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La notte europea delle civette

Emanuela Pit

Apprendista Florello
In questo periodo sono sempre in ritardo, ma penso positivo, dunque penso che sono in anticipo per l'anno prossimo ;)
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Le origini della Notte della Civetta


La notte della Civetta è un evento nato in Francia nel 1995, da un’idea del celebre esperto di Civette, Jean Claude Genot, dopodichè si è ripetuta con scadenza biennale in vari paesi europei raccogliendo i favori di un pubblico sempre maggiore.
Ogni edizione ha visto la partecipazione di un numero sempre crescente di persone, pensate che nel 2003 si sono contate oltre 55.000 presenze, frutto di uscite svolte in vari paesi tra cui Francia, Belgio, Olanda, Germania e Svizzera.
Quest’anno l’evento, giunto ormai alla sesta edizione, si terrà il 19 marzo anche in Italia grazie all’impegno del GIC che, in collaborazione con EBN, si è prefitto di organizzare questo momento di divulgazione sulla Civetta e sugli altri Strigiformi nelle varie regioni italiane.
In tale occasione verranno programmate, a seconda delle disponibilità locali, conferenze, visite guidate ed uscite con il playback alla scoperta dell’universo di questi ‘misteriosi’ rapaci notturni.
La nostra penisola, col suo ventaglio di scenari naturalistici vari ed affascinanti ci darà la possibilità di fare escursioni notturne con il playback negli ambienti più vari ed incredibili. Perciò a seconda delle varie realtà locali potremo fare escursioni in riva o in vista del mare, in montagna, in mezzo a risaie, in aree urbane, in collina tra campi incolti e persino tra vecchi ruderi ove le Civette amano cacciare, riposare e persino nidificare.
Il grande fascino di questo avvenimento è insito nel momento di partecipazione comune; pensare che in quella serata, sotto il medesimo cielo stellato decine di migliaia di persone conosceranno (e per molti sarà la prima volta) il mondo segreto ed affascinante dei rapaci notturni.

Il Playback

La tecnica scientifica del playback è un metodo di studio delle popolazioni ornitiche utilizzato per censire popolazioni di uccelli quando l'osservazione diretta della specie di interesse non permetta di ottenere buoni risultati: è il caso di specie schive che vivono in ambienti con scarsa visibilità come i boschi, oppure che sono attive di notte.
Gli Strigiformi sono un classico caso di specie di uccelli che non si lasciano osservare facilmente. E' allora molto più pratico e conveniente utilizzare l'udito anziché la vista per scoprire se una certa specie è presente in una data località, localizzando gli individui in base al loro canto.
Metodo semplice, ma non efficiente, consiste nell'ascoltare passivamente il canto spontaneo degli individui, ma non è detto che gli animali che ci interessano, anche se sono presenti, si decidano a cantare proprio mentre ce ne stiamo lì in attesa.
Il playback consiste nell'emissione di un canto registrato per indurre una certa specie a rispondere alla stimolazione e quindi a manifestarsi con una risposta canora a difesa del proprio territorio.
Le Civette rispondono facilmente al playback, così come gli Assioli e gli Allocchi, mentre questa tecnica non è soddisfacente per Barbagianni, Gufi comuni e Gufi reali.

Tratto da: www.gruppoitalianocivette.it

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[font=Verdana,Arial,helvetica,sans-serif]La notte europea delle civette[/font]
[font=Verdana,Arial,helvetica,sans-serif]Sotto lo stesso cielo stellato migliaia di persone conosceranno il mondo segreto ed affascinante dei rapaci notturni [/font]
 
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