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Sfagno vivo e palma da cocco

Marcozzd

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti!
Sono Marco e son nuovo del forum..

Sono 3 mesi che sto provando a tener una piccola palma da cocco in casa.
Umidità costante al 65% con umificatore, luce supplementare con spettro cromatico completo.

Le sono cresciute le radici a tal punto da rompere il vaso con cui avevano venduta e lho travasata.
Mi è avanzato dello sfagno vivo, potrei metterne un po' a radicare con la palmetta per darle un po' di umidità in più?
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao e benvenuto, a meno che non sia detto in senso affettivo, una palma da cocco non è mai piccola, nemmeno alla nascita, sicuro che sia un cocco? Per il resto se la pianta sta bene mettere o no lo sfagno non fa molta differenza.
 

Marcozzd

Aspirante Giardinauta
Ciao grazie!
Si era in senso affettivo, si chiama Olivia ed è circa un metro e mezzo.

Le do 10 ore di luce artificiale al giorno,
Acqua quando il terriccio è asciutto,
Umidità al 65%,
Una ventolina temporizzata ogni tanto un po' di brezza..

Stavo pensando che non ha senso la ventolina, forse meglio una lampada per il calore? Ho 20 gradi costanti

Attendo un parere più esperto!

Le foglie secche sono danni da mancanza di umidità dei primi tempi penso?
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Le due foglie parzialmente secche sono in pratica la prima e la seconda foglia, le più vecchie, ma ancora funzionali, la più piccola ha solo le punte secche, cosa normalissima, nella seconda la posizione e la caratteristica del seccume fa più pensare alle conseguenze di un danno meccanico, piuttosto che a scarsa umidità. Per le altre foglie non si può dire molto perchè se ne vede solo una piccola parte, tranne quella che sembra un pò di polvere. In effetti, se quella è la posizione, il termosifone è troppo vicino, solo la foglia che al momento è più vicina, ha un colore un pò strano, ma potrebbe essere effetto della luce. La temperatura di 20 °C va bene, l'umidità è al limite inferiore, ma in un ambiente interno non si può fare molto, non si può certo nebulizzare, ma ogni tanto passare delicatamente un panno umido sulle foglie può essere utile, almeno per togliere la polvere.
Una lieve ventilazione in un ambiente chiuso è sempre benefica per le piante (e non solo). In definitiva non sembra ci siano criticità, almeno per quello che si vede, ma non è da molto che la pianta è in quell'ambiente, quindi è presto per dire se le condizioni sono adatte per una crescita decente. Con un pennarello indelebile fai un segno sulla foglia emergente e su quella precedente, in basso dove sono contigue e controlla se nel tempo il segno sulla foglia emergente si distacca dall'altro, questo per vedere se la pianta continua a vegetare.
 

Marcozzd

Aspirante Giardinauta
Le due foglie parzialmente secche sono in pratica la prima e la seconda foglia, le più vecchie, ma ancora funzionali, la più piccola ha solo le punte secche, cosa normalissima, nella seconda la posizione e la caratteristica del seccume fa più pensare alle conseguenze di un danno meccanico, piuttosto che a scarsa umidità. Per le altre foglie non si può dire molto perchè se ne vede solo una piccola parte, tranne quella che sembra un pò di polvere. In effetti, se quella è la posizione, il termosifone è troppo vicino, solo la foglia che al momento è più vicina, ha un colore un pò strano, ma potrebbe essere effetto della luce. La temperatura di 20 °C va bene, l'umidità è al limite inferiore, ma in un ambiente interno non si può fare molto, non si può certo nebulizzare, ma ogni tanto passare delicatamente un panno umido sulle foglie può essere utile, almeno per togliere la polvere.
Una lieve ventilazione in un ambiente chiuso è sempre benefica per le piante (e non solo). In definitiva non sembra ci siano criticità, almeno per quello che si vede, ma non è da molto che la pianta è in quell'ambiente, quindi è presto per dire se le condizioni sono adatte per una crescita decente. Con un pennarello indelebile fai un segno sulla foglia emergente e su quella precedente, in basso dove sono contigue e controlla se nel tempo il segno sulla foglia emergente si distacca dall'altro, questo per vedere se la pianta continua a vegetare.

