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Raccolta di detti e proverbi regionali legati al meteo, alle stagioni o ad altro

yeye27

Master Florello
Proverbi di una volta

Quando San Domenico(8 Agosto) è arrivato,il gheriglio della noce si è distaccato.
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In Agosto matura il grano dell'uva e il mosto (Nel mese di Agosto i chicchi dell'uva inturgidiscono ed iniziano la definitiva maturazione, quella che più avanti produrrà il mosto)
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Quando piove d'Agosto,piovono le mele e il mosto. (l'acqua d'Agosto,se cade nella giusta misura,rinfresca l'aria e irriga la campagna e permette alle colture di non bruciare per la gran calura e di continuare a produrre)
 

yeye27

Master Florello
Altri proverbi di una volta....

In Ottobre,la nebbia lascia bel tempo.(Apparteneva alle previsioni meteorologiche popolari)
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Per San Luca(18 Ottobre) chi non ha seminato dovrà piluccare.(La semina non deve essere ritardata,altrimenti essa produrrà scarsi risultati.Il detto popolare richiama la necessità che il contadino porti a termine la semina prima del 18 Ottobre,dopo sarà troppo tardi.
 

yeye27

Master Florello
Antichi detti....

C'è una nebbia che si taglia con il coltello.(Indica una nebbia molto fitta tipica della pianura padana)
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Chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati.(Cercare di correre ai ripari quando ormai non c'è più alcun rimedio)
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E' meglio un fatto,fatto,che cento da fare.(Così ci si rivolge alle persone che pur essendo ricche di progetti non ne portano a compimento nessuno)
 
Ultima modifica:

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Altri proverbi di una volta....

In Ottobre,la nebbia lascia bel tempo.(Apparteneva alle previsioni meteorologiche popolari)
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Per San Luca(18 Ottobre) chi non ha seminato dovrà piluccare.(La semina non deve essere ritardata,altrimenti essa produrrà scarsi risultati.Il detto popolare richiama la necessità che il contadino porti a termine la semina prima del 18 Ottobre,dopo sarà troppo tardi.
dissento solo sull'ultimo.
Oggi, con il clima cambiato, non vale più. Non è strano vedere contadini che seminano il frumento anche ai primi di dicembre.
Era validissimo un tempo. Quando facevo le superiori, mi dicevano: "il frumento va seminato circa verso il 10 di ottobre e non oltre".
 

yeye27

Master Florello
Una volta dicevano che....
Quand a manca al gat a bàla i poundegh. ( Quando manca il gatto i topi ballano)
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Un pèder al mantin set fiò e set fiò a-n mantinen un pèder.(Un padre mantiene sette figli e sette figli non mantengono un padre)
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Butèr el perli ai pòrch.(Gettare le perle ai porci) (Il detto è riferito a chi è incapace di apprezzare la generosità)
 

yeye27

Master Florello
dissento solo sull'ultimo.
Oggi, con il clima cambiato, non vale più. Non è strano vedere contadini che seminano il frumento anche ai primi di dicembre.
Era validissimo un tempo. Quando facevo le superiori, mi dicevano: "il frumento va seminato circa verso il 10 di ottobre e non oltre".
E' vero,Stefano.Ma infatti il titolo specifica che sono" proverbi di una volta";):)
:ciao:
 

MaryFlowers

Fiorin Florello
A megli parola è chilla ca ‘un se dice.
La miglior parola è quella che non si dice.
Maru cu sta ‘mpisu all’amuri, na vota nasci e natri centu mori
Triste chi dipende dall’amore: nasce una volta e cento muore.
Chi te vo bene te fa ciangere chi te vo male te fa ridere.
Chi ti vuol bene ti fa piangere, chi ti vuol male ti fa ridere (vale a dire chi ti vuole bene ti critica, al contrario di chi ti vuole male)
Cu ndavi muccia, cu non havi mustra.
Chi possiede averi li nasconde e chi non li possiede li mette in mostra.
Cu mangia e non mbita, non mi campa mi si marita.
Chi mangia e non invita, che non viva per sposarsi.
Cu pucu si vivi e cu nenti si mori.
Con poco si vive e con niente si muore
Chiù allisciu u gattu, chiù arrizza u pilu.
Più lisci il gatto, più gli si rizza il pelo (vale a dire meglio tratti una persona, più essa ti si rivolta contro)
‘Cu si marita è cuntentu ‘nu jiornu, cu’ mmazza ‘ u pòrcu è cuntentu n’annu.
Chi si sposa è felice per un giorno, chi ammazza il maiale è contento per un intero anno.
Cu’ non si faci l’affari soi ca lanterna va cercandu guai
Chi non si fa gli affari suoi, con la lanterna va cercando guai.
 

