Ciao Personalbonsai.
Voto l'ulivo! (per chi ha già la foruna di vivere nel clima ad esso adatto).
ok.......allora andrò sull'ulivo......di fronte casa mio ho 2 uliveti......enormi.............quindi nel posto dove abito stanno bn gli ulivi vero????
Condivido moltissimo il consiglio di Francobet, quello di adeguarsi (almeno inizialmente) alle piante autoctone, quelle che difficilmente tradiscono il bonsaista, anche poco esperto e che all'esperto danno soddisfazioni non inferiori a quelle delle piante più stravaganti.
Avendo dei problemi con le piante autoctone, potri imparare dalla natura con maggiore facilità di apprendimento e di materia prima (semi, talee e margotte).
lascia perdere la serissa.
però scusa, per iniziare guardati attorno e vedi che essenze hai in giro per boschi.
dopo inizia da quelle, così non hai dei problemi durante tutto l'anno.
se coltivi un larice a palermo o un ulivo a bolzano, avrai sempre dei problemi perchè non è il loro habitat naturale.
al limite dopo un pò di tempo, accumuli un bagaglio di esperienza e ti puoi cimentare in coltivazioni strane, ma all'inizio vai su piante autoctone.
Mi è piaciuta molto la lungimiranza che trapela dalle tue parole, te la invidio:
a me piacerebbe anche il ficus retusa.......cmq vedete voi........accetto tutti i consigli......tanto quando sarò grande avrò tutte le speci di bonsai
ahahahahhahahha
La risatina finale è ben meritata da me e da chi come me si è svegliato molto più tardi di te e non può fare programmi egoistici a lungo termine. Tuttavia credo che una persona che si accosti al mondo delle piante (bonsaista o no che sia) ad un certo punto ciò che fa, lo faccia per le piante e non per se stesso, quindi pur avendo mettiamo 90 anni uno non si tira indietro nel preparare piante che diventeranno dei bonsai dopo che lui avrò lasciato questo mondo.
Qualcuno è d'accordo?
Non stiamo parlando di piante che servono a fare ombra e per cui ho la necessità che sia grandicella già da subito, ma stiamo parlando di piante che fanno compagnia, che piacciano, ma in questo "picere" c'è per prima cosa il gusto di averle fatte nascere, di averle fatte crescere di essersele fatte su misura rispetto ai propri gusti, gusti che magari fra un po' d'anni cambieranno.
Ciao