Visto che da quel poco che ho capito (purtroppo! mannaggia a me e allo spagnolo) :martello: deve essere una poesia davvero profonda non vorrei interpretarla in un modo non giusto, posso strapparti una traduzione on-line Spagnolo-Italiano?
In modo che ti possa realmente dire cosa mi trasmette.
... torno alla chimica...
sembra vero...
:Saluto: :Saluto: :Saluto:
Ciao,
chimico k07: , ti mando una traduzione
letteral-casareccia della poesia, senza la più remota pretesa di avvicinarmi alla bellezza ed all'eleganza metrica dell'originale:
Vado sognando cammini della sera. Le colline dorate, i verdi pini, le polverose querce! Dove giungerà il cammino ? Io vado cantando, viandante lungo il sentiero....- la sera sta scendendo - " Nel cuore avevo la spina di una passione; riuscii a strapparmela un giorno; ora non sento più il cuore "
E tutta la campagna, in un istante, si ferma a meditare, muta ed ombrosa. Risuona il vento tra i pioppi del fiume.
La sera diviene più scura ed il cammino , che serpeggia e debolmente biancheggia, si intorbida e sparisce.
Il mio canto torna a gemere " Aguzza spina dorata potessi ancora sentirti nel cuore confitta " ( letteralmente : Chi potesse sentirti... ).
Se ti piace e vuoi approfondire, cerca di A. Machado le " soledades " (= solitudini ).
Ciao.