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Quest’estate mi sono morte diverse piante in vaso

Addasfero

Aspirante Giardinauta
L’elenco è abbastanza lungo.


Nuova guinea, marcherita delle canarie, due hebe, un fiore di carta etc.
Ognuna nel proprio vaso.



Non capisco perché. Eppure ho seguito tutte le “istruzioni”.

Terriccio drenante (o almeno credo…con aggiunta di perlite al terriccio comprato), esposizione indicata, concimazioni non eccessive.

Non capisco in cosa sbagli. Forse annaffio poco o troppo.

Mi sono pure comprato un igrometro per vedere il livello di acqua nel vaso.

Eppure….questo è il risultato
 

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Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

questa credo proprio che avesse sete.
Quando bagni irrori tutta la zolla fino a far uscire l'acqua da sotto?
Le piante nuove le svasi o sono nella loro zolla originale?

Ste
 

Addasfero

Aspirante Giardinauta
Ciao,

questa credo proprio che avesse sete.
Quando bagni irrori tutta la zolla fino a far uscire l'acqua da sotto?
Le piante nuove le svasi o sono nella loro zolla originale?

Ste
No, non bagno mai fino a far uscire l’acqua da sotto. Ho paura che sia troppo e che si inneschi il marciume, poi. Le piante nuove le svaso.
 

danielep

Florello Senior
Sei tu, se ben ricordo, che ti sei preso carico di portare avanti la terrazza con le piante lasciate da tuo padre?
Coltivatori non ci si improvvisa dall'oggi al domani, ma , con l'amore e l'osservazione, in qualche anno si arriva a capire le piante e le loro specifiche necessità ;)
Del resto, dicono i Maestri bonsaisti giapponesi, quella di annaffiare è un'arte che si impara col tempo (almeno tre anni, dicono).
Quindi, al di là di tutte le istruzioni che puoi leggere, devi raggiungere un tuo equilibrio che, in base al terreno adoperato, ai fori di drenaggio, alle peculiarità delle specie e della singola pianta, all'esposizione, ecc. ecc.. ti permetta di annaffiare adeguatamente e di crearti una tabella mentale di intervento, non rigida, ma modificabile entro determinati limiti.
Tempo ci vuole:):V:V:V
 

Addasfero

Aspirante Giardinauta
Sei tu, se ben ricordo, che ti sei preso carico di portare avanti la terrazza con le piante lasciate da tuo padre?
Coltivatori non ci si improvvisa dall'oggi al domani, ma , con l'amore e l'osservazione, in qualche anno si arriva a capire le piante e le loro specifiche necessità ;)
Del resto, dicono i Maestri bonsaisti giapponesi, quella di annaffiare è un'arte che si impara col tempo (almeno tre anni, dicono).
Quindi, al di là di tutte le istruzioni che puoi leggere, devi raggiungere un tuo equilibrio che, in base al terreno adoperato, ai fori di drenaggio, alle peculiarità delle specie e della singola pianta, all'esposizione, ecc. ecc.. ti permetta di annaffiare adeguatamente e di crearti una tabella mentale di intervento, non rigida, ma modificabile entro determinati limiti.
Tempo ci vuole:):V:V:V
Sì, sono io.
È che l’altr’anno non mi erano morte molte piante di quelle appena comprate. Quest’anno, paradossalmente, con l’aumentata conoscenza è aumentata pure la quantità di piante perse. È che ho l’ossessione del marciume radicale e quindi la paura di dare troppa acqua, Ma sono d’accordo con te quando dici che quella dell’annaffiare è un’arte che va appresa con il tempo. Sembra facile ma…penso sia la cosa più difficile nel giardinaggio.
 

monikk64

Fiorin Florello
Con le Hebe ho avuto difficoltà anch'io, nonostante siano piante piuttosto comuni non sono facilissime...
specie per i tirchi di acqua come pare siamo entrambi...
Io facevo uscire l'acqua dai fori (ho imparato qui nel forum che è fondamentale) ma bagnavo troppo poco sovente...
Ero riuscita quasi a far morire la mia e mi ponevo mille domande, tranne quella giusta.... Grazie al cielo un lungo periodo di pioggia mi ha mostrato quello che non vedevo: la mia Hebe era diventata bellissima, quindi voleva solo molta più acqua!
Prova:V
(soddisfa l'ossessione del marciume radicale vuotando il sottovaso dopo una mezz'oretta dall'annaffiatura!)
 

Amy

Guru Giardinauta
E ci vuole mooolto più tempo a capire il terriccio; prima di tutto a comprenderne l'importanza e poi, per prove ed errori, sulla singola pianta nonostante le letture ... quanto ti capisco, @Addasfero.
Del resto, dicono i Maestri bonsaisti giapponesi, quella di annaffiare è un'arte che si impara col tempo (almeno tre anni, dicono).
Questo mi consola tanto; grazie ai bonsaisti giapponesi che affermano che non sono del tutto tarda nell'imparare ... più o meno :)
 

danielep

Florello Senior
E ci vuole mooolto più tempo a capire il terriccio; prima di tutto a comprenderne l'importanza e poi, per prove ed errori, sulla singola pianta nonostante le letture ... quanto ti capisco, @Addasfero.

Questo mi consola tanto; grazie ai bonsaisti giapponesi che affermano che non sono del tutto tarda nell'imparare ... più o meno :)
Io ho applicato l'introduzione di pomice e perlite nei substrati, allargo e aumento il nr. di fori di drenaggio ed uso una retina di plastica per impedire la fuoriuscita dello strato di drenaggio (lapillo grosso o ghiaia - mai argilla espansa).
Do da bere a fondo e lascio che si asciughi; la drenanza impedisce l'insorgere di marciume radicale (che poi è generato dalla mancanza di circolazione d'aria negli spazi tra le radici e conseguente soffocamento delle stesse) ;)
 

Amy

Guru Giardinauta
Io ho applicato l'introduzione di pomice e perlite nei substrati, allargo e aumento il nr. di fori di drenaggio ed uso una retina di plastica per impedire la fuoriuscita dello strato di drenaggio (lapillo grosso o ghiaia - mai argilla espansa).
Do da bere a fondo e lascio che si asciughi; la drenanza impedisce l'insorgere di marciume radicale (che poi è generato dalla mancanza di circolazione d'aria negli spazi tra le radici e conseguente soffocamento delle stesse) ;)
Grazie Daniele, anche io ho abbandonato l'argilla espansa e sono passata al lapillo grosso ... ci ho messo 4 anni e l'ho scoperto pe caso.
L'idea della reticella di plastica mi è nuova, grazie dell'info.
Quest'anno ho scoperto che piante diverse vogliono drenaggi diversi e fatico ancora a regolarmi. Ho messo un terriccio troppo drenante alla solana e ora mi trovo ad annaffiarla ogni due giorni altrimenti secca.
E non ho ancora trovato il terriccio 'giusto' per l'indistruttibile pothos. Ogni volta che sostituisco il terriccio originale faccio danni alla pianta che sembra non riprendersi più.
Insomma, prove ed errori.
Domanda: durata media del terriccio nuovo? Ogni quanti anni devo travasare una pianta? Ogni due è corretto?
oppure quando la pianta soffre dalla fame
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Grazie Daniele, anche io ho abbandonato l'argilla espansa e sono passata al lapillo grosso ... ci ho messo 4 anni e l'ho scoperto pe caso.
L'idea della reticella di plastica mi è nuova, grazie dell'info.
Quest'anno ho scoperto che piante diverse vogliono drenaggi diversi e fatico ancora a regolarmi. Ho messo un terriccio troppo drenante alla solana e ora mi trovo ad annaffiarla ogni due giorni altrimenti secca.
E non ho ancora trovato il terriccio 'giusto' per l'indistruttibile pothos. Ogni volta che sostituisco il terriccio originale faccio danni alla pianta che sembra non riprendersi più.
Insomma, prove ed errori.
Domanda: durata media del terriccio nuovo? Ogni quanti anni devo travasare una pianta? Ogni due è corretto?
oppure quando la pianta soffre dalla fame
Non esiste una durata del terriccio: dipende dalla pianta.
Piante a crescita rapida necessitano rinvasi anche annuali, piante lente a crescere non si toccano anche per tre quattro anni e più.
Per il photos: prova a coltivare talee in pomice o perlite pura...
 

Amy

Guru Giardinauta
Non esiste una durata del terriccio: dipende dalla pianta.
Piante a crescita rapida necessitano rinvasi anche annuali, piante lente a crescere non si toccano anche per tre quattro anni e più.
Per il photos: prova a coltivare talee in pomice o perlite pura...
Meno male: non ho mai travasato le aptinie ... povere, hanno le foglie piccole piccole e ne hanno proprio bisogno.
per il pothos: intedi la coltivazione in acqua? E la pomice fa solo da sostegno.
Quasi tutti i miei pothos sono appesi a lato finestra, mi serve la terra.
Dai ricetta, grazie! :)
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Meno male: non ho mai travasato le aptinie ... povere, hanno le foglie piccole piccole e ne hanno proprio bisogno.
per il pothos: intedi la coltivazione in acqua? E la pomice fa solo da sostegno.
Quasi tutti i miei pothos sono appesi a lato finestra, mi serve la terra.
Dai ricetta, grazie! :)
Intendevo la pomice al posto della terra poi innaffi le piante normalmente con concime per orchidee.
No idroponica.
Prova, vedrai che bombe e come stanno bene le radici. La pomice fa miracoli (o la perlite pura vedi te).
 

