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Rosae disastratum

Dax65

Aspirante Giardinauta
Ciao.
Dal titolo in pseudolatino avrete capito la situazione, tra la nevicata che ha rotto i rami, altri rami che diventano neri e la ticchiolatura le mie povere rose non hanno vita facile.
Vorrei potrarle drasticamente ma ho sempre avuto paura delle potature in genere, inoltre sono molto vecchie e hanno rami grossi lignificati.
Non so che tipo siano e non ho fotografie, so solo che sono tutte a cespuglio e una sola rampicante, alcune con spine fitte mentre altre con spine "normali".
Purtroppo sono totalmente ignorante in materia di rose (lo avrete gia letto in altre discussioni)
Quando e come posso procedere? non vorrei fare disastri e dormire tranquillo :sleep2:

Grazzz
Dax
 
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riverviolet

Guest
I rami neri, non mi dicono nulla di buono e la ticchiolatura, non sò, ma non dovrebbero esserci foglie se da te è freddo freddo.
Legno, presumo siano moderne HT che sono velocissimea lignificare.

Dare un'anticrittogamico adesso, non sò quanto valga la pena, anche se ripeto, rami neri, non indicano nulla di positivo.
Mi sento di dirti che dovresti aspettare e pazientare fino ai primi tepori e risvegli dele gemme e dele rose e poi potare, potare severamete, con arnesi be sterili, eliminando e bruciando le parti tolte e trattando la pianta con anticrittogamici da contatto piuttosto potenti da ripetere due volte al mese.

Per quel tempo, prepara se puoi delle foto, vedremo come e dove intervenire con la potatura.
 
R

riverviolet

Guest
Un'altra cosa, tieni pulito per quello che puoi il suolo vicino alle rose, dalle foglie, rami, o qualsiasi cosa possa tenere caldo il leto ai funghi o marcire lì.
 

Dax65

Aspirante Giardinauta
Grazie, sei un angelo -:-
Se quest'anno Babbo Natale non si incastra nel camino forse mi porta una macchina fotografica.
Sotto le rose ho delle bellissime violette selvatiche ma penso di poter pulire senza problemi.
Per quanto riguarda il nero credo sia cancro rameale (mi avevano gia preavvisato in questo forum). Non amo particolarmente le rose HT ma francamente mi piange il cuore vederle cosi.
Grazie ancora per il consiglio, ti farò sapere.
Dax
 
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riverviolet

Guest
Senti, potremmo tentare una cosa per quel cancro rameale.
Però da te, come è il freddo, freddo umido o secco?

Ti spiego, perchè capisco la pena che hai nel cuore.
Dovresti procurarti un anticrittogamico in polvere, quindi non devi bagnarlo o se butta male e non lo trovi, fai come alcuni coltivatori di orchidee fra cui me, usa cannella in polvere.
E il mastice da innesto, quello usato per chiudere le ferite da potatura o tagli vari.

Pulisci perfettamente le cesoie, devono tagliare perfettamente, taglia sotto il nero fino a dove vedi sano, fors'anche un po' più giù e metti sulla ferita e sui rami l'anticrittogamico.
Dopo un paio di giorni chiudi la ferita con il mastice.
 

Dax65

Aspirante Giardinauta
Ciao
Secco o umido? bella domanda, qui ha nevicato tanto e il freddo era secco e pungente, ora è arrivata la nebbia quindi penso umido anche se siamo quasi sempre sotto zero di un paio di gradi.
Di norma comunque il Vercellese è umido.
Per i tagli devo aspettare qualche grado in piu (febbraio) oppure operare subito? e nel caso devo farlo sopra qualche foglia o gemma oppure posso tagliare ovunque (sempre sotto il nero)
Ti ringrazio per la pazienza

Dax
 
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riverviolet

Guest
Ci sono foglie eh?
Bè quelle malate le toglierei e i rami neri li falcerei, tagliando possibilmente vicino ad un nodo in diagonale nel senso esterno alla pianta.
ripeto, non si dovrebbe in teoria toccare le piante adesso e quel che ti dico è relativo al mio modo di coltivarle, io il nero sui rami delle piante in genere, non ce lo lascio e nemeno le foglie con ticchiolatura, perchè nela mia zona ad esempio gli sbalzi termici sono una regola e i funghi ne possono tranquillamente aprofittare.
Inoltre, al risveglio vegetativo questi, possono essersi già insidiati più profondamente e non gli voglio dare tanto vantaggio.
Dubito che il freddo sia nemico delle rose più dei funghi, l'umidità ambientale non è cosa che gioca a nostro favore, ma meglio lei di spore funginee.

L'unica cosa di cui mi preoccupo davvero sono gli strumenti, che devono tagliare ripeto alla perfezione senza mangucchiarsi i rami e la corteccia.
Porto con me una bomboletta da campeggio a cui attacco una pipetta per ottenere il fuoco e sterilizzo, maniacalmente ogni volta che taglio.
Ogni ramo e foglia prelevata li metto immeditamente a bruciare.

In conclusione, in presenza di cancri rameali o diticchiolature estese, io taglio a prescindere dl clima, evitando questo sì, le giornate più uggiose.
 

Dax65

Aspirante Giardinauta
Ok grazie mille, nel we mi metto all'opera per capirci qualcosa (c'è ancora tanta neve e ghiaccio e probabilmente dovrò rinviare)

Grazie mille ancora :eek:)

Dax
 
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