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Problema con Euphorbia Trigona

the wind

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti,
mi rivolgo a voi per un problema che ho con la mia Euphorbia Trigona.
è un esemplare alto circa 180 cm ed avrà sui 10-12 anni.
ha sempre goduto di ottima salute, ma ultimamente ho notato che in alcuni punti il fusto ha cominciato a rammollirsi perdendo la sua solita tonicità ed in alcune parti ci sono anche piccole formazioni di muffa.:(
queste "lesioni" però ora si stanno estendendo a tutta la pianta.

cosa può esserle successo?? c'è qualche rimedio??

grazie mille

Stefano
 

astaroth

Giardinauta
ma hai annaffiato parecchio oppure è stata sotto la pioggia a lungo?
io direi di mettere in posto caldo, secco e ben illuminato, trattare con fungicida sistemico (direi il proclaim combi che è a base di dodina+bitertanolo)
nel caso il marciume sia ancora superficiale provvederei addirittura ad asportarlo "chirurgicamente" per poi dare una disinfettata con un accendino per cauterizzare il tutto in modo di non creare un terreno di cultura ideale per altri funghi!

Aspettiamo comunque gente più esperta
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Ciao, sarebbero utili delle foto, in ogni caso molliccio e muffa non promettono niente di buono... :rolleyes: Per sicurezza, meglio tagliare i fusti una ventina di centimetri sopra la parte marcia (uscirà del lattice bianco, tamponalo con uno scottex molto bagnato), lasciarli asciugare per qualche settimana e poi in primavera fare delle talee, che prenderanno facilissimamente. Usa terriccio ben drenante e in estate tieni la pianta all'esterno.
 

the wind

Aspirante Giardinauta
oggi mi sono accorto che il danno era più diffuso di quanto pensassi, si estendeva dal tronco principale ed aveva già colpito parte di queli secondari, ed in alcuni punti c'erano anche delle formazioni nerastre; penso si trattasse di un'infezione fungina, però ormai gran parte della pianta risultava molliccia-spugnosa, ed al taglio non fuoriusciva più la solita linfa bianco-lattigginosa; e dal suo solito bel verde, la pianta, stava virando verso un giallo bruno.
al che ho provveduto a tagliare via tutte le parti ancora apparentemente sane per farne delle talee.

ora mi serve un aiuto in questo senso: come far riuscire bene le talee.
le ho messe sopra un armadio su un foglio di giornale così da far seccare bene i tagli, quanto tempo ci andrà più o meno??

grazie
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
...quanto tempo ci andrà più o meno??
Non avere fretta; adesso e per qualche altra settimana è ancora troppo freddo per fare talee, rischi di far marcire tutto. Puoi tranquillamente aspettare un paio mesi, quando le temperature cominceranno ad essere costantemente tiepide .
 

the wind

Aspirante Giardinauta
quindi posso lasciarle lì ferme anche un paio di mesi??
non è che mi seccano tutte??
visto che non sono in condizioni ottimali è meglio darlgi una mano con un pò di polvere radicante??
poi come devo preocedere perchè le talee riescano al meglio??

grazie!
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
quindi posso lasciarle lì ferme anche un paio di mesi??
non è che mi seccano tutte??
visto che non sono in condizioni ottimali è meglio darlgi una mano con un pò di polvere radicante??
poi come devo preocedere perchè le talee riescano al meglio??

grazie!
Se il marcio non è arrivato alle parti che hai prelevato, possono stare ferme per mesi senza alcun problema; non servono ormoni radicanti; quando sarà il momento devi appoggiare le talee su substrato molto drenante e tassativamente ASCIUTTO: non ci sono radici, quindi annaffiare serve solo a far marcire il tutto. Si comincia a bagnare, dal sottovaso, quando le talee accennano a ricominciare la crescita.
 

reginaldo

Florello Senior
Puoi fare una foto della tua pianta è meglio per poter esprimere una diagnosi sicura.
Le Euphorbiaceae sono piante subdole: se colpite dal marciume fanno presto a morire.
Prova invece a vedere se esiste una parte della pianta da cui puoi trarre una piccola talea senza danneggiare il resto.
Credo, anzi ne sono sicuro, che al caldo si possono fare talee tutto l'anno.
Reginaldo
 

the wind

Aspirante Giardinauta
come faccio a capire se le parti salvate sono buone o no?? io sono andato a tatto prendendo le parti che non risultavano mollicce
e quanto ci va prima che i tagli si asciughino?? a me sembrano già asciugati, possibile dopo solo 2 giorni??
 

Mor@

Moderatrice Sez. Cactacee e Succulente
Membro dello Staff
Mi sembra che ci sia rimasto poco da salvare :(... ma come si è ridotta così? l'hai lasciata al freddo? l'hai bagnata un'esagerazione? :fifone2:
 

the wind

Aspirante Giardinauta
no, niente di insolito...
comunque questo è quel che rimane dopo che ho tolto i pezzi che sembravano ancora sani; infatti ora mi serve sapere come fare delle talee che riescano bene
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

una cosa fondamentale, per fare una buona talea di qualunque pianta, è che si prelevi UNA BUONA TALEA.
Il pezzo deve essere sano, sodo, sicuramente non marcio, prelevato da una parte di pianta madre non intaccata (neanche in minima parte) da malattia.
La talea deve essere messa a cicatrizzare in un posto asciutto, riparato dal sole e dall'umidità.
Bisogna aspettare fino a che il callo non è formato, senza aver fretta di piantare, attendendo anche alcune settimane (le euphorbie possono stare anche dei mesi nelle stesse condizioni, senza deperire e senza dar segni di disidratazione).
Le euphorbie inoltre necessitano di un lavaggio della ferita con acqua tiepida, subito dopo il taglio, per far in modo che si fermi il flusso di lattice bianco. Questa operazione è meglio farl acon i guanti in quanto il lattice è nocivo ed urticante.
Una volta formato il callo bisogna adagiare la talea su un substrato molto drenante e non bagnare fino che la pianta non ha dato segni di ripresa (questo fatto indica la presenza di nuove e piccole radici).
Ci sono piante che si riproducono facilmente, altre che hanno molta difficoltà ad attecchire.
La procedura comunque è la stessa.
E' però importantissimo, se la talea è prelevata da una pianta malata, essere certi che la malattia non abbia intaccato la talea. Quando si taglia (disinfettando la lama alla fiamma ad ogni taglio) è consigliabile, anche dopo aver trovato il tessuto sano, tagliare ancora un pochino.
Meglio qualche centimetro in meno ed una talea sana che speculare sul centimetro rischiando di perdere anche la talea.

Ste
 

the wind

Aspirante Giardinauta
grazie mille, ne approfitto per qualche altra delucidazione:
queste sono delle talee fatte già qualche tempo fa, quelle foglioline sugli apici possono essere segno di ripresa??
se guardate bene le foto potete vedere che sebbene il colore sia un bel verde acceso, sembrano rinsecchite, come prosciugate.
devo cominciare a dargli un pò d'acqua secondo voi????





 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

se le tieni in casa, al caldo, puoi anche provare a dargli un pochino di acqua ma queste talee sono molto disidratate.
Arrivano anche queste dalla pianta malata? Sono molli al tatto?
Dalle foto sembra anche che il terreno sia poco "grossolano".
Queste piante amano stare in terreni molto porosi, ricchi di ghiaia, sabbia, lapillo, in modo tale che l'acqua scorra via velocemente.


Ste
 

the wind

Aspirante Giardinauta
si, arrivano dalla pianta malata ma sono state fatte quest'autunno quando era ancora sana.
mi consigli di cambiargli terreno?? o meglio lasciarle stare chè si riprendano un pò?
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

normalmente, prima di dare acqua, si aspetta che la pianta abbia dato qualche segno di ripresa vegetativa.
Se non ha ancora fatto radici, bagnare non serve a nulla.
Le tue piantine hanno bisogno di sole, luce ed aria.
Per questo motivo le talee si fanno a primavera. In quella stagione la radicazione è veloce.
In autunno la pianta va in riposo vegetativo e resta statica tutto l'inverno.
Se la talea è buona può resistere bene a tutti questi mesi di staticità; se ha qualche problemino l'inverno li accentua.
Prova a spostare le talee in un posto sologgiato (occhio alle scottature causate dall'effetto lente dei vetri, magari proteggile con una tendina) e caldo, in modo che le piante credano che sia arrivato il tepore primaverile.
Verifica lo stato della terra ed eventuali piccole radici (se ci sono radicette non svasare, sarebbe un altro trauma), dai un pochino di acqua ed aspetta.
Appena vedi segni di vita nuova inizia a bagnare con regolarità.

Ste
 
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