Addasfero

Aspirante Giardinauta
Con le Hebe ho avuto difficoltà anch'io, nonostante siano piante piuttosto comuni non sono facilissime...
specie per i tirchi di acqua come pare siamo entrambi...
Io facevo uscire l'acqua dai fori (ho imparato qui nel forum che è fondamentale) ma bagnavo troppo poco sovente...
Ero riuscita quasi a far morire la mia e mi ponevo mille domande, tranne quella giusta.... Grazie al cielo un lungo periodo di pioggia mi ha mostrato quello che non vedevo: la mia Hebe era diventata bellissima, quindi voleva solo molta più acqua!
Prova:V
(soddisfa l'ossessione del marciume radicale vuotando il sottovaso dopo una mezz'oretta dall'annaffiatura!)
Ma annaffiare fino a che l’acqua non esce dai fori vale anche per i vasi di grandi dimensioni? E se l’acqua non esce dai fori dopo un po’ uno deve continuare ad annaffiare fino a che non esce?
 

danielep

Florello Senior
Ma ogni quanto tempo le devo annaffiare? Immagino di doverlo fare più spesso di adesso ...

Ma annaffiare fino a che l’acqua non esce dai fori vale anche per i vasi di grandi dimensioni? E se l’acqua non esce dai fori dopo un po’ uno deve continuare ad annaffiare fino a che non esce?
Intanto bisogna trovare il mix ed il drenaggio adatti per evitare l marciume radicale. Poi si impara ad annaffiare facendo esperimenti ed adattando i risultati al periodo..
Il concime serve, ma in dosi giuste e solo se le piante stanno bene là sotto. Se le radici non funzionano concimare equivale a dare bisteccone a vecchietti sdentati.
Invece (che sia uno specchio della società???) si pensa solo al fertilizzante come panacea di ogni male ;)
 

Amy

Guru Giardinauta
Ma annaffiare fino a che l’acqua non esce dai fori vale anche per i vasi di grandi dimensioni? E se l’acqua non esce dai fori dopo un po’ uno deve continuare ad annaffiare fino a che non esce?
Se il vaso è correttamente dimensionato per il pane radicale allora non ci saranno problemi perché le radici invadono tutta la terra (o quasi) e sono loro ad 'asciugare' l'acqua.
Se il vaso è sovradimensionato rispetto alle radici allora la terra libera continuerà a mantenere umida la terra con le radici apportando acqua anche quando la pianta non ne vuole e favorendo i marciumi radicali.
Si innaffia tutto il panetto di terra perché le radici sono lì, da qualche parte: in alcune piante si sviluppano in fondo al vaso, in altre lungo i bordi, in altre in superficie.
Per il benessere globale della pianta le radici devono essere bagnate in modo uniforme, non alcune si e altre no.
Questo supponendo che non ci siano problemi come quelli segnalati da @monikk64.
Intanto bisogna trovare il mix ed il drenaggio adatti per evitare l marciume radicale. Poi si impara ad annaffiare facendo esperimenti ed adattando i risultati al periodo..
per prove ed errori, come faccio io ...
il punto (che mi mette ansia) è che le prove sono tante e in caso di successo non so con esattezza quali cose ho fatto per far star bene la pianta; gli errori portano la pianta in sofferenza e alla morte se non ho capito cosa la far star male e come e quando rimediare;
e mi rimane un peso sullo stomaco.
Credo che sia questo il motivo per cui tanti giardinauti chiedono più volte conferme e dettagli.

Grazie a tutti i forumisti che rispondono con pazienza. :)
 

Addasfero

Aspirante Giardinauta
Intanto bisogna trovare il mix ed il drenaggio adatti per evitare l marciume radicale.
ho letto un vecchio post di fabet che diceva “
uso, per le mie piante ( non sono bonsai) una miscela ( che vario in base al tipo di pianta ) composta da 60-70% pomice, 10-20 lapillo ,ed il resto torba neutra OTTIMA!! ( escluso le acidofile che fanno discorso a parte ).
mai avuto problemi di marciume!!!!”

potrei provare ad usare questa miscela?
 

danielep

Florello Senior
ho letto un vecchio post di fabet che diceva “
uso, per le mie piante ( non sono bonsai) una miscela ( che vario in base al tipo di pianta ) composta da 60-70% pomice, 10-20 lapillo ,ed il resto torba neutra OTTIMA!! ( escluso le acidofile che fanno discorso a parte ).
mai avuto problemi di marciume!!!!”

potrei provare ad usare questa miscela?
Se parliamo di vasoni grandi o cassette tipo gerani io adopero anche perlite (un 20/30 %) che è leggera, drenante e non serve lavarla (la pomice sì).
La citazione mi ricorda tanto @francobet, per i prebonsai.
Calcola che lui sta in località pedemontana appenninica rivolta a nord, quindi più piovosa e nevosa.
Per Firenze aumenterei il TU (purchè di torbe di buona qualità) al 30 % e, per il resto, drenanti a scelta.
Ma, appunto, si tratta di fare delle prove, inizialmente in piccolo ;)
 
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