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quando annaffiare?

montelupo

Giardinauta
ciao a tutti
so che può essere una domanda banale.....
io per annaffiare mi affido al dito controllando manualmente se il terreno è secco o umido

ma mi domandavo se il sistema funziona.....
se la pianta non soffre la sete aspettando che il terreno sia aciutto prima di annaffiarla nuovamente

se questo metodo va bene per tutte le piante....

inoltre ho il dubbio che qualche volta quando controllo la sera il terreno delle piante quelle in terrazzo sembrano umide ma in raltà sia solo "freddo" il terreno per la temparatura esterna...... questo dubbio nel perido invernale

che mi consigliate?

io ho più tipi di piante
ciclamini azalee ortensie gelsomino gerani gerbere orchidee panse
 

kebby

Guru Giardinauta
Ciao, ti rispondo "generalmente" in attesa che gente più esperta di me lo faccia in modo più esaustivo.
Premesso che ho pochissime piante in vaso, per quelle anch'io solitamente mi affido alla prova del dito, con l'accortezza però di non sentire solo lo strato superficiale ma un po' più a fondo.

Poi: dipende molto dal tipo di pianta. Ci sono piante che preferiscono che il terreno non secchi mai, che resti sempre un pochino umido (umido, non fradicio), e altre in cui nel dubbio se annaffiare o no, è meglio aspettare.
Ci sono quelle che preferiscono non avere acqua tra le foglie, quelle che vogliono acqua piovana (quella del rubinetti potrebbe essere troppo pesante o clorosa), quelle che vogliono essere annaffiate da sotto, immergendo il vaso.
Poi dipende dal tipo di substrato usato, ogni terreno ha una capacità diversa di mantenersi umido, senza contare che influisce anche il tipo di vaso, sia il materiale di cui è composto (plastica, terracotta..), sia la forma (più alto, più basso, più largo..).

Poi dipende anche dalla stagione, in generale in inverno non si dovrebbe quasi bagnare perché le radici corrono il rischio di gelare, ovvio che poi dipende se il vaso è in casa o all'esterno, e inoltre se la pianta va in riposo vegetativo o meno.

Altra cosa, dipende anche l'esposizione che si dà alla pianta: aldilà delle esigenze specifiche (alcune non possono proprio stare sotto al sole diretto, altre invece lo necessitano proprio), bisogna vedere cosa possiamo offrire loro, e la stessa posizione può cambiare perché influisce ciò che si ha intorno. Per esempio, coltivare dei ciclamini sul pavimento del terrazzo, senza altro intorno, non è lo stesso che coltivare gli stessi ciclamini sullo stesso pavimento, se al loro fianco ci metto anche solo un'altra pianta, magari un pó più voluminosa, che quindi offre loro più protezione e più umidità.

Quindi, ogni pianta è a sè, e la stessa pianta coltivata in due vasi diversi potrebbe avere esigenze idriche diverse pe tutti i fattori che si diceva prima (substrato, contenitore, esposizione, locazione...)

L'unica è conoscere la singola pianta e le sue esigenze, ed imparare ad osservarla attentamente, in modo da capire i vari segnali: solitamente quando le piante "ammosciano" le foglie è per carenza d'acqua (a volte invece lo fanno per stress idrico, nel senso che ne hanno ricevuta troppa).

Ora, non farti prendere dal panico, da come ho scritto sembrerebbe che o si è agronomi oppure non si possono coltivare piante, in realtà il mio era solo un discorso generale per far capire quanti fattori concorrono durante l'irrigazione. C'è chi segue scrupolosamente "le istruzioni" e vede morire le sue piante una dopo l'altra, e chi invece che quasi annegando quotidianamente le proprie piante ha una vegetazione da urlo, lì credo sia solo fattore C :lol:

Sei nel posto giusto, e qui troverai tutte le dritte necessarie per far vivere al meglio le tue piante, ora lascio la parola a chi ne sa più di me della coltivazione in vaso delle varie specie che hai, però aiuterebbe sapere se sono su un balcone o un cortile o in casa (ecc) e che esposizione hanno.. Inoltre raccomando sempre un bel strato drenante sul fondo di ogni vaso, che aiuta a evitare ristagni e quindi marciumi radicali, e di non mettere il sottovaso per lo stesso motivo, oppure di svuotarlo ogni volta.

Ciao!

:Saluto:
 
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robmel

Giardinauta Senior
Io uso semplicemente il metodo dello stecchino da cucina. Cioè infilo quei bastoncini di legno che si usano per fare gli spiedini nella terra.
Essendo lunghi vanno anche in profondità ed è importante perchè spesso i i primi 5 cm di terra sono asciutti, ma sotto sono ancora umidi.
Li lascio nel vaso almeno un'ora, così il legno ha il tempo di assorbire l'acqua, se ce n'è. Se tiro fuori il bastoncino e lo trovo asciutto, vuol dire che la pianta ha bisogno d'acqua.
 

montelupo

Giardinauta
vi ringrazio per le risposte
anche se lo stecchino mi fa paura di rovinare le radici
le mie piante stanno in vaso su un balcone e volendo ricevono per qualche ora nel pomeriggio il sole diretto
 
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