Il motivo della mia domanda deriva dal fatto che esistono disposizioni nazionali e a livello locale che stabiliscno le distanze delle piante dal confine, per le piante di alto fusto generalmente sono 3 0 5 m, per distanze inferiori il vicino può chiedere entro 20 anni dall'impianto l'abbattimento delle piante non in regola, oltre questo termine diventa diritto acquisito, salvo la responsabilità per eventuali danni arrecati. Solitamente pochi si curano di questo e se il vicino è un "buon" vicino la cosa può andare liscia. Veniamo alle palme, la cosiddetta cocos (Syagrus romanzoffiana) in piena terra fa foglie lunghe fino a 4 m, questo significa che messa all'angolo le foglie penzoleranno anche sul giardino del vicino e potrebbero anche cadervi. Inoltre, se non si ha cura di tagliare tutte le infiorescenze via via prodotte, i frutti creeranno problemi sulla propria pavimentazione, sul marciapiede e dal vicino. La Ravenea fa foglie più corte, fino a circa 2,5 m, e più leggere, quindi potrebbe essere più accettata dal vicino, ma è più lenta, inoltre essendo dioica se è un maschio non farà frutti e se è una femmina lo stesso se non c'è un esemplare maschile nelle vicinanze. Nella zona del prato come palma, se disponibile, suggerirei una Archontophoenix alexandrae, questa da adulta fruttifica, ma i frutti, oltre a essere decorativi (rossi) sono piccoli, circa 1 cm, se si ha cura di mettere la pianta almeno a 70-80 cm dal bordo della pavimentazione e dal vicino (sempre con i rischi di cui sopra) non daranno grande fastidio.
Mi dispiace aver posto problemi invece di risolverli, ma certe cose è meglio conoscerle prima che dopo.