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potatura alberi da frutto

wangga

Aspirante Giardinauta
Volendo capire una volta per tutte come si potano gli alberi da frutto (meli, peri, susini, albicocchi, peschi), sia per la formazione sia per la fruttificazione, ho deciso di approfondire il significato, fino ad ora un po’ confuso, di brindillo, lamburda, borsa, dardo, ecc. e ho lanciato una bella ricerca su Google. Ebbene, selezionando la lingua italiana sono usciti solo 7/8 risultati. Va bè che non sono termini da usarsi nelle conversazioni sul più e sul meno, ma pensavo che nella rete, dove c’è di tutto….
Allora ho selezionato “tutto il web”, e ho trovato questa paginetta:

http://www.infojardin.com/Frutales/poda-manzano-peral-membrillero.htm

E’ sufficientemente esauriente, mi pare, con anche qualche disegno, ma c’è un problema, è in spagnolo!
¿Sono l’unico con questo problema, nessuno a farmi compagnia?
Hasta luego.
 

Otaner

Aspirante Giardinauta
Mi pare che su questo sito, sotto "tecniche" ci sia una sezione dedicata; comunque farò anch'io una ricerca sulle forme dei rami e ti comunicherò se trovo tavole, ciao
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Beh, il problema non è la definizione dei rami, quanto il modo di tagliarli per farli fruttificare.
Comunque a seconda che si tratti di pomacee o drupacee abbiamo diversi tipi di rami a frutto. Il brindillo delle pomacee è un ramo piuttosto sottile che ha una gemma a fiore insommità e gemme a legno lungo il ramo, invece il brindillo delle drupacee è il contrario. La lamburda delle pomacee è un rametto corto che ha solo una gemma a fiore in cima e dura molti anni senza allungarsi, mentre il suo equivalente nelle drupacee è il dardo a mazzetto, che ha una rosetta di gemme a fiore. Infine ci sono i rami misti che portano gemme a fiore e gemme a legno. Ora, capire come si pota in base a ciò non è semplice (io ho diversi libri ma non ho ancora imparato), perchè dipende dalla forma che vuoi ottenere, dall'età dell'albero ecc... inoltre la differenziazione delle gemme a fiore avviene l'estate precedente, quindi bisogna anche tener cnto della potatura estiva.
Le uniche cose che ho capito sono: i ciliegi non vanno potati perchè fruttificano soprattutto sui mazzetti, quindi lungo le branche ci sono pochi rami secondari e molti mazzetti, inoltre mal sopporta i tagli. I fichi non vanno potati perchè altrimenti non fruttificano, inoltre tagliandoli fanno partire comunque solo le ultime 3 gemme, quindi non serve a nulla.
In tutti gli altri casi si pota, ma secondo me è una cosa che si impara solo provando assieme a qualcuno che sa fare.
 

Otaner

Aspirante Giardinauta
Beh, concordo col messaggio precedente, anch'io ho letto vari libri e visitato molti siti, ma rimango coi dubbi; siccome tanto gli alberi vivono a lungo la migliore tecnica, se non si ha a disposizione un esperto, è quella di osservare molto gli alberi durante la vegetazione e applicare quanto si è visto in inverno:lingua: ... quello che fruttifica bene non lo poto; sui nuovi impianti e per impostare gli alberi è bene seguire quanto detto qui nel sito nelle principali forme di allevamento; il ciliegio si può potare ma solo "al verde" cioè in estate, ma solo per ridurne la grandezza (è un albero che va su molto e alla fine non si sa come cogliere le ciliegie), vanno disinfettati bene i tagli con rame (ho usato con successo poltiglia bordolese con vinavil)
Sul piano della ricerca uso con successo il programma "webferret", gratuito (trovalo col tuo motore di ricerca e installalo), cerca su vari motori, non solo google; trova molta roba americana ma se la parola è in italiano, anche italiana; purtroppo molte parole italiane sono uguali a quelle spagnole, ma con un po' di sforzo e un dizionarietto tascabile lo spagnolo si capisce bene.
Buoni tagli!:food:
 

