Nella mia breve esperienza posso dirti che lo sfagno sia vivo che secco per le sue qualità inimitabili è insostituibile, il suo utilizzo è universalmente conosciuto i risultati sotto gli occhi di tutti, le sue qualità speciali provate anche scientificamente. E' persino relativamente facile da coltivare:
http://www.bio.unipd.it/sarrazins/Techniques/sfagno.html
Detto questo in momenti di penuria mi sono trovato ad utilizzare muschio, soprattutto vivo, nessun tipo di sfagno sopravvive nel vaso di un orchidea, mentre alcuni tipi di muschio dalle buone caratteristiche apprezzano la convivenza sopportano qualche concimazione e mi risolvono alcuni problemi proprio con alcune specie muscofile tipo le pleione.
Muschio è una parola molto generica con cui si indicano decine di migliaia di specie differenti, e qui cominciano a nascere i problemi perché pochi fra quelli reperibili dalle nostre parti hanno fibre abbastanza lunghe e hanno una qualità anche solo paragonabile allo sfagno. Molti vivono su substrati terrosi i cui residui restano attaccati ai ciuffi. Bisogna saper scegliere.
Ci sono poi i pericoli più grandi rispetto allo sfagno, il fatto che il muschio di bosco vive a contatto con numerosi tipi di funghi, il muschio di bosco è l'icubatrice preferita dalle lumache che vi lasciano le loro uova
e le lumachine piccole sono una piaga biblica.
Quindi anche un buon muschio, che abbia caratteristiche simili allo sfagno vero e proprio per avere la certezza che non sia portatore di sgraditi ospiti andrebbe coltivato in 'quanrantena' e poi utilizzato.
Ho
coltivato queste piante come puoi vedere nelle foto, con l'aiuto di pezzetti di un muschio che si sono perfettamente ambientati e hanno prolificato fino a riempire tutti i vasi.
Ciao