Taglia lo stelo, affatica inutilmente la pianta, puoi metterlo in acqua come fiore reciso,
Al tuo posto eliminerei la parte bassa del fusto
Taglia con una lama ben affilata e disinfettata, o a fiamma o con candeggina, vedi tu, la parte bassa del fusto, alla base delle foglie ci sono un paio di radici, stai sotto un paio di cm, se ce l'hai passi un po’ di polvere di cannella, quella classica da cucina, poca, senza esagerare che troppa fa male, così si asciuga e cicatrizza il taglio, lasci asciugare per alche ora, e poi la rinvasi in sfagno
Ha ragione Carlo per i tempi lunghi di ripresa, e non ci sono garanzie, ma il recupero ha buone possibilità di riuscita.
Lo sfagno deve essere ben reidratato, umido ma non zuppo, poi devi tenere la pianta in posizione riparata da correnti d’aria e niente sole diretto, nel giro di qualche mese dovrebbe cominciare a produrre diverse radici, e nel giro di minimo un paio d’anni potrebbe rifiorire.
Questa più o meno la prognosi se tutto va per il meglio, altrimenti di anni ce ne vogliono un po’ di più, se non muore prima.
Io non sono mai favorevole all’accanimento terapeutico, ma in questo caso potrebbe non essere troppo difficile, quindi lo farei.
Ovviamente va calcolata la fatica di doversi procurare il necessario, io ti ho dato quella che ritengo sia la ricetta meno impegnativa, sia nella preparazione, sia nella manutenzione per i prossimi mesi.
Usando lo sfagno come substrato, se tenuta in una posizione in casa piuttosto riparata da correnti d’aria, una volta trovato il giusto equilibrio, basta tenerlo costantemente leggermente umido e attendere.
Ora sta a te decidere cosa fare.