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Si sopravvive a tutto

RosaeViola

Master Florello
In una vita intera si devono affrontare momenti tremendi e molti di voi lo sanno bene.
Eppure si sopravvive a tutto. Ce la si fa a sopravvivere fin da piccoli a grandi dispiaceri o a grandi traumi, davanti alla guerra, se ci si salva la pelle, si riesce ad andare avanti malgrado la sofferenza, ad un fallimento economico devastante, anche all'aver ucciso involontariamente qualcuno, c'è chi è sopravvissuto anche alla tortura, alla perdita delle persone che amiamo, degli animali che adoriamo, alla fine di un amore grandissimo e travolgente, alla morte che entra ed esce dalla nostra vita. Però dentro si è stanchi di soffrire...
 

Bia

Giardinauta Senior
RosaeViola ha scritto:
scusate, ma oggi non sto per niente bene...

Traspare dalle tue parole RosaeViola, leggendoti ho percepito una fitta al cuore, capisco che qualcosa ti turba.

Ti abbraccio fortissimo e ti mando tutto l'affetto possibile.:love_4:

Ciao.:Saluto:
 

*ALE*

Apprendista Florello
E' difficile ... leggendo questo post mi sono tornati in mente tutti i momenti brutti, ultimo della lunga serie la morte di uno zio in circostanze assurde e violente... e mi rendo conto che certi dolori sono stati solamente momentaneamente accantonati e quindi per nulla superati. A parte le morti di familiari, amici ed animali ci sono le sofferenze amorose, non paragonabili alla morte ma difficili da capire ed accettare. Tra le tante delusioni pero' ce ne e' una di 7 anni fa ... dopo tutto questo tempo ancora penso alle parole dette da me e da lui, al vuoto che ho provato fuggendo da lui, alle notti passate con gli occhi aperti, alla stanchezza fisica ma soprattutto mentale, alla fame che non sentivo piu'... alla perdita a pico di kg, alle lacrime che uscivano spontanee quando ero sola, quando la mattina andavo al lavoro e non ricevevo un suo sms di buongiorno ... ogni tanto ripenso a lui, alla sua voce ed al suo sorriso e vorrei tanto avere l'occasione di chiedergli scusa per tutto, per non aver capito la sua situazione familiare, i momenti difficili che stava passando ... beh, sono sicura che prima o poi tutto sara' chiarito e dimenticato.
Ale
 

DRAGON

Maestro Giardinauta
Ci sono momenti,che non auguro a nessuno,in cui l'unica cosa che ti sembra giusto fare è mettersi le mani nei capelli e piangere.Io che sono un ometto forse non dovrei dire certe cose,però mi piace sempre mettermi a nudo e sinceramente la parte del "duro"non mi appartiene.A volte capitano sciagure così gravi che diventa difficile persino organizzare il dolore e farsene una ragione,sembra impossibile trovare la strada giusta per gettare i cattivi pensieri dietro le spalle.Eppure la strada c'è sempre,nascosta ma basta cercarla nel posto giusto ed è vero che si può soppravvivere a tutto.Mio padre mi ha sempre detto che nella vita avrei incontrato mille difficoltà ma che in noi esiste una forza capace di riuscire a superarle tutte.E qui mi ricollego,ma solo per un attimo,al discorso di quanto importante è il compito di un genitore nel costruire caratterialmente un figlio e di come le parole possano avere tanta importanza,anche quelle non dette.Si,la sofferenza stanca tantissimo ma quando riesci almeno parzialmente ad uscirne la senzazione che si prova è molto appagante,sicuramente rimangono le cicatrici ma siamo diventati un pò più forti di prima.
 
M

Mary74

Guest
...o quasi.

Ehi Rosuccia , che succede ? Scaccia via questi brutti pensieri... non è da te.
Sento che sei una persona forte , non lasciarti abbattere .
 
R

riverviolet

Guest
Quel che dirò è solo quel che penso, come sempre non ho la minima intenzione di insegnare alcunchè, ma solo di esprimere come la penso, anche se impopolare.

Il dolore è anche un maestro di vita se solo s'impara ad ascoltarlo.
Non sono certo immune dal dolore per questo, ma quantomeno non si ripresenta ciclicamente, lo stesso dolore, sulle stesse identiche situazioni, perchè forse non abbiamo imparato, o forse non abbiamo imparato a conoscere ed accettare la realtà.

Siam soli Ale, ci nasciamo soli, siamo addirittura già staccati da chi ci genera, chiusi nel nostro involucro protettivo e la realtà è che siamo addirittura corpo estranei per il corpo che ci ospita.

La relazione con gli altri e il mondo esterno è tale, una relazione, ove la condivisione può raggiungere livelli sorprendenti, ma non deve mai invadere, questa è una legge che non può essere infranta da nessuno.

Ce ne accorgiamo nei momenti più intimi, ce ne accorgiamo quando pur vivendo la stessa identica situazione, esperiamo e proviamo cose diverse, perchè siamo mondi a sè stanti, nell'universo fluttuanti con altri pianeti.
La frase 'ti capisco, ci sono passato/a anch'io' è vera e falsa nello stesso momento, nostro malgrado, perchè la stessa identica situazione è vissuta dal soggetto e dai soggetti, differenti come due galassie a sè stanti.
La relazione non è a due a due a due, ma sui multipli del tre, ovvero, io, con me stessa, con gli altri e loro a loro volta.