MaryFlowers

Fiorin Florello
A jumi cittu un ji a piscà.
Non andare a pescare al fiume silenzioso (vale a dire non ti fidare delle persone silenziose)
Duve cantanu tanti galli, ‘un fa mai juarnu.
Dove cantano tanti galli, il giorno non arriva mai (vale a dire quando a comandare sono in tanti, si conclude poco)
Si a fatica era bona, l’ordinava u medicu.
Se il lavoro facesse bene lo prescriverebbe il medico
Tenitulu quattru chi cincu no ponnu.
Trattenetelo in quattro che cinque non ce la fanno (detto ironicamente su chi minaccia senza avere la forza).
Quandu erumu ziti caramelli e ciucculati, mo’ chi simu maritati pani duru e bastunati!
Quando eravamo fidanzati caramelle e cioccolata, adesso che siamo sposati pane duro e bastonate.
Vroccula e predicaturi doppu Pasca perdunu ‘u sapuri.
Dopo Pasqua broccoli e predicatori perdono il sapore (vale a dire ogni cosa va fatta al tempo giusto)
 

MaryFlowers

Fiorin Florello
Cu amici e cu parenti no cattari e non vindiri nenti.
Con amici e con parenti non comprare e non vendere niente.
Vo sapiri qual è lu megghiu jocu? Fa beni e parra pocu.
Vuoi sapere qual’è il gioco migliore? Fai del bene e parla poco.
Passunu l’anni e crisciunu i malanni.
Passano gli anni e crescono i malanni.
Duru cu duru non fabbrica muru.
Duro contro duro non costruisce un muro (vale a dire un testardo contro un altro testardo non costruisce nulla).
A pignata da cuminia non bugghi mai.
La pentola della comunità non bolle mai (vale a dire nelle cose fatte insieme, ognuno pensa che siano gli altri a farsi carico dei lavori)
Casa senz’amuri, casa cu duluri!
Casa senza amore, casa con dolori!
Dulure de mole, dulure de core.
Il mal di denti è come il mal di cuore; forte e duraturo.
Ogghiu i n’annu e vinu di cent’anni.
L’olio di un anno e il vino di cent’anno (vale a dire l’olio deve essere nuovo se si vuole che sia buono, mentre il vino deve invecchiare)
A purpetta gioia mia è na cosa ca ta ricria.
La polpetta, gioia mia, è una cosa che ti fa godere.
‘U muluni non sempri nesci russu.
L’anguria, al suo interno, non sempre è rossa (vale a dire mai fidarsi mai delle apparenze)
L’amuri è comu l’acqua: in calata va in chianata no.
L’amore è come l’acqua: va in discesa ma non in salita.
Ora chi fiurio la mmendulare, l’amuri è intra e non nesci cchiu’ fora.
Ora che è fiorito il mandorlo, l’amore entra dentro e non esce più fuori.
Oni testa è nu tribunali.
Ogni testa è un tribunale.
Vizi e natura finu a seportura.
Vizi e abitudini fino alla sepoltura.
Acqua, cunsigghi e sali, a cu na ‘ndumanda, non ci dari.
Acqua consigli e sale, a chi non te li chiede non li dare.
Lu rispettu è misuratu, cu lu porta l’avi purtatu.
Il rispetto è misurato, chi lo porta lo riceve.
Su sapi nu denti u sapi tutta a genti.
Se lo sa un dente lo sa tutta la gente (vale a dire che quando un segreto è rivelato ad una sola persona c’è il rischio concreto che lo sappiano tutti)
Amaru u picciulu chi vacia ncio’randa.
Amaro il piccolo che va nel grande (cioè è amara la sorte del piccolo che viene mangiato dal grande)
A vogghia mu ndi fai ricci e cannola, ca u santu ch’è de marmuru non suda.
Hai voglia a fare ricci e cannoli, il santo che è di marmo non suda (È inutile insistere con le lusinghe, se la persona a cui ci si rivolge è fredda e insensibile)
 

