Anche io adoro gli hibiscus e il mio rammarico era che nei vivai si trovassero sempre le solite varietà: rosa-sinensis, syriacus e, raramente e solo negli ultimi anni, il moscheutos.
Alla fine mi sono decisa e mi sono messa alla ricerca di semi di altre varietà e, ad ora, ho anche il Coccineus, il Lasiocarpus, il Manihot
Mancano ancora all'appello perché ho dovuto interrompere la ricerca il Mutabilis, lo Schizopetalus (temo che da me il clima non gli si confaccia!), il Fuscellatus. l'Arnottianus..........
Ma passando alla semina, poiché i semi degli hibiscus hanno un tegumento piuttosto duro io li foro con un ago, o li tengo in ammollo in acqua inizialmente tiepida per 24 ore o li passo con della carta vetrata per assottigliarne l'esterno prima di interrarli leggermente.
Quando le piantine sbocciano e cominciano a crescere occorre fare molta attenzione perché le lumache ne sono ghiotte: un anno ho dovuto fare tre semine successive perché alle prime due hanno lasciato solo il moncone del fusticino!!!! (un'altro nemico dell'hibiscus sono gli afidi per cui occorre controllare frequentemente la pagina inferiore delle foglie ed intervenire al primo avvistamento!)
Altra operazione molto importante è la cimatura delle piantine quando hanno raggiunto circa 15 cm, questo permetterà alla pianta di accestire emettendo getti laterali.
Occorre anche ricordare che pur non essendo una pianta acidofila in senso stretto non ama il calcare e il substrato di coltivazione va integrato con una certa quantità di terriccio per acidofile. Le piante di ibisco hanno bisogno, infatti, di un terreno leggermente acido per assorbire meglio i nutrienti.