Qualcuno mi dice ancora che questi discorsi che faccio, sono una chiusura che ferisce me per prima e invece si stenta a capire un certo paradosso.
Quando per amore, ci si annulla e si permette al valore oggettivo (a prescindere da chi voglio dire) del male, cioè dell'antitesi della vita stessa, di raggiungerci e portare a segno la sua missione, stiamo servendo questo, non l'amore.

Quando ciò che sembra tale smette di esserlo và abbandonato con tutta la determinazione possibile, poichè non è più amore.
E l'amore muore, perchè ciò che non muore, non è nemmeno vivo, è plastica.
Supponendo che niente però muore e tutto si trasforma o quella trasformazione apporta ancora positività, nel senso di costruzione, di tutela o se genera conflitto, dolore da battaglia, và lasciato andare, chiudendo e proteggendo la vita.

Abbiamo la forza per sopravvivere al dolore, l'unica domanda è se lo vogliamo, o preferiamo sentirci in colpa o sentirci martiri piuttosto che essere duri, aver il coraggio di tagliare parti infette.
Ma un oceano di innocenti si aspetta di poter attingere a questa forza, a quell'amore, che abbiamo il dovere di proteggere, anche con la spada, che spesso è incona di giustizia, poichè ciò che taglia può ferire o sanare, come il bisturi chirurgico.
Abbiamo il dovere di vivere e non sopravvivere sapendo che a ruota, vestiremo nostro malgrado un ruolo, prima o poi.
Che si commettono errori, non già che si è dei falliti, perchè questa è la vera sconfitta, questa la vera fuga.

Non è il dolore il nemico, ma la valenza che sottintende e noi, abbiamo la resposnsabilità di riversare su questa terra, vibrazioni costruttive, il chè non significa non piangere, non significa non vivere il dolore, significa smetterla di aiutare chi altro non sà arrecare che danno, e tagliargli severamente la linfa, quando è evidente, o lasciare che la vita faccia il suo corso, se non abbiamo più potere alcuno.

E' dura, si diventa duri, ma è necessario tanto a Caino quanto ad Abele, altrimenti, secondo me, non c'è più alcuna differenza valida tra uno e l'altro.

Scusatemi, mi sono chiesta più volte se interveire o no,alla fine lo'ho ftto perchè credo di essere fra amici, achese comprendo sono discorsi che andrebbero fatti, conun tvolo dvanti e una tazza di te.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Eltuena

Guru Giardinauta
Rosa che hai? Non farci stare in pensiero.

E' chiaro che ognuno di noi, per rispondere, riflette sul proprio vissuto, sulle proprie emozioni. Secondo me si soppravvive, senza dubbio, ma non sempre si continua a vivere. Chiaramente parlo di quesgli eventi che intaccano il profondo del proprio animo. Non è neppure vero che bisogna farzi forza e cercare la felicità. Capitano cose che si vivono talmente male che non si ha neppure voglia di cercare la strada per risollevarsi.
 

Markino

Giardinauta Senior
Rosa, :love_4: :love_4:

I momenti brutti esistono solo per farci apprezzare i momenti belli. Spesso i momenti brutti sembrano non avere fine, ma sembre dopo un tramonto arriva un'alba....... prima o poi.

Un abbraccio

Marco
 
Ultima modifica:

ciaseta

Florello Senior
rò, purtroppo il dolore è parte di noi e della nostra vita... prima o poi ci si passa e più volte, si può decidere su come affrontarlo ma in qualche modo lo si supera: sicuramente può scaldare il cuore confidarsi con chi si ha vicino, non importa chi, ma qualcuno di cui abbiamo stima.
non fa passare il dolore, non risolve il problema: questo sta a noi, ma ci rende più forti nell'affrontarlo perchè sappiamo di non essere soli.
forse più che affrontare è meglio usare "accettare" e poi "lasciare andare" questo dolore. ti abbraccio. :love_4:

river, sono cose a cui penso anch'io.... :)
 

oskar

Giardinauta
Si sopravvive a tutto..............è proprio così.
Nessuno è esonerato nella propria vita all'affrontare problemi, dispiaceri, lutti, disgrazie e via dicendo.
Fortunatamente c'è anche la contropartita delle cose belle.
Comunque sia sappiamo che per continuare a vivere dobbiamo affrontare queste cose, altrimenti sarebbe un suicidio collettivo.
Aiuta molte volte, pensare che altri stanno peggio.
Oskar.
 

lora

Maestro Giardinauta
rosa mi fa piacere sentire che va un po meglio....comunque tieni duro....non ti lasciare andare...tutti ti siamo vicini, sei nei nostri pensieri e nel nostro cuore
un abbraccio forte forte
 

DRAGON

Maestro Giardinauta
Rosaeviola grazie a tè per averci rincuorati ma soppratutto grazie per esserti confidata.....come si fà con gli amici!:)
 
B

bobino

Guest
Rosaeviola, come mstai stamani?
Sei riuscita a riposare?
Ti abbraccio forte, appoggiati a noi, da soli il peso sembra triplo.
Un bacio grande
 
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