Le due foglie parzialmente secche sono in pratica la prima e la seconda foglia, le più vecchie, ma ancora funzionali, la più piccola ha solo le punte secche, cosa normalissima, nella seconda la posizione e la caratteristica del seccume fa più pensare alle conseguenze di un danno meccanico, piuttosto che a scarsa umidità. Per le altre foglie non si può dire molto perchè se ne vede solo una piccola parte, tranne quella che sembra un pò di polvere. In effetti, se quella è la posizione, il termosifone è troppo vicino, solo la foglia che al momento è più vicina, ha un colore un pò strano, ma potrebbe essere effetto della luce. La temperatura di 20 °C va bene, l'umidità è al limite inferiore, ma in un ambiente interno non si può fare molto, non si può certo nebulizzare, ma ogni tanto passare delicatamente un panno umido sulle foglie può essere utile, almeno per togliere la polvere.
Una lieve ventilazione in un ambiente chiuso è sempre benefica per le piante (e non solo). In definitiva non sembra ci siano criticità, almeno per quello che si vede, ma non è da molto che la pianta è in quell'ambiente, quindi è presto per dire se le condizioni sono adatte per una crescita decente. Con un pennarello indelebile fai un segno sulla foglia emergente e su quella precedente, in basso dove sono contigue e controlla se nel tempo il segno sulla foglia emergente si distacca dall'altro, questo per vedere se la pianta continua a vegetare.
Grazie mille Pietro dei buoni consigli!
Posto delle foto più esaustive delle condizioni di vita che ha la palmetta.

Mi stavo chiedendo:
Il calorifero è dannoso perché secca l'aria? Io tengo su di esso delle vaschette per aumentare umidità.
Un sotto vaso con acqua e argilla può servire?
Ogni quanto e sopratutto con quanta acqua bagnare il terreno?

Grazie mille a tutti!
 

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Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

i riscaldamenti non sono apprezzati dalle piante perché seccano l'aria. Figuriamoci quanto possono essere graditi da una specie che vuole una alta umidità ambientale.
Umidificatori, sottovasi con argilla o vaschette piene di acqua possono aiutare...ma il calorifero genera (per il lavoro che deve fare) aria calda e questa è incompensabile.
La quantità di acqua giusta è quella che permette a tutta la zolla di essere umida. Si bagna bene e poi si butta l'acqua in eccesso.
Si bagna quando la terra è asciutta.

Ste
 

Marcozzd

Aspirante Giardinauta
Praticamente io bagno poco tutti i giorni per paura di far marcire.
In un vaso di quelle dimensioni potrei annaffiare con un litro d'acqua così da avere autonomia per più giorni secondo voi?
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

bagnare poco e spesso è proprio il modo per creare marciume. Inoltre bagnando poco alcune radici sono sempre umide mentre altre sono sempre asciutte. Queste ultime tendono a seccare e, la prima volta che ricevono acqua, marciscono facilmente.
La quantità di acqua è quella che serve per irrorare la zolla in modo uniforme. Poi quella in eccesso esce da sotto.
Questo effetto si può ottenere con un litro, due o dieci. Non te lo saprei dire.
Tu bagna in modo abbondante e smetti quando l'acqua esce da sotto. Poi non bagnare più fino a quando la terra non è asciutta (ci dovrebbero volere parecchi giorni).

Ste
 

Marcozzd

Aspirante Giardinauta
Ciao,

bagnare poco e spesso è proprio il modo per creare marciume. Inoltre bagnando poco alcune radici sono sempre umide mentre altre sono sempre asciutte. Queste ultime tendono a seccare e, la prima volta che ricevono acqua, marciscono facilmente.
La quantità di acqua è quella che serve per irrorare la zolla in modo uniforme. Poi quella in eccesso esce da sotto.
Questo effetto si può ottenere con un litro, due o dieci. Non te lo saprei dire.
Tu bagna in modo abbondante e smetti quando l'acqua esce da sotto. Poi non bagnare più fino a quando la terra non è asciutta (ci dovrebbero volere parecchi giorni).

