicemente diversi e lo siamo perchè lo abbiamo voluto. :)
(lo abbiamo voluto vale per tutti).
 

bonsai d'aprile

Giardinauta
Ma.... Bestia cane! Ma se pesa così tanto vivere e non si ha più palle per combattere.... Meglio che la facciate finita! Io non sto proprio messa così. E vada a farsi curare l'articolista ed il suo "noi". Sicuramente certe cose della vita che vivo, le devo accettare, ma mi tolgo fuori dal "noi" che mi vuole appioppare sto menagramo. Se lui è sfigatone o si sente tale non tiri in mezzo gli altri e si risolva i suoi problemi.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Ma.... Bestia cane! Ma se pesa così tanto vivere e non si ha più palle per combattere.... Meglio che la facciate finita! Io non sto proprio messa così. E vada a farsi curare l'articolista ed il suo "noi". Sicuramente certe cose della vita che vivo, le devo accettare, ma mi tolgo fuori dal "noi" che mi vuole appioppare sto menagramo. Se lui è sfigatone o si sente tale non tiri in mezzo gli altri e si risolva i suoi problemi.
buah ah ah ha!!! troppo forte sta risposta!! :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
 

garofano

Maestro Giardinauta
Bonsai,capisco il tuo punto di vista,ed è vero,se c'è da combattere si combatte,e se c'è solo da accettare bisogna accettare (cosa anche questa non facile)
Non di meno,perchè bisogna combattere a tutti i costi quando si potrebbe direttamente costruire, armoniosamente, con più pace e serenità per tutti ?
Non credo che l'articolista si senta "sfigato",credo che abbia fatto solo un'analisi esistenziale di quello che accade spesso nella vita di tutti i giorni, di come vengono vissuti e condotti i rapporti tra le persone.
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Si,in sintesi è proprio così.L'articolo,come vi ho detto ,mi è piaciuto molto perchè ha poeticamente reso una condizione che sta vivendo in questo momento l'essere umano.


questa è uguale a quella del "tutti i commerciati sono ladri"

a me non ha chiesto niente nessuno e non la vedo così, quindi come sempre, si generalizza tanto per farlo
io non scappo ogni minuto possibile dalla mia casa, anzi, sono felice di riuscire a rimanerci un po'.

che poi.. l'essere umano che sta in burundi.. siam sicuri che viva la vita proprio come noi???

guardiamo i nostri 3metri quadrati e pensiamo che il mondo intero sia così, pieno di persone viziate che vogliono tutto a portata di mano gratis e senza far fatica

quindi il parco deve stare al centro della città
l'animale selvatico anche
i servizi tutti al massimo
niente smog
lavoro (poco) per tutti
e stipendio alto
ma costo dei prodotti bassissimo
ecc ecc
poeticamente però :D
 

bonsai d'aprile

Giardinauta
Bonsai,capisco il tuo punto di vista,ed è vero,se c'è da combattere si combatte,e se c'è solo da accettare bisogna accettare (cosa anche questa non facile)
Non di meno,perchè bisogna combattere a tutti i costi quando si potrebbe direttamente costruire, armoniosamente, con più pace e serenità per tutti ?
Non credo che l'articolista si senta "sfigato",credo che abbia fatto solo un'analisi esistenziale di quello che accade spesso nella vita di tutti i giorni, di come vengono vissuti e condotti i rapporti tra le persone.
Si può combattere senza guerreggiare. Si può combattere costruendo un tassello positivo nella propria vita. E ti assicuro che ci sono sempre ampi margini di miglioramento. Chi dice il contrario é colui che ha più cose da sistemare nella propria vita. Visto il periodo, mi viene in mente un tizio morto giovane che parlava di pagliuzza e trave. Aboliamo il vittimismo! Dai fioi, dai. :)
 

