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se il tuo datore di lavoro ha il vizio del gioco

asinetto

Aspirante Giardinauta
wow bonsai hai capito tutto... tante balle e mancar di rispetto...soprattutto tante balle (lutto in famiglia (falso) la piu' brutta che mi ha detto)...

nonostante tutto a dir la verità, non avendo trovato un altro lavoro,a breve reinizio con lui ma prima mi ci faccio una chiacchierata a quattr'occhi per chiarire che ogni sabato voglio i soldi. purtroppo non riesco a trovare altro lavoro perchè non ho molta esperienza in altri campi e per la mancanza intrinseca di lavoro di questi tempi.rischio di restare a casa a lungo e cio' non è molto salutare in generale.
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
io avrei cercato un altro lavoro, senza chiedere nulla a nessuno

devono anche esserci dubbi?

scusa piuttosto mi organizzo in proprio offro lavori di giardinaggio ai privati
gestisco il mio lavoro, poi avrò i clienti che non pagano, ma è un altro discorso

credo sia più onesto nei miei confronti e anche degli altri, vivrai con qualcuno no? genitori o altro

che faccio, aspetto che il tempo migliori?
direi che è meglio che cerchi di migliorartelo da solo il tuo tempo e non sperare che migliori da solo
 

Stefano De C.

Florello Senior
io avrei cercato un altro lavoro, senza chiedere nulla a nessuno

devono anche esserci dubbi?

scusa piuttosto mi organizzo in proprio offro lavori di giardinaggio ai privati
gestisco il mio lavoro, poi avrò i clienti che non pagano, ma è un altro discorso

credo sia più onesto nei miei confronti e anche degli altri, vivrai con qualcuno no? genitori o altro

che faccio, aspetto che il tempo migliori?
direi che è meglio che cerchi di migliorartelo da solo il tuo tempo e non sperare che migliori da solo
Eh sì, se si lavora nei servizi e nel comemrcio, ci sono clienti che pagano in notevole ritardo
 

asinetto

Aspirante Giardinauta
ragazzi ognuno fa storia a sè. la regola è che un datore di lavoro che ti tratta cosi va mollato.
la realtà insegna anche che devi giudicarti e capire se sei in grado di trovare un altro lavoro o addirittura metterti in proprio. io per ora non sono in grado di fare nessuna delle due cose. :) chiamatemi pure ritardato. Dunque stringo i denti in attesa di tempi migliori.la prospettiva di stare a casa tutto l'inverno a cercare lavoro non è molto rosea. col passato ho imparato che questi anni sabbatici possono diventare decenni sabbatici.
 

garofano

Maestro Giardinauta
ragazzi ognuno fa storia a sè. la regola è che un datore di lavoro che ti tratta cosi va mollato.
la realtà insegna anche che devi giudicarti e capire se sei in grado di trovare un altro lavoro o addirittura metterti in proprio. io per ora non sono in grado di fare nessuna delle due cose. :) chiamatemi pure ritardato. Dunque stringo i denti in attesa di tempi migliori.la prospettiva di stare a casa tutto l'inverno a cercare lavoro non è molto rosea. col passato ho imparato che questi anni sabbatici possono diventare decenni sabbatici.

E' vero pure questo,ahimè,ma intanto comincia a provarci comunque,come ti ha giustamente consigliato Spulky, cioè continui a lavorare per quel bischero (senza affaticarti troppo per lui,perchè credo proprio che non lo meriti,fai il minimo sindacale)..ma fai in modo di ritagliarti,zitto zitto, lavori per conto tuo,così cominci a farti conoscere e a crearti un portafoglio di clienti tuoi: magari,per cominciare, comincia con l'offrire lavori più semplici,e poi,mano mano che impari,ti "allarghi".
Per esempio,quando ho dovuto invasare il mio limone,ho chiamato una persona che lo facesse perchè ho la schiena sinistrata e da sola non ce la facevo,..questo è un esempio semplice,ma sicuramente ci sono altre possibilità.
non sei ritardato,sei,giustamente,un po' timoroso,è normale,anch'io lo ero quando ho cominciato,ma se non cominci non saprai mai come te la cavi,prendila come una srfida a te stesso.tutti noi abbiamo bisogno di sfide ogni tanto,e ,possibilmente,di vincerle.
Dai,Asinetto, coraggio,sono sicura che ce la farai benissimo.
 

