C
cyberjunkie
Guest
Ho deciso di salvare un nespolo (italiano, o tedesco che dir si voglia, non giapponese!)
che era stato abbattuto al suolo, con un spaccatura subito sopra il colletto, che interessava circa i 4/5 della circonferenza.
Il danno era visibilmente non recente, le foglie erano di un giallo-verde tenue, le parti superiori della piante si erano seccate, ed incredibilmente resistevano un paio di frutticini.
Ho cercato di salvare buona parte delle radici, ma ho potuto trapiantare solo il giorno dopo, dando una spruzzata alla radici ed avvolgendole in un nylon.
Prima del trapianto ho legato sopra e sotto la "ferita" ad un tutore (canna), e subito sopra la spaccatura (sul lato non collegato alle radici) ho praticato una "intaccatura" alla corteccia a 180 gradi, sperando che una volta coperta dalla terra permettesse alla pianta di buttare radici anche dalla parte in cui era interrotto il passaggio di linfa.
Ho quindi trapiantato usando con terriccio Compo per trapianti, coprendo la spaccatura ed ovviamente anche la "tacca" che avevo praticato.
Mi era rimasto un mezzo tappo di liquido stimolante la radicazione, ed ho usato anche quello, diluendolo nell'ultima parte dell'innaffiatura.
Ho qualche speranza, o era meglio agire in altro modo?
Si poteva provare a fare un innesto che collegasse la radice con il legno sopra la spaccatura, anche se la linfa non vi transitava ormai da parecchio?
In realtà quando ho rimosso con un coltellino affilato la strisciolina di corteccia mi sono reso conto che era meno secca di quel che sembrava...anche se la piccola parte ancora collegata alla radice era sul lato opposