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quando e perchè piantare un bonsai a terra

bonsai d'aprile

Giardinauta
ciao a tutti. mi è venuta in mente una domanda da porgere ai "vecchi" di mestiere.:rosa:
se ho una pianta (bonsai o pre-bonsai) che sta poco bene è utile piantarla per terra? chiaramente in un terreno preparato e in stagioni vantaggiose (primavera estate).
attendo... :cool3: con ansia delucidazioni. grazie.
:Saluto:
 

il conte verde

Maestro Giardinauta
Non è utile, è utilissimo! Se come dici tu il terreno è adatto, l'esposizione ottimale e non c'è pericolo di cani e gatti, il tenere una pianta in piena terra per una o più stagioni non può che giovarle, perché si irrobustisce e produce nuove radici. La vita in un vaso bonsai è sempre difficile.
 

campogaggiolo

Florello
Si è vero. Ma tienila in terra solo se hai in mente di tenerla lì per un paio d'anni altrimenti gli effetti saranno poco evidenti.

giuseppe
 

laufi

Giardinauta Senior
Si è vero. Ma tienila in terra solo se hai in mente di tenerla lì per un paio d'anni altrimenti gli effetti saranno poco evidenti.

giuseppe

Non è utile, è utilissimo! Se come dici tu il terreno è adatto, l'esposizione ottimale e non c'è pericolo di cani e gatti, il tenere una pianta in piena terra per una o più stagioni non può che giovarle, perché si irrobustisce e produce nuove radici. La vita in un vaso bonsai è sempre difficile.

condivido in pieno!
 

Sirethar

Giardinauta Senior
Poi per le piante piccole da far crescere è il massimo! ricorda solo di delimitare con assi lo spazio (di solito un 50cm x 50cm x 50cm è sufficiente), sennò poi non trovi più le radici sparse per metri e metri di giardino :lol:
 

il conte verde

Maestro Giardinauta
Volevo ringraziare Campogaggiolo per la precisazione, intendevo stagione di crescita, della durata di un anno, e non stagione astronomica. Mi scuso con tutti/e per non essere stato chiaro. Un saluto
 
R

Rocotillo

Guest
Due cose non mi sono molto chiare.
Ho capito l'utilità di delimitare con assi o piastrelle lo spazio per le possibili radici, ma a questo punto, mettere la pianta in un vaso da 50 cm. non sarebbe la stessa cosa?

E i gatti quale pericolo rappresentano? Io li ho... ma di solito costituiscono un pericolo solo per le tenere piantine neonate quando vanno a sdraiarsi sopra, ma per le piante adulte non vedo il problema...
Ciao e grazie
 

il conte verde

Maestro Giardinauta
Sei fortunato ad avere gatti più educati di quelli, non miei, che frequentano il mio giardino. Io trovo abbastanza spesso rami sottili spezzati e piante con le radici scoperte e danneggiate per gli scavi che i gatti usano fare per nascondere le loro deiezioni.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
allora, per la mia esperienza con la piena terra, direi che è utile solo nel caso in cui si debba far crescere rapidamente una pianta piccola, in modo da formare il nebari e la linea principale del tronco. Infatti i rami che spuntano quando la pianta è in terra sono rami che nella maggior parte dei casi sono inatatti a formare la ramificazione di un futuro bonsai, quindi hanno uno scopo di sacrificio (per tirare la linfa e ingrossare la base più velocemente), o di sostituzione progressiva per formare cambi di direzione e conicità del tronco, ma sono per la maggior parte eccessivamente vigorosi per avere una qualche utilità futura, e andrebbero prima o poi eliminati.
Perciò se lo scopo è quello di partire da una pianta che deve crescere, allora la piena terra va benissimo, altrimenti è meglio un vaso di coltivazione.
Poi c'è da dire che la piena terra non è quasi mai ideale come composizione, perciò si deve valutare anche l'eventualità di sostituirne una buona parte con una miscela più adatta. Io ho avuto esperienze negative con piante in piena terra, molto dipende anche dal tipo di pianta, non tutte sono adatte a quel determinato terreno, mentre in vaso la miscela la creiamo noi ad oc.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
buona domanda, che non è poi così semplice da mettere in pratica....
Il discorso è che bisogna ottenere l'ingrossamento della base e contemporaneamente la formazione di un tronco conico, e per conico si intende che il suo diametro decresca dapidamente man mano che sale. Contemporaneamente il tronco dovrebbe anche essere dotato di movimento, in modo da evitare l'effetto palo della luce.
Per fare ciò occorre disporre di un certo numero di rami bassi, da lasciar crescere come sacrificio per ottenere un veloce ingrossamento della base, ma non troppo perchè altrimenti la loro eliminazione causerebbe brutte cicatrici difficilmente eliminabili. Quindi lasciando crescere i rami ad esempio per un anno, alla fine se ne mantiene uno come proseguimento della linea del tronco, eliminando tutta la parte di vegetazione che sta sopra e tutti i rami sacrificali che si sono ingrossati troppo, usandone di nuovi tra quelli più sottili. Ripetendo il ragionamento per 3-4 anni si otterrà una pianta avente un tronco conico e movimentato, si potrà quindi tirarla su da terra e metterla in un vaso di coltivazione, solo a quel punto si potranno creare i rami da zero, avendo già una struttura del tronco formata.
Naturalmente questo ragionamento vale per le caducifoglie. Per le conifere non è possibile potare così drasticamente, però è anche vero che i rami crescono più lentamente, perciò in tal caso si potrà tenerne uno o 2 come sacrificio, iniziando fin da subito a mantenere cimati quelli che costituiranno la chioma futura del bonsai.
Il tutto può essere fatto anche in vaso, ci vorrà solo più tempo.
 