Marcello

Master Florello
E' vero pure questo,ahimè,ma intanto comincia a provarci comunque,come ti ha giustamente consigliato Spulky, cioè continui a lavorare per quel bischero (senza affaticarti troppo per lui,perchè credo proprio che non lo meriti,fai il minimo sindacale)..ma fai in modo di ritagliarti,zitto zitto, lavori per conto tuo,così cominci a farti conoscere e a crearti un portafoglio di clienti tuoi: magari,per cominciare, comincia con l'offrire lavori più semplici,e poi,mano mano che impari,ti "allarghi".
Per esempio,quando ho dovuto invasare il mio limone,ho chiamato una persona che lo facesse perchè ho la schiena sinistrata e da sola non ce la facevo,..questo è un esempio semplice,ma sicuramente ci sono altre possibilità.
non sei ritardato,sei,giustamente,un po' timoroso,è normale,anch'io lo ero quando ho cominciato,ma se non cominci non saprai mai come te la cavi,prendila come una srfida a te stesso.tutti noi abbiamo bisogno di sfide ogni tanto,e ,possibilmente,di vincerle.
Dai,Asinetto, coraggio,sono sicura che ce la farai benissimo.

a me non sembra un consiglio giusto.

Una persona deve potere esprimere la sua buona volonta',dimostrare quanto vale anche ad un bischero..e far valere le sue ragioni...

Chi fa il minimo sindacale nel suo lavoro,per me è un debosciato e io non solo non lo assumerei ma cercherei di farlo dimettere.

Nello statale ci sono molti che fanno come tu consigli.
 

garofano

Maestro Giardinauta
Lo so,è vero,in linea di principio sono d'accordo anch'io,e uno deve dare il meglio di se'.ma nella situazione contingente, con un datore di lavoro che per primo si comporta in modo disonesto e inaffidabile,e considerando che Asinetto non se la sente di fare subito il free lance,puo' essere un modo per conciliare le esigenze,..e per vedere come questo soggeto (il datore di lavoro) si comporta.
Personalmente me ne sarei andata,(come ho già fatto in frangenti simili) accompagnando il tutto con un bel vaff., mettendomi per conto mio, ma non siamo tutti uguali.Ecco perchè ho dato questo consiglio.
E poi,uno il consiglio lo da,ma l'altro è libero di accoglierlo o meno,grazie a Dio questa è una delle poche libertà che ci sono rimaste
 

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Master Florello
Se non da il meglio di sé come fa ad imparare? Forse è il caso di rileggere il post dove asinetto con tanto coraggio, da ammirare certamente, metteva in piazza le sue difficoltà di apprendimento.
Una certa attenzione credo sia dovuta e non rispondere tanto per partecipare.
 
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Marcello

Master Florello
Lo so,è vero,in linea di principio sono d'accordo anch'io,e uno deve dare il meglio di se'.ma nella situazione contingente, con un datore di lavoro che per primo si comporta in modo disonesto e inaffidabile,e considerando che Asinetto non se la sente di fare subito il free lance,puo' essere un modo per conciliare le esigenze,..e per vedere come questo soggeto (il datore di lavoro) si comporta.
Personalmente me ne sarei andata,(come ho già fatto in frangenti simili) accompagnando il tutto con un bel vaff., mettendomi per conto mio, ma non siamo tutti uguali.Ecco perchè ho dato questo consiglio.
E poi,uno il consiglio lo da,ma l'altro è libero di accoglierlo o meno,grazie a Dio questa è una delle poche libertà che ci sono rimaste

si,si è liberi anche ...da terzi...di affermare che un consiglio è fuori logica e se ritieni che questa sia una delle poche liberta' rimaste,deduco che sia rinchiusa in brutti ambiti.

anche andarsene con un vaff...è una liberta' ed è socialmente considerato da fighi...in taluni casi serve all'interessato per sfogarsi,darsi un contegno e credere che sia dalla parte della ragione...pero' la stessa societa' giudica e ne trae le debite conclusioni opposte talvolta al reale.
 

