Io non scrivo tanto per partecipare,perchè di cose da fare ne ho,a iosa.
andarsene mandando un datore di lavoro scorretto non è da fighi,ma a volte la dignità personale ha bisogno di essere protetta.Il fatto che uno ha bisogno di lavorare non deve dare all'altro l'alibi per comportarsi male e trattare il suo dipendente da schiavo.
Anch'io,se hai letto bene,ho fatto lavori ampiamente sottopagati, anche in maniera quasi vergognosa,e in nome del fatto che avessi bisogno di lavorare.Alla fine,fattami dei conti,è risultato che c'ho rimesso,perchè quello che ...guadagnavo,se ne andava in tasse e basta, e mi ero ammazzata di fatica per niente.
Ho anche detto di essere stata anche spesso ahimè,pagata con ritardi vergognosi,con conseguenti mie difficoltà con tasse e tributi obbligatori,perchè a Fisco e altro non interessa il fatto che si abbia a che fare con gente profittatrice e disonesta.
Più di una volta mi sono trovata costretta a pietire e a litigare per avere quello che mi spettava, a umiliarmi,e alla fine,non potendone più, me ne sono andata sbattendo la porta e con modi poco urbani,ma certa gente non meritava altr
vviamente mi sono trovata in difficoltà anche serie, al punto di non avere quasi nemmeno i soldi per mangiare, ma mi sono armata di coraggio e l'ho sfangata.
Ho avuto periodi in cui,se un rapinatore si fosse messo sulla mia strada,a vedere quello che avevo in tasca si sarebbe impietosito e mi avrebbe lasciato pure qualche cosa.
Lo so,sentire una che fa il mio lavoro,lamentare queste cose pare una forzatura o un atteggiamento,ma vi assicuro che la Sanità laziale versa in queste acque,e di gente che si comporta così ce n'è tanta,alla quale,per il proprio profitto non importa nulla ne' di titoli ne' di preparazione professionale.
Si fa presto a giudicare se va,è il caso di dirlo,l'acqua per l'orto.
E' vero,ricordo che Asinetto ha parlato delle sue difficoltà d'apprendimento,ma cio' non autorizza alla scorrettezza e allo sfruttamento.
Non ho detto,ne' consigliato ad Asinetto di non lavorare,ma di non acconsentire a straordinari o surplus di lavoro se non pattuiti e correttamente pagati.Non volevo consigliare il fannullismo militante,sebbene sia stata accusata falsamente di questo.
La mia frase "minimo sindacale" era detto solo in senso scherzoso,per alleggerire un po',ma vedo che la capacità d'ironia è un po' scarsina.
E pure la mia frase sulla libertà di accettare un consiglio era una risposta un po' pepata e provocatoria (
visto che non l'avevate capito)per sottolineare solamente la scherzosità del mio dire,ma ahimè...
Mi rendo conto a questo punto che devo stare ben attenta a parlare,senno' si abbatte,senza discernimento ,la scure dei censori dal tasto facile...