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Poesie

laSa73

Giardinauta Senior
il desiderio ingravido' di sogni la facile immaginazione
che partorì dunque il suo figlio più insistente, l'illusione
questa meschina e sotterranea prole
gettò il seme del dubbio e della paura nel terreno fertile delle insicurezze e della fragilità
solo il volere e la rassicurazione riuscirono un giorno
ad unirsi originando gli atti e i fatti e le azioni
che armati di falce sterminarono l'illusione
lasciando sterpaglie pungenti a seccare sotto il sole della conoscenza
 

artemide

Florello Senior
Shakespeare

Silenzio! Quale luce irrompe da quella finestra lassù?
È l'oriente, e Giulietta è il sole.
Sorgi, vivido sole, e uccidi l'invidiosa luna,
malata già e pallida di pena
perché tu, sua ancella, di tanto la superi in bellezza.
Non essere la sua ancella, poiché la luna è invidiosa.
Il suo manto di vestale è già di un verde smorto,
e soltanto i pazzi lo indosano. Gettalo via.
È la mia donna; oh, è il mio amore!
se soltanto sapesse di esserlo.
Parla, pure non dice nulla. Come accade?
Parlano i suoi occhi; le risponderò.
No, sono troppo audace; non parla a me;
ma due stelle tra le più lucenti del cielo,
dovendo assentarsi, implorano i suoi occhi
di scintillare nelle loro sfere fino a che non ritornino.
E se davvero i suoi occhi fossero in cielo, e le stelle nel suo viso?
Lo splendore del suo volto svilirebbe allora le stelle
come fa di una torcia la luce del giorno; i suoi occhi in cielo
fluirebbero per l'aereo spazio così luminosi
che gli uccelli canterebbero, credendo finita la notte.
Guarda come posa la guancia sulla mano!
Oh, fossi un guanto su quella mano
e potessi sfiorarle la guancia!
 

artemide

Florello Senior
GARCIA LORCA

Vorrei sedermi vicino a te in silenzio,
ma non ne ho il coraggio: temo che
il mio cuore mi salga alle labbra.
Ecco perche' parlo stupidamente e nascondo
il mio cuore dietro le parole.
Tratto crudelmente il mio dolore per paura
che tu faccia lo stesso.

Il mio cuscino mi guarda di notte
con durezza come una pietra tombale;
non avevo mai immaginato che tanto amaro fosse
essere solo
e non essere adagiato nei tuoi capelli.
 

Sevi

Fiorin Florello
SHAKESPEARE

ALL'AMATA

Se leggi questi versi,
dimentica la mano che li scrisse:
t'amo a tal punto
che non vorrei restar
nei tuoi dolci pensieri,
se il pensare a me
ti facesse soffrire.

:love: :love:

Questa poesia me l'ha dedicata mio marito quando ho compiuto gli anni lo scorso anno.
E' un ricordo che mi emoziona molto.
Per la poesia in sé (adoro Shakespeare) :flower:
e per il fatto che, per la prima volta, lui ha cercato versi per me :ros:
Mi riempie di piccole adorabili attenzioni, ma la poesia non gli appartiene pur apprezzandola molto.
Gli appartiene forse in un altro modo, sì.
Nella gentilezza d'animo, nella sensibilità, nell'amore...alla fine questo è.

E io quella mattina, leggendo questi versi (che non erano gli unici oltretutto)
mi sono sentita attraversare da un'emozione particolare.
Ero confusa, e i miei occhi non sapevano cosa fare...se piangere o ridere.
Cmq di gioia.
Che sensazioni strane quel giorno...anche perché stavano in buona compagnia.
Di altrettante adorabili, piacevoli, serene, piene, misteriose, anche sognanti sensazioni.
Legate a qualcosa di reale ed evanescente insieme...no, forse ho usato la parola sbagliata.
Non evanescente ma...impalpabile...reale ed impalpabile.

Sembra quasi un paradosso però non lo è.

Grazie di avermele fatte ricordare :flower:
 
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