R

Rocotillo

Guest
buona domanda, che non è poi così semplice da mettere in pratica....
Il discorso è che bisogna ottenere l'ingrossamento della base e contemporaneamente la formazione di un tronco conico, e per conico si intende che il suo diametro decresca dapidamente man mano che sale. Contemporaneamente il tronco dovrebbe anche essere dotato di movimento, in modo da evitare l'effetto palo della luce.
Per fare ciò occorre disporre di un certo numero di rami bassi, da lasciar crescere come sacrificio per ottenere un veloce ingrossamento della base, ma non troppo perchè altrimenti la loro eliminazione causerebbe brutte cicatrici difficilmente eliminabili. Quindi lasciando crescere i rami ad esempio per un anno, alla fine se ne mantiene uno come proseguimento della linea del tronco, eliminando tutta la parte di vegetazione che sta sopra e tutti i rami sacrificali che si sono ingrossati troppo, usandone di nuovi tra quelli più sottili. Ripetendo il ragionamento per 3-4 anni si otterrà una pianta avente un tronco conico e movimentato, si potrà quindi tirarla su da terra e metterla in un vaso di coltivazione, solo a quel punto si potranno creare i rami da zero, avendo già una struttura del tronco formata.
Naturalmente questo ragionamento vale per le caducifoglie. Per le conifere non è possibile potare così drasticamente, però è anche vero che i rami crescono più lentamente, perciò in tal caso si potrà tenerne uno o 2 come sacrificio, iniziando fin da subito a mantenere cimati quelli che costituiranno la chioma futura del bonsai.
Il tutto può essere fatto anche in vaso, ci vorrà solo più tempo.

Grazie. Sei stato molto cortese e soddisfacente.
Devo però dire che mi è difficile afferrare il concetto.
In pratica mi stai dicendo che col tempo bisogna educare l'albero affinchè uno dei rami alti diventi la parte terminale del tronco?
Un saluto.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Sì, o meglio, il tronco sarà composto da una linea spezzata formata da ciò che resta dei rami cresciuti in anni diversi.
Mi spiego: primo anno, hai una pianta formata da un tronco capitozzato, oppure una piantina nata da seme: la lasci andare per un anno, svilupperà dei rami laterali. Prendi uno dei rami bassi e lo battezzi come proseguimento del tronco, perciò tagli il tronco subito sopra quel ramo (se ci sono altri rami bassi li lasci stare, oppure li elimini se sono troppo grossi, tanto la pianta ne formerà altri), lasci andare per un altro anno.
L'anno dopo quindi, il ramo che hai lasciato come apice sarà cresciuto e avrà sviluppato nuovi rami: prendi uno dei rami più bassi e tagli tutto ciò che sta sopra, tenendo questo come proseguimento del tronco. E così via, dopo qualche anno la bse si sarà ingrossata grazie al fatto che lasci sempre crescere i rami per tutto l'anno senza cimarli, e grazie a eventuali rami di sacrificio lasciati, ma contemporaneamente si formerà una linea del tronco che non avrà sempre lo stesso diametro, ma si assottiglierà man mano che sale.
Naturalmente questa è l'idea, quanto alla facilità di realizzazione è tutt'altro che semplice, perchè una pianta che cresce liberamente in piena terra non è facile da gestire, si rischia che se un ramo cresce troppo poi anche tagliandolo diventa difficile far cicatrizzare il taglio, quindi è una questione di compromesso...
 
R

Rocotillo

Guest
Sì, o meglio, il tronco sarà composto da una linea spezzata formata da ciò che resta dei rami cresciuti in anni diversi.
Mi spiego: primo anno, hai una pianta formata da un tronco capitozzato, oppure una piantina nata da seme: la lasci andare per un anno, svilupperà dei rami laterali. Prendi uno dei rami bassi e lo battezzi come proseguimento del tronco, perciò tagli il tronco subito sopra quel ramo (se ci sono altri rami bassi li lasci stare, oppure li elimini se sono troppo grossi, tanto la pianta ne formerà altri), lasci andare per un altro anno.
L'anno dopo quindi, il ramo che hai lasciato come apice sarà cresciuto e avrà sviluppato nuovi rami: prendi uno dei rami più bassi e tagli tutto ciò che sta sopra, tenendo questo come proseguimento del tronco. E così via, dopo qualche anno la bse si sarà ingrossata grazie al fatto che lasci sempre crescere i rami per tutto l'anno senza cimarli, e grazie a eventuali rami di sacrificio lasciati, ma contemporaneamente si formerà una linea del tronco che non avrà sempre lo stesso diametro, ma si assottiglierà man mano che sale.
Naturalmente questa è l'idea, quanto alla facilità di realizzazione è tutt'altro che semplice, perchè una pianta che cresce liberamente in piena terra non è facile da gestire, si rischia che se un ramo cresce troppo poi anche tagliandolo diventa difficile far cicatrizzare il taglio, quindi è una questione di compromesso...

Che dire Boba.... 10 e lode alla tua disponibilità: hai risposto ad una domanda ce mi pongo da anni. Ora mi è tutto chiaro e non vedo l'ora di poter mettere le mani su quegli alberelli. Un ringraziamento vivissimo e spero di poter scambiare ancora chiacchiere con te.
Un caro saluto.
 
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