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se per caso passi di notte

Hélène

Esperta Sezz. Rose
adoro Cesaria Evora...

rimanendo a Cyrano de Bergerac (di Edmond Rostand)

Rossana: quali mi direte, se venne un tale istante
per noi, quali parole?

Cyrano:

Ma quante, quante, quante
me ne verranno al labbro; senza disporle in mezzo,
getterovvele in fascio. Ecco: io v'amo, son pazzo,
t'amo, soffoco, è troppo, non reggo più; siccome
dentro un sonaglio, sta nel mio cuore il tuo nome,
e poi che senza posa l'anima mia vacilla,
senza posa il sonaglio s'agita, e il nome squilla.
Tutto io di te ricordo, ho di te tutto amato:
Io so che un giorno, il dodici maggio, l'anno passato,
to mutasti la foggia dei capelli. E talmente
ho preso per mio sole la tua chima lucente,
che, come quando al sole troppo si è fisso il ciglio,
si vede poi dovunque un gran disco vermiglio,
quand'io gli occhi distolgo dal sol di cui m'inondi,
ovunque m'abbacinano gli occhi barbagli biondi!
 
B

bianca62

Guest
:love_4: cara helene
... non è dedicato alla notte .... però a parer mio ci sta bene!!!! :lol:
O forse non ho capito io?!? :confuso:
:lol::lol::lol:
ciao
bianca :Saluto:
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
non avevo capito che il thread era dedicato alla notte...perdono!

no, nell'intenzione occasionale (era tarda notte) era dedicato a viandanti immaginari, solitari e insonni

ma forse c'era una scimmiottatura di Calvino o anche un'eco di un mio vecchio nick, nottefonda, il più amato insieme a ullallah

siamo tutti un po' esibizionisti noi forumisti
ma un pochino soltanto :eek:k07:
 
B

bianca62

Guest
Noi siamo gemelli, Notte,
perchè tu riveli lo spazio e io rivelo la mia anima.

Kahlil Gibran "Il folle"
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
ti riferisci a "Se una notte d'inverno un viaggiatore"? molto bello...ho dato tutto un esame su Calvino. grande uomo... e tra l'altro figlio di un agronomo e una botanica!
 
B

bianca62

Guest
Esiste qualcosa di più grande e più puro
rispetto a ciò che la bocca pronuncia.
Il silenzio illumina l'anima,
sussurra ai cuori e li unisce.
Il silenzio ci porta lontano da noi stessi,
ci fa veleggiare
nel firmamento dello spirito,
ci avvicina la cielo;
ci fa sentire che il corpo
è nulla più che una prigione,
e questo mondo è un luogo d'esilio.
(Gibran)


:Saluto:
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
ti riferisci a "Se una notte d'inverno un viaggiatore"?
.....

sì, certo

poi, dopo, mi era venuto in mente anche "Viandante, se giungi a Spa", sempre a proposito di "se" e di "viandanti" o "viaggiatori"

invece, chissà se qualcuno ricoprda quel passo di Kant, in cui, per cercare di spiegare cos'è il sublime, come ogni buon maestro, Kant si mette a fare degli esempi:

le aiuole sono belle e le alte querce sono sublimi (e questo è perfetamente in topic giardinicolo)

il giorno è bello e la notte è sublime (questo cade a fagiuolo)

ma anche:
la donna è bella e l'uomo è sublime

chissà cosa avrà voluto dire Kant?
boh!
anche i grandi filosofi a volte fanno pensare :confuso:
 
B

bianca62

Guest
ci stiamo addentrando in un mondo magico.... :eek:k07:
filosofia, estetica....

:hands13::lol::hands13:
ciao
bianca :Saluto:
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
ci stiamo addentrando in un mondo magico.... :eek:k07:
filosofia, estetica....

:hands13::lol::hands13:
ciao
bianca :Saluto:

forse è più gossip

mi chiedevo che idea e che conoscenza Kant avesse degli uomini e delle donne

mi sembra chiaro che esprima solo un luogo comune. forse è idealismo trascendentale anche questo: vedere la realtà attraverso le forme a priori del luogo comune
 
B

bianca62

Guest
forse è più gossip

mi chiedevo che idea e che conoscenza Kant avesse degli uomini e delle donne

mi sembra chiaro che esprima solo un luogo comune. forse è idealismo trascendentale anche questo: vedere la realtà attraverso le forme a priori del luogo comune

che idea e che conoscenza avesse Kant dell'universo maschile e femminile non lo so...
per quel poco che conosco e che ho compreso,
(non ho l'ambizione e tantomeno l'ardire di cimentarmi in un campo che approfondisco a livello auto-didattico) il limite dell'"uomo" è quello di muoversi all'interno del dualismo, quindi contrapporre due fenomeni, bello e sublime e femminile e maschile (in questo caso), bene e male, soggettività e oggettività, forma e non forma, materiale e immateriale, ecc.
Forse le risposte sono nel superamento della dicotomia ?
Trascendere?
Boh!?!?