garofano

Maestro Giardinauta
Io non scrivo tanto per partecipare,perchè di cose da fare ne ho,a iosa.
andarsene mandando un datore di lavoro scorretto non è da fighi,ma a volte la dignità personale ha bisogno di essere protetta.Il fatto che uno ha bisogno di lavorare non deve dare all'altro l'alibi per comportarsi male e trattare il suo dipendente da schiavo.
Anch'io,se hai letto bene,ho fatto lavori ampiamente sottopagati, anche in maniera quasi vergognosa,e in nome del fatto che avessi bisogno di lavorare.Alla fine,fattami dei conti,è risultato che c'ho rimesso,perchè quello che ...guadagnavo,se ne andava in tasse e basta, e mi ero ammazzata di fatica per niente.
Ho anche detto di essere stata anche spesso ahimè,pagata con ritardi vergognosi,con conseguenti mie difficoltà con tasse e tributi obbligatori,perchè a Fisco e altro non interessa il fatto che si abbia a che fare con gente profittatrice e disonesta.
Più di una volta mi sono trovata costretta a pietire e a litigare per avere quello che mi spettava, a umiliarmi,e alla fine,non potendone più, me ne sono andata sbattendo la porta e con modi poco urbani,ma certa gente non meritava altro_Ovviamente mi sono trovata in difficoltà anche serie, al punto di non avere quasi nemmeno i soldi per mangiare, ma mi sono armata di coraggio e l'ho sfangata.
Ho avuto periodi in cui,se un rapinatore si fosse messo sulla mia strada,a vedere quello che avevo in tasca si sarebbe impietosito e mi avrebbe lasciato pure qualche cosa.
Lo so,sentire una che fa il mio lavoro,lamentare queste cose pare una forzatura o un atteggiamento,ma vi assicuro che la Sanità laziale versa in queste acque,e di gente che si comporta così ce n'è tanta,alla quale,per il proprio profitto non importa nulla ne' di titoli ne' di preparazione professionale.
Si fa presto a giudicare se va,è il caso di dirlo,l'acqua per l'orto.
E' vero,ricordo che Asinetto ha parlato delle sue difficoltà d'apprendimento,ma cio' non autorizza alla scorrettezza e allo sfruttamento.
Non ho detto,ne' consigliato ad Asinetto di non lavorare,ma di non acconsentire a straordinari o surplus di lavoro se non pattuiti e correttamente pagati.Non volevo consigliare il fannullismo militante,sebbene sia stata accusata falsamente di questo.
La mia frase "minimo sindacale" era detto solo in senso scherzoso,per alleggerire un po',ma vedo che la capacità d'ironia è un po' scarsina.
E pure la mia frase sulla libertà di accettare un consiglio era una risposta un po' pepata e provocatoria (visto che non l'avevate capito)per sottolineare solamente la scherzosità del mio dire,ma ahimè...
Mi rendo conto a questo punto che devo stare ben attenta a parlare,senno' si abbatte,senza discernimento ,la scure dei censori dal tasto facile...
 
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Marcello

Master Florello
Io non scrivo tanto per partecipare,perchè di cose da fare ne ho,a iosa.
andarsene mandando un datore di lavoro scorretto non è da fighi,ma a volte la dignità personale ha bisogno di essere protetta.Il fatto che uno ha bisogno di lavorare non deve dare all'altro l'alibi per comportarsi male e trattare il suo dipendente da schiavo.
Anch'io,se hai letto bene,ho fatto lavori ampiamente sottopagati, anche in maniera quasi vergognosa,e in nome del fatto che avessi bisogno di lavorare.Alla fine,fattami dei conti,è risultato che c'ho rimesso,perchè quello che ...guadagnavo,se ne andava in tasse e basta, e mi ero ammazzata di fatica per niente.
Ho anche detto di essere stata anche spesso ahimè,pagata con ritardi vergognosi,con conseguenti mie difficoltà con tasse e tributi obbligatori,perchè a Fisco e altro non interessa il fatto che si abbia a che fare con gente profittatrice e disonesta.
Più di una volta mi sono trovata costretta a pietire e a litigare per avere quello che mi spettava, a umiliarmi,e alla fine,non potendone più, me ne sono andata sbattendo la porta e con modi poco urbani,ma certa gente non meritava altro_Ovviamente mi sono trovata in difficoltà anche serie, al punto di non avere quasi nemmeno i soldi per mangiare, ma mi sono armata di coraggio e l'ho sfangata.
Ho avuto periodi in cui,se un rapinatore si fosse messo sulla mia strada,a vedere quello che avevo in tasca si sarebbe impietosito e mi avrebbe lasciato pure qualche cosa.
Lo so,sentire una che fa il mio lavoro,lamentare queste cose pare una forzatura o un atteggiamento,ma vi assicuro che la Sanità laziale versa in queste acque,e di gente che si comporta così ce n'è tanta,alla quale,per il proprio profitto non importa nulla ne' di titoli ne' di preparazione professionale.
Si fa presto a giudicare se va,è il caso di dirlo,l'acqua per l'orto.
E' vero,ricordo che Asinetto ha parlato delle sue difficoltà d'apprendimento,ma cio' non autorizza alla scorrettezza e allo sfruttamento.
Non ho detto,ne' consigliato ad Asinetto di non lavorare,ma di non acconsentire a straordinari o surplus di lavoro se non pattuiti e correttamente pagati.Non volevo consigliare il fannullismo militante,sebbene sia stata accusata falsamente di questo.
La mia frase "minimo sindacale" era detto solo in senso scherzoso,per alleggerire un po',ma vedo che la capacità d'ironia è un po' scarsina.
E pure la mia frase sulla libertà di accettare un consiglio era una risposta un po' pepata e provocatoria (visto che non l'avevate capito)per sottolineare solamente la scherzosità del mio dire,ma ahimè...
Mi rendo conto a questo punto che devo stare ben attenta a parlare,senno' si abbatte,senza discernimento ,la scure dei censori dal tasto facile...