ironbee

Guru Giardinauta
dissento solo sull'ultimo.
Oggi, con il clima cambiato, non vale più. Non è strano vedere contadini che seminano il frumento anche ai primi di dicembre.
Era validissimo un tempo. Quando facevo le superiori, mi dicevano: "il frumento va seminato circa verso il 10 di ottobre e non oltre".
Infatti è in contrasto anche con l'11 novembre (san Martino ), che definisce l'inizio dell'anno agrario. Chi prende possesso di un nuovo campo dovrebbe essere in grado di fare tutte le semine.
 

yeye27

Master Florello
Proverbi antichi....

Per Natale un passo di agnello. (Per Natale il giorno si allunga di un poco)
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Se il Natale è senza luna il contadino avrà fortuna. (Se a Natale non si vedeva la luna,il pronostico popolare prevedeva una produzione agricola abbondante)
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Un diavolo scaccia l'altro.( Un evento negativo fa dimenticare quello precedente)
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Sapere dove il diavolo tiene la coda.(Essere molto attento e accorto)
 
Ultima modifica:

yeye27

Master Florello
C'era una volta...quando si mangiava "Polenta e ciccioli"....

Ingredienti: acqua un litro e un quarto per 500 gr di farina.
Ciccioli,di maiale o di oca gr 200.
Formaggio magro tagliato a fettine gr 300.
Burro e salvia.
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Esecuzione: fare una polenta di farina gialla piuttosto soda.
Rosolare i ciccioli di maiale o,meglio,di oca,in abbondante burro e salvia,facendo attenzione che non secchino troppo.
Dopo circa trentacinque minuti che la polenta cuoce,aggiungervi i ciccioli e il formaggio magro tagliato a fettine.
Cuocere ancora mescolando per un quarto d'ora.
Rovesciare la polenta e lasciarla raffreddare.
Tagliarla a fette e quindi a dadi.
Servire i dadi di polenta fritti in strutto o olio ben caldi, come primo o come contorno.

(Da "i consigli della nonna" cucina tipica)
 

Sofia D.

Giardinauta Senior
Che bella iniziativa pure!
Io ne conosco uno di Modena: se il Cimone ha il cappello, vendi le pecore ma tieni il mantello
Si riferisce alla neve che permane sul monte Cimone fino a primavera inoltrata e sostanzialmente mette in guardia che finché c'è neve è possibile che torni freddo, tuttavia si possono già iniziare a fare viaggi e affari perché il tempo volge al meglio.
Da me invece si dice: Se la gatta avesse le palle sarebbe un gattino e lo si esclama verso quelle persone che dicono "si doveva fare così, avresti dovuto fare cosà, se avessi fatto così, se avessi detto cosà"
 

ironbee

Guru Giardinauta
Ancora dalla saggezza di mia nonna ligure, ma questa volta non la so in dialetto.
Non è un proverbio, ma una frase,quasi una preghiera, da dire quando si mangiava una cosa per la prima volta nella stagione, perchè allora i prodotti agricoli non erano disponibili tutto l'anno: Dio ne abbia parte, che ne possa mangiare di questo e anche di altre.
 

yeye27

Master Florello
I giorni della settimana in modenese:
Lonedè, Martedè, Mercurdè, Giuvidè, Venerdè, Sabet, Dmanga.
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E i mesi:
Znér,Ferver, Mérz, Avril, Màz, Zogn,Loi, Agàst,Setàmber,Utòber, Nuvàmber, Diciàber.
 
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