:Saluto:
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
No, il dualismo non si può trascendere
Viva la différence

Ma adesso sei tu che vai troppo sul complicato. Non ti potrei seguire

A me la prima cosa che viene in mente è che Kant considerasse la donna più superficiale, esteriore e spiritualmente limitata, e l’uomo più complesso, elevato e profondo, anche considerando che Burke, di cui in questo Kant è debitore, collega direttamente il sublime alla verticalità, in altezza e ancor più in profondità.

Una conseguenza transitiva di questi strani abbinamenti tra dicotomie sarebbe anche che le aiuole dovrebbero essere femmine e le querce maschi, mentre la donna dovrebbe essere diurna e l’uomo notturno.

Un altro piccolo passo logico e una domanda mi sorge spontanea, domanda sospesa a metà tra Shakespeare e Marzullo:

accade più spesso di andare a dormire tardi per un maggiore feeling con la notte oppure per la resistenza ad accettare che un altro giorno sia finito così?

Chissà a che ora andava a letto Kant?
Io stasera presto.


:Saluto:
 
B

bianca62

Guest
io oggi mi sono svegliata tardi perchè è il mio primo giorno di ferie e questa sera vado a dormire presto perchè è il mio primo giorno di ferie.... (quindi ho deciso di poltrire più che posso) .... ci dormo sopra un altro pochino.... e poi se mi "illumino"... (la notte porta consiglio) .... magari trovo una risposta ... ti prometto che ti terrò aggiornato.


Armonie della sera

Ecco venir la stagione in cui ogni fiore, oscillando sul gambo, spande profumo come un incensiere; i suoni e gli aromi turbinano nell'aria serale, malinconica danza e languida vertigine!

Ogni fiore spande profumo come un incensiere, il violino freme come un cuore afflitto; malinconica danza e languida vertigine! Il cielo è triste e bello come un grande altare!

Il violino freme come un cuore afflitto, un cuore tenero, che odia il nulla vasto e buio! Il cielo è triste e bello come un grande altare; il sole s'è annegato nel proprio sangue che si coagula...

Un cuore tenero, che odia il nulla vasto e buio, raccoglie ogni vestigio del luminoso passato! Il sole s'è annegato nel proprio sangue che si coagula... Il tuo ricordo brilla in me come un ostensorio!

(Les Fleurs du mal - Charles Baudelaire)
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
Io mi collocherei tranquillamente nel secondo caso. L’ultima che ho detto.

Postiamo sempre i testi che ci piacciono.
Questo invece, tutto sommato, proprio tutto sommato, alla fine ultima, no.
Naturalmente non è un giudizio di merito. Quando uno dice: non mi piace Novalis, dà un giudizio su se stesso (più facilmente sui propri limiti), non su Novalis.



Novalis

Primo inno alla notte



Quale vivente,
dotato di sensi,
non ama tra tutte
le meravigliose parvenze
dello spazio che ampiamente lo circonda,
la più gioiosa, la luce
coi suoi colori,
coi raggi e con le onde;
la sua soave onnipresenza
del giorno che risveglia?
Come la più profonda
anima della vita
la respira il mondo gigantesco
delle insonni costellazioni
e nel suo flutto azzurro
nuota danzando,
la respira la pietra scintillante
che posa in eterno,
la pianta sensitiva che risucchia,
l'animale multiforme,
selvaggio e ardente,
ma più di tutti
il maestoso viandante
con gli occhi pieni di profondi sensi,
col passo leggero, e con le labbra
ricche di suoni
dolcemente socchiuse.
Quale regina
della natura terrestre
essa chiama ogni forza
a mutamenti innumerevoli,
annoda e scioglie vincoli infiniti,
avvolge ogni essere terrestre
con la sua immagine celeste.
La sua sola presenza manifesta
il meraviglioso splendore
dei reami del mondo.