eh si...siamo noi che non capiamo.

tranquilla,non c'è la scure dei censori.....ci sono solo altre persone che leggono cosa scrivi e talvolta non si puo' pretendere di essere sempre d'accordo nella forma e nella sostanza.........questa è una delle poche libertà che ci sono rimaste :rolleyes:
 

Olmo60

Guru Master Florello
Asinetto, se non trovi altro, non mollarlo, magari continua a cercare mentre lavori con questo disonesto, cerca qualsiasi cosa, dal lavapiatti al badante, ma prima di rimanere a secco, pensaci bene: parlare è facile, giusto far valere i propri diritti, ma con l'orgoglio e l'amor proprio non si mangia. Parlaci e cerca di fargli capire le tue difficoltà, potresti smuovere qualcosa.
Andarsene non lo vedo nè da fighi nè altro, lo vedo per chi ha qualcuno a cui appoggiarsi, o per chi ha soldi da parte per sostentarsi nell'attesa del nuovo lavoro: tutti gli operai che lavorano a giornata sono nella stessa identica situazione, lo sono ora e lo sono sempre stati perchè ha sempre funzionato così, nell'edilizia come dappertutto.

p.s ho sentito dire che mettersi in proprio comporta una serie di adempimenti molto costosi da parte di chi vorrebbe intraprendere questa strada, come anticipare non so che cifra, (diverse migliaia di euro per aprire la partita iva?) e soldi da anticipare per non so cos'altro: come stanno realmente le cose? gli adempimenti burocratici variano da regione a regione o sono uniformi?
 
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garofano

Maestro Giardinauta
Un adempimento è l'apertura della partita IVA,poi bisogna avere dei registri tipo quello delle spese e dei fornitori.Pero' se uno è giovano sotto i quaqrant'anni ed è all'inizio dell'attività diventa contribuente minimo e ha delle agevolazioni.E' meglio andare pero' da un patronato dove possono dare dei consigli.Quello che ho detto sono gli adempimenti base,poi le cose cambiano da attività ad attività.
Circa la libertà di essere o meno d'accordo,chi la nega?E' in senso biunivoco,ovviamente,ma ..bisogna anche un attimo vedere bene le cose prima di partire in quarta a giudicare.
Un'ultima cosa, e poi la finisco qui,perchè non mi va di passare il tempo a polemizzare in modo sterile,quando ho preso la decisione di andarmene non avevo nessuna copertura ne' dai miei ne' da nessuno.Avevo solo gli stipendi arretrati da riscuotere,ovviamente non potevo avere soldi da parte o beni al sole,e sono andata avanti con quelli per pochi mesi,intanto mi sono guardata in giro a cercare alte opportunità.
Non è stato affatto facile,come ho detto,assolutamente no.Una volta ho accettato da una cllnica un cosiddetto lavoro "a chiamata",nel senso che ogni mese davo le mie disponibilità per i turni di lavoro,e poi giorno per giorno mi chiamavano solo se avevano bisogno di me.Accadeva che,per correttezza,non prendevo lavori altrove,e magari restavo scoperta perchè per quello o quell'altro giorno non avevano bisogno di me.
Quindi in tema di scelte fate per disperazione o rabbia di fame sono un'esperta del ramo,altrochè,apposta dico che bisogna ben calibrare pure quelle.Comunque...la finisco qui.
 

