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rimedi naturali contro l'oidio

smilejamaica

Aspirante Giardinauta
ho letto in giro che ci sono molti metodi "naturali" per sconfiggere l'oidio sulle rose come:

-aceto al 10%
-bicarbonato di sodio allo 0,5%
-7 fiammiferi in 250cc d'acqua

tutte soluzioni da spruzzare sul fogliame alla sera.

quali sono le vostre esperienze personali??
conoscete altre soluzioni altrettanto economiche per il mal bianco?
si tratta di rimedi preventivi o possono essere applicate quando il male è già in atto??

non sono un esperto e dalle ricerche estenuante ho cavato solo molta confusione.

potete aiutarmi a fare chiarezza??
 
Ultima modifica di un moderatore:

diego25

Aspirante Giardinauta
ho letto in giro che ci sono molti metodi "naturali" per sconfiggere l'oidio sulle rose ............

L'unico metodo naturale ed economico che conosco è lo zolfo che puoi trovare anche in forma idrosolubile......degli altri citati non ho mai sentito parlare ma potrebbero essere anche ugualmente efficaci......lascio la parola a chi ha già provato......
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
L'unico metodo naturale ed economico che conosco è lo zolfo che puoi trovare anche in forma idrosolubile......degli altri citati non ho mai sentito parlare ma potrebbero essere anche ugualmente efficaci......lascio la parola a chi ha già provato......

Mi associo.
E' ammesso in agricoltura biologica ed è il più antico rimedio usato contro le malattie delle piante (ci sono notizie del suo impiego come anticrittogamico fin dal 1600 e da allora è sempre rimasto in uso nonostante le moderne molecole di sintesi).
Sui fiammiferi, non tanto tempo fa, mi sono rifatto alla favola della Piccola Fiammiferaia per ricordare che una volta si chiamavano zolfanelli proprio perchè nella capocchia c'è, guarda un po', appunto dello zolfo (e qui ci sta il vecchio adagio "se non è zuppa è pan bagnato"...ma è meglio una vera zuppa!).
Circa l'azione antioidica del bicarbonato sono state avviate prove di campo da un serio Istituto, dunque attendibili e perciò, secondo il mio punto di vista, utili da esaminare (ma non necessariamente da condividere la logica fitoiatrica): http://www.agrimodena.it/biblioteca/bicarbonato.pdf,
e se avrai la pazienza di leggere il documento vedrai che in un test viene provato anche l'aceto. Sull'argomento lascio però campo ai fautori del bio e ai loro decotti di equiseto, olii vegetali ed essenziali, lecitina e quant'altro.
Ciao
 

fiorita

Giardinauta Senior
L'aceto non l'ho mai provato, quindi non mi pronuncio.
Il bicarbonato lo uso regolarmente quando vedo qualche segno di oidio, e funziona, il fatto è che non bisogna aspettarsi il miracolo, voglio dire, serve a qualcosa solo ad uno stadio assai precoce della malattia, e comunque non sostituisce l'uso preventivo dello zolfo, che è e resta indispensabile. In pratica io uso lo zolfo, e se capita che mi faccia cilecca (e ogni tanto succede), al primo segno bianco vado di bicarbonato, anche all'1%, senza paura. I fiammiferi lasciali stare, non so di preciso con cosa mischino lo zolfo per farli, ma nel dubbio io non mi fido.
In caso di infestazioni ricorrenti è il caso di intervenire sulle difese della pianta, rinforzandone la cuticola fogliare, per esempio con prodotti a base di equiseto (che volendo uno se li può fare da solo).
Aggiungo un'osservazione personale...la concimazione con letame bovino, nel caso tu la usi, peggiora i quadri di infestazioni fungine ricorrenti, per cui io preferisco quello equino (non so se è questo il tuo caso).
 
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