reduce da parecchie sedute dallo psicol, ho capito che c'è pigrizia e pigrizia. quando ho cominciato a frequentarlo mi ha detto subito che la mia pigrizia era depressione. ora non vado più dallo psicol, non sono più depressa. ma sono pigra uguale uguale.
la lavatrice basta non lasciarla chiusa dopo che ha centrifugato e puoi pure 'dimenticartici' la biancheria tre gg, tranquille. attente invece con la lana, che mi sono giocata un maglioncino nero carissimo.
spesso arrivano le sette di sera e non ho voglia neppure di mettere su l'acqua per la pasta, anche se ho il sugo già pronto. sono pigra senza ritegno per le cose che non mi va di fare, per le altre sembro apona operosa, sempre con le mani che vanno o a ferri o a uncinetto, o con le perline. in bagno non sto senza leggere, a letto non sto senza dormire.
poi però ho la stanza hobbies che fatico a camminarci per come è disordinatamente tutto accatastato e nemmeno mi passa per l'anticamera del cervello di riordinare alcunchè. cioè veramente mi passa, ma lo caccio subito, tanto vivo lo stesso, e preferisco fare altro. anzi il tempo per fare 'altro' non mi basta mai.
la pigrizia mentale... se è il chiudersi in un proprio piccolo mondo e staccare con tutto il resto per non venirne coinvolto emotivamente, o è decidere di fare la capra tutta la vita, beh, c'è una bella differenza. solo che secondo me ambedue queste situazioni non sono pigrizia. la prima è bisogno di sopravvivere, di difendersi a volte. la seconda, se è scelta scientemente, consci che si avrebbero tante potenzialità ma si decide di non sfruttarle, potrebbe davvero essere depressione...