Ma da lei mi distolgo e mi volgo
verso la sacra, ineffabile
misteriosa notte.
Lontano giace il mondo
perso in un abisso profondo,
la sua dimora è squallida e deserta.
Malinconia profonda
fa vibrare le corde del mio petto.
Voglio precipitare
in gocce di rugiada
e mescolarmi con la cenere.
Lontananze della memoria,
desideri di gioventù,
sogni dell'infanzia,
brevi gioie e vane speranze
di tutta la lunga vita
vengono in vesti grige,
come nebbie della sera
quando il sole è tramontato.
In altri spazi
piantò la luce le festose tende.
Mai più ritornerà
ai suoi figli che l'attendono
con fede d'innocenti?
Che cosa a un tratto zampilla
grondante di presagi
sotto il cuore
e inghiottisce la molle brezza
della malinconia?
Da noi derivi a tua volta piacere,
o buia notte?
Quale cosa tu porti sotto il manto
che con forza invisibile
mi penetra nell'anima?
Delizioso balsamo
stilla dalla tua mano,
dal mazzo di papaveri.
Le gravi ali dell'anima tu innalzi.
Noi ci sentiamo oscuramente
e ineffabilmente turbati:
con gioioso spavento
vedo un volto severo
che su di me si china
dolce e devoto,
e svela tra i riccioli
senza fine intrecciati
la cara giovinezza della madre.
Come infantile e povera
mi sembra ora la luce,
come grato e benedetto
l'addio del giorno.
Solo perché la notte distoglie
e allontana da te i tuoi fedeli,
tu seminasti per gli spazi immensi
le sfere luminose, ad annunziare
l'onnipotenza tua,
il tuo ritorno
nel tempo della tua lontananza.
Più divini
delle stelle scintillanti
ci sembrano gli occhi infiniti
che in noi la notte dischiude.
Vedono oltre
le più pallide gemme
di quelle schiere innumerevoli,
non bisognosi di luce
frugano nel profondo
di un'anima amante,
voluttà ineffabile
colma uno spazio più alto.
Lode alla regina del mondo,
alta annunziatrice
di mondi santi,
custode del beato amore,
che a me ti manda,
tenera amata,
amabile sole notturno.
Ed ora veglio,
sono Tuo e Mio,
la notte mi annunziasti come vita,
mi hai fatto uomo,
consuma con l'ardore
dell'anima il mio corpo,
perché lieve nell'aria
con te più strettamente io mi congiunga
e duri eterna
la notte nuziale.
 
B

bianca62

Guest
Forse Kant non era a conoscenza del pensiero filosofico orientale.... ma non credo che nello stesso oriente le donne fossero così rispettate ed onorate....

(da I DIECI PRINCIPI DI VITA)

Primo Principio

La donna è l'essere sublime del creato.
E' la fonte della tua vita
ed è il tuo primo nutrimento.
L'uomo saggio si inchina al suo passare
ed ascolta le sue parole.
La donna è la luce e lo scopo della tua vita.
Il tuo nutrimento spirituale.
L'uomo saggio onora la donna
e porge la sua mano per sostenerla.
Essa non è inferiore o superiore all'uomo.
Essa è fuori dal tempo e dalle misure materiali.
Non compete per arrivare poichè è eterna.

rispondo invede alla precisazione che hai scritto: la dualità non si può trascendere...

(dal SUTRA DEL DIAMANTE)

Assumi una mente
che non abbia dimora.

(cito la nota: nel buddhismo Ch'an la "contemplazione della mente" è il perno di tutta la ricerca della Via: senza una mente non dualista, libera da "dimore" unilaterali, è impossibile cogliere la realtà così com'è).

Questa te la dedico con tutto il cuore:

"le poesie vanno lette a chi possa comprenderle;
il sakè va bevuto con chi ti conosce."

Noi le poesie non le leggiamo ma le scriviamo.... quindi....
Potremo brindare un giorno insieme?!?!
Non con il sakè..... meglio un grappino nostrano....

ciao.
bianca
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
Kant non so. Io del pensiero orientale ignoranza assoluta.

“assumi una mente che non abbia dimora”
Nella mia immaginazione non può esistere una mente che non abbia dimora. Ma forse mi sfugge anche il senso che l’affermazione può avere in un contesto che non conosco.

Per venire a un altro contesto, ma non so quanto c’entri con quello che intendevi tu, una volta mi venne da pensare che l’unica cosa che meritava di essere salvata di Popper, era la sua polemica contro la tabula rasa. Tutto, anche il pregiudizio più ottuso, è preferibile alla tabula rasa. Quello che ci portiamo dietro, anche i pregiudizi e gli errori, sono comunque una sorta di lampadina tascabile con cui incominciamo a orientarci nel buio. L’importante, poi, (ma questo non mi ricordo se lo diceva Popper) è misurare la nostra tesi, il nostro pregiudizio, perché ogni giudizio è un pregiudizio, con la realtà, e se il caso aggiustarlo.

Al di fuori di questa conoscenza qui, limitata, provvisoria, parziale, soprattutto superficiale, superficialissima, non ce n’è un’altra. Si può dire che non serva a nulla, o a pochissimo, ma non credo si possa dire che ce n’è un’altra possibile.

Brindisi?
Io sono anche astemio. Ma bevo sempre volentieri spumante, quand’è il caso, e due dita di vino, se necessario. Altrimenti spremuta d’arancio o di pompelmo.


notte
:Saluto:
 
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