Con il permesso della ditta Floriana bulbose" ho trovato questo articolo tutto per te Lu.
Il nome esotico di questa pianta è dovuto al famoso orticoltore Clusius che la introdusse nel 1607 e a cui fu riferito che questa specie, originaria del Sud del Mediterraneo ed anche dell'Italia meridionale, arrivò a Londra su una nave col nome Perù. Stranamente, nei Paesi anglosassoni viene tuttora usato non solo il nome Peruvian Lily, ma anche Cuban Lily, a dimostrazione della casualità e poca attendibilità nell'attribuzione dei nomi volgari.
Si tratta di una scilla di straordinaria bellezza, con infiorescenze dense a forma di cupole appiattite composte da fiori blu intenso o blu-viola. La forma 'Alba' ha fiori bianco latte. Le infiorescenze possono essere composte da un numero elevato di fiori (fino a ca. 200). Gli steli fiorali continuano a crescere durante la fioritura ed anche i peduncoli dei fiori si allungano notevolmente durante la maturazione dei singoli fiori ed al momento della fruttificazione. Le piante raggiungono generalmente l'altezza di 25-30 cm ed in condizioni favorevoli possono allargarsi molto, soprattutto se durante l'estate ricevono un minimo di umidità necessaria per mantenere le foglie in crescita. Infatti, la Scilla peruviana è una pianta quasi sempreverde. La sua rusticità corrisponde alla zona d'origine: la pianta sopporta brevi eventi di freddo moderato durante l'inverno, quando le sue foglie si trovano in uno stato di lenta crescita, ma senza subire danni non può reggere il gelo prolungato. Generalmente le piante si riprendono bene dopo un periodo di freddo più intenso, ma sono indebolite e la fioritura ne risente in maniera significativa. La fioritura avviene in piena primavera dopo un inverno mite o verso la fine della primavera se la pianta ha subito danni invernali. I grandi bulbi della Scilla peruviana dovrebbero essere piantati alla profondità pari a 1,5 volte la loro altezza. Le piante possono però svilupparsi bene anche da bulbi piantati meno profondi, ma sempre ben coperti dal substrato che deve essere permeabile e relativamente ricco. I migliori risultati si ottengono in posti assolati, ma la pianta sopporta bene anche luoghi ad insolazione parziale, dove, soprattutto se viene evitata l'esposizione al pieno sole nelle ore pomeridiane, la fioritura può risultare significativamente prolungata.
I bulbi devono essere distanziati tra di loro in maniera da permettere lo sviluppo rigoglioso delle foglie. In piena terra lo spazio tra un bulbo e l'altro non dovrebbe essere inferiore a due o tre volte il diametro dei bulbi. Per dare i risultati migliori la Scilla peruviana esige un apporto sufficiente di acqua durante l'intera primavera, ma può superare senza grande difficoltà anche periodi di siccità. La somministrazione di deboli dosi di un fertilizzante liquido per piante fiorite durante i mesi primaverili ed autunnali contribuisce allo sviluppo delle piante ed in conseguenza dei bulbi. La specie e la sua forma bianca, Scilla peruviana 'Alba', può essere coltivata in tutte le zone con un clima mite. Dove si verificano eventi di forte gelo è conveniente piantare i bulbi in vasi sufficientemente grandi e collocare questi in giardino dopo il pericolo di notti molto fredde.
Ci sono due specie poco note affini alla S. peruviana : Scilla hughii e Scilla dimartinoi endemiche su alcune isole italiane del Mediterraneo. Purtroppo, queste specie non sono reperibili in commercio.