garofano

Maestro Giardinauta
Si può combattere senza guerreggiare. Si può combattere costruendo un tassello positivo nella propria vita. E ti assicuro che ci sono sempre ampi margini di miglioramento. Chi dice il contrario é colui che ha più cose da sistemare nella propria vita. Visto il periodo, mi viene in mente un tizio morto giovane che parlava di pagliuzza e trave. Aboliamo il vittimismo! Dai fioi, dai. :)
Bonsai,stiamo dicendo tutte e due la stessa cosa con parole diverse!:)
Sulle prime,il tuo discorso mi suonava solo con il significato di combattere nel senso di guerreggiare in senso stretto,e ti ho risposto così partendo da questo punto di vista.Evidentemente non avevo colto l'altra sfumatura,sulla quale mi trovi d'accordissimo.Pure sulla prima accezione del termine,posso essre d'accordo,se non c'è altra soluzione.Io personalmente sono per così dire in lotta con me stessa per superare i miei difetti e le mie cattive abitudini in modo da migliorare ogni giorno un po',e lotto ogni giorno per portare migliorie alla mia vita.Mi riesce,non mi riesce..io sono Decubertiniana in questo senso,l'importante è partecipare.
Per Spulky:Circa le generalizzazioni..io non sto dicendo che tu sia così come sono descritti gli esseri umani sull'articolo.Non ti conosco di persona,colgo quello che dici,ma che è sempre troppo poco per dire che una persona sia così o cosà,non mi permetto di dare giudizi comunque,e meno che mai di dare giudizi "ad cacchium".Le generalizzazioni servono solo come base di partenza per un discorso, suscettibile di sviluppi successivi,come facevano i filosofi (o farebbero anche adesso).Io personalmente sono una tifosa dell'unicità di persone e cose ed esperienze,sono una di quelle che generalizza di meno al mondo.
Se non mi perdoni ancora,a distanza di anni ,la frase infelice dei commercianti che sono ladri... mi è sicuramente uscita male,ma non ero in uno dei miei momenti migliori...mi dispiace, che abbia generato clamorosi equivoci.Devi anche sapere che quella frase mi è uscita in un momento in cui,oltre ad una serie di difficoltà varie,un po' troppe in poco tempo, avevo anche ricevuto qualche fregatura da parte di negozianti;Spulky, se veramente pensassi che tutti,proprio tutti i commercianti sono ladri,o mi do all'autarchia o all'autoproduzione,o sono finita ,vivo in palafitta,o in grotta,mi copro con le foglie di fico,dormo sui sassi ecc.ecc.Per fortuna ho trovato sulla mia strada anche commercianti seri e onestissimi,non l'ho detto perchè pensavo che il problema fosse superato, o che non ci fosse,altrimenti mi sarei premurata di chiarire e rettificare.
Le persone viziate,come le definisci tu,ci sono,ma,per fortuna,ci sono tante persone che si danno da fare,senno' saremmo fritti.
Peraltro,pero',ho citato quell'articolo perchè illustra una condizione,per discuterne serenamente insieme,e basta,senza nessun'altra implicazione,come si faceva nelle scuole di filosofia dei tempi andati,con Socrate,Platone ecc.,che non erano persone lontane dal tempo e dalla vita,anzi,la studiavano e la esaminavano per trovare risposte e soluzioni possibili per un miglior vivere,tutto qui.Dai ragazzi,rilassiamoci!:)
 
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Olmo60

Guru Master Florello
Bonsai,capisco il tuo punto di vista,ed è vero,se c'è da combattere si combatte,e se c'è solo da accettare bisogna accettare (cosa anche questa non facile)
Non di meno,perchè bisogna combattere a tutti i costi quando si potrebbe direttamente costruire, armoniosamente, con più pace e serenità per tutti ?
Non credo che l'articolista si senta "sfigato",credo che abbia fatto solo un'analisi esistenziale di quello che accade spesso nella vita di tutti i giorni, di come vengono vissuti e condotti i rapporti tra le persone.
a me sembra che tu volevi fare un ragionamento filosofico e altri hanno letto una semplice 'esposizione di fatti. (colpa dell'articolista che ha parlato proprio di fatti -incidenti stradali, smog e cemento ecc.. che lei stessa poi afferma "non essere quello il problema", quindi rileggendo il link, adesso lo trovo anche scritto male dal punto di vista della chiarezza su quello che voleva dire).
Volevi un ragionamento e hai ricevuto delle risposte "oggettive"su quei fatti e dal punto di vista dell'oggettività dei fatti le risposte sono tutte coerenti e persino acute.;)
Beh,si.Ci sarebbe da discutere in che senso,perchè ...ma si rischia di uscire dal tema?
concordo..ci sarebbe tanto da discutere e saremmo fuori tema. Un forum tutto è tranne che una piattaforma per ragionare. :V:)
 
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