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Master Florello
p.s ho sentito dire che mettersi in proprio comporta una serie di adempimenti molto costosi da parte di chi vorrebbe intraprendere questa strada, come anticipare non so che cifra, (diverse migliaia di euro per aprire la partita iva?) e soldi da anticipare per non so cos'altro: come stanno realmente le cose? gli adempimenti burocratici variano da regione a regione o sono uniformi?

Costo apertura Partita Iva = 0
Costo apertura posizione inps e inail= 0
Costo iscrizione Camera di Commercio (ove serve) €30 ,ma varia da regione a regione
Unico inconveniente che si deve fare in una unica certificazione e quindi serve patronato o commercialista, quindi diciamo dai 50 ai 100€
Direi costi contenuti, altra cosa se si forma una società.
Le notizie a babbo si diffondono come la cocciniglia.
 
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Marcello

Master Florello
Costo apertura Partita Iva = 0
Costo apertura posizione inps e inail= 0
Costo iscrizione Camera di Commercio (ove serve) €30 ,ma varia da regione a regione
Unico inconveniente che si deve fare in una unica certificazione e quindi serve patronato o commercialista, quindi diciamo dai 50 ai 100€
Direi costi contenuti, altra cosa se si forma una società.
Le notizie a babbo si diffondono come la cocciniglia.

l'iscrizione sara' pure gratuita,i problemi arrivano con i bollettini Inps implacabili da pagare anche se si è guadagnato poco o niente.O ultimamente è cambiato?
 

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Master Florello
l'iscrizione sara' pure gratuita,i problemi arrivano con i bollettini Inps implacabili da pagare anche se si è guadagnato poco o niente.O ultimamente è cambiato?

No non è cambiato, i bollettini inps arrivano sempre anche a guadagno zero.
Ma qui c'è tutto un capitolo o due da aprire su imposte varie, regimi da adottare.
Io ho risposto solo ai costi di apertura di una attività normale.
E sicuramente non è un consiglio che darei ad Asinetto quello di mettersi in proprio.
 

Marcello

Master Florello
sono d'accordo....ci sono passato anche io da questa anomalia.

Pagare una barca di soldi di inps senza avere avuto introiti adeguati i primi tempi.
 

Stefano De C.

Florello Senior
Però i contributi non li paghi subito ma dopo un anno.
Ci sono alcune attività dove si pagano i contributi solo in base al reddito (pochissime cmq), il regime dei minimi oggi è senza limite di età, è sufficiente che è la prima volta che si apre la partita IVA
 

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Master Florello
Però i contributi non li paghi subito ma dopo un anno.
Ci sono alcune attività dove si pagano i contributi solo in base al reddito (pochissime cmq), il regime dei minimi oggi è senza limite di età, è sufficiente che è la prima volta che si apre la partita IVA

Scusa ma anche questa è una informazione imprecisa. Il regime dei minimi non ha limiti d'età per prima iscrizione alla partita iva, ma non deve essere una continuazione di un lavoro precedente, se per esempio hai avuto una collaborazione continuativa come muratore, se apri la partita iva come muratore non ti puoi avvalere del regime dei minimi.
Le attività per le quali paghi l'inps solo sul reddito sono quelle svolte 'professionalmente' per cui non esiste un albo.
Esempio Consulente Amministrativo, consulente informatico ecc ecc sul quale si applica la gestione separata inps, il 29,72%
sull'imponibile.
Poi se vuoi continuo dicendo che l'anno successivo l'inps pagata la deduci dal reddito e sulla differenza paghi le imposte, ma credo di riuscire a confondere ancora più le idee.
Comunque è vero che la paghi l'anno dopo l'inps, ma se non hai guadagnato niente paghi ugualmente e paghi anche quelle dell'anno in corso, cioè la prima volta paghi doppio.
 
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njnye

Florello Senior
Io mi meraviglio sempre che esista ancora il lavoro nero con tutti i controlli e le menate che ci sono adesso. Qui sto facendo dei lavori di ristrutturazione e al mio muratore con le nuove pratiche in comune hanno pure chiesto il numero di scarpe. Un sacco di burocrazia tra posizioni inps e assicurazioni integrative e altrove c'è gente che lavora senza contratto. Boh!
Comunque... Lavoro nero: come fare denuncia e le sanzioni per il datore di lavoro
 
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