Ste
Buongiorno, avrei modo di utilizzare acqua da osmosi inversa. Può far bene anche alla palma da cocco oppure meglio quella del rubinetto con residuo fisso a 450?!

Marco
 

Marcozzd

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti,

Posto una foto di aggiornamento..
Ammetto che sono molto soddisfatto,
Ora dovrò traslocare, sto pendando a come trasportarla, con il vaso è 1 metro e 80.

Pensavo di inclinarla leggermente e fissare tutto con cinghie e spessori
 

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sasiks

Giardinauta
Vuoi trasportarla in macchina? :unsure:

Forse la farei viaggiare direttamente adagiata, bagnando la terra prima in modo da compattarla e sigillando il vaso con della pellicola in modo da impedire alla terra di uscire. Il tutto dipende ovviamente da quanto è radicata.

la cima non si piega quel tanto che basta da metterla dietro il sedile passeggero?
 

Marcozzd

Aspirante Giardinauta
Si voglio trasportarla su un Doblo'.
Devo per forza inclinarla per l'altezza, altrimenti serve un furgone.

Sto pensando di metterla sul sedile passeggero e inclinare il sedile.
Pluriball e cinghie per fermarla alla macchina. Una cinghia che blocca la noce al vaso, pellicola per la terra

Altro non mi viene in mente
 

AlainCh2

Giardinauta
Si voglio trasportarla su un Doblo'.
Devo per forza inclinarla per l'altezza, altrimenti serve un furgone.

Sto pensando di metterla sul sedile passeggero e inclinare il sedile.
Pluriball e cinghie per fermarla alla macchina. Una cinghia che blocca la noce al vaso, pellicola per la terra

Altro non mi viene in mente
Ho letto tutto il thread:
Quanto amore per quella pianta,
lo stesso che provo io per le mie.

Mi hai lasciato senza parole.

Ti trasmetto un trucco che mi passò uno, più esperto, una vita fa ...
... proprio per le piante in altezza e per quelle con le spine.

Usa due o tre o quattro rotoli di carta igienica quello che servirà, avvolgendola come una mummia in più passate.
La prima passata leggera senza tirare troppo, solo per mettere a posto le foglie e sistemare il tutto.
Partendo dal basso, vaso compreso e risalendo fino alla punta, tornando indietro incrociando.
Ad ogni passaggio tirare leggermente di più.

La consistenza finale deve essere rigida da consentire un pò di flessione ma non di piegarsi.
Non esagerare con il peso di carta igienica altrimenti diventa contro producente.

Auguri di buon viaggio

( guida piano - pensa a lei )
 

sasiks

Giardinauta
Si voglio trasportarla su un Doblo'.
Devo per forza inclinarla per l'altezza, altrimenti serve un furgone.

Sto pensando di metterla sul sedile passeggero e inclinare il sedile.
Pluriball e cinghie per fermarla alla macchina. Una cinghia che blocca la noce al vaso, pellicola per la terra

Altro non mi viene in mente
Un Doblò è già più alto di una macchina normale e le foglie della pianta dovrebbero essere flessibili, quindi forse riesci a trasportarla in piedi.

Eventuali cinghie solo sul vaso mi raccomando: non fare pressione sul fusto o rischi di rovinarlo con qualche frenata :eek:
 

Marcozzd

Aspirante Giardinauta
Sera,

Le ho dato davvero tante attenzioni a quella pianta e voglio fare il peggio a modo mio anche con il trasloco

Emmm volevo dire "il meglio" :=)


Sono buoni consigli i vostri!!!
Io però non riesco a valutare il margine di flessibilità delle foglie, non vorrei danneggiarle piegandole troppo oppure impacchettandole


Vi farò sapere :)
 
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