wangga

Aspirante Giardinauta
se non si ha a disposizione un esperto

Possibile che la potatura sia un'arte da tramandarsi? Non dico di imparare al primo colpo, ma esistono manuali anche su come farsi le s....
Ho sentito dire che esistono degli istituti tecnici superiori agrari: chissà, se loro, oltre a fare pratica sul campo, studiano sui libri? Chiederò.
Per esempio: sono comproprietario di un albicocco solitario e abbandonato che non ha mai fruttificato. Pensavo che non fosse autofertile, che la fioritura fosse troppo precoce, poi ho letto da qualche parte che l'albicocco fiorisce solo sui rami di un anno. E' già qualcosa. Vedrò cosa fare.
Ciao.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Se non fa frutti probabilmente è un selvatico oppure una varietà non autofertile, ma non certo perchè non è stato potato (i rami di un anno li fa anche un albero non potato...).
La potatura è una "pratica", perciò la si impara solo sul campo, prchè la teoria letta sui libri purtroppo non basta. Stessa cosa dicasi per gli innesti.
 

wangga

Aspirante Giardinauta
Tenderei ad escludere che sia selvatico. Per l'autosterilità (totale) pare che negli albicocchi sia molto rara. Credo che sia più plausibilmente vecchio e malandato. Rametti di un anno non ne ho visti, ma se dici che ci devono essere guarderò meglio. Anche la mia vicina ha un albicocco che ha fruttificato il primo e forse il secondo anno e poi più. Ora vedrò cosa posso farci.
Ciao.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
I rami di un anno sono quelli nati l'anno scorso dalle gemme, adesso dovrebbero presentarsi rossicci, e sono quelli che portano le gemme che tra poco si apriranno.
Comunque mi sembra strano che non faccia neanche una albicocca, forse ha qualche problema a livello di terreno, magari non riesce a portare a maturazione i frutti. Fa molti fiori in primavera?
 

wangga

Aspirante Giardinauta
Come ti dico, fino a ieri nessuno sapeva che era un albicocco. Che, tra l'altro, come specie, rimane fiorito solo pochi giorni, e quindi per me è difficile sapere cosa fa in fioritura, perchè io abito in città.
Poco prima della ripresa vegetativa darò una buona potata. (spero di non fare danni).
Ciao.
 

wangga

Aspirante Giardinauta
In biblioteca ho trovato un giusto libricino (“La potatura degli alberi da frutto e dell’olivo” di Vincenzo Forte, ed.Edagricole 1999, 210 pp. 35.000 Lire), con buone spiegazioni e alcune foto e disegni. Qualche settimana fa, in convalescenza per l’aviaria, ho avuto il tempo di copiare la voce “potatura” dall’Enciclopedia agraria italiana. E’ roba dei primi anni ’70, pazienza. Nel caso possa interessare, allego il file .zip (se ci riesco).
Ciao.
P.S.L’istituto agrario, cui avevo chiesto il titolo di un libro di testo sulla potatura, non mi ha fumato
 

SuperGeo

Aspirante Giardinauta
Per esempio: sono comproprietario di un albicocco solitario e abbandonato che non ha mai fruttificato. Pensavo che non fosse autofertile, che la fioritura fosse troppo precoce, poi ho letto da qualche parte che l'albicocco fiorisce solo sui rami di un anno. E' già qualcosa. Vedrò cosa fare.
Ciao.

E' vero, fiorisce solo sui rami di almeno un anno, è la ragione per cui bisogna stare molto attenti quando lo si sfoltisce ( a secco principalmente).

In linea di massima, una drupacea come l'albicocco ha sempre bisogno di almeno uno (meglio se tre o quattro) compagno nelle immediate vicinanze, non necessariamente della stessa cultivar, essendo impollinato per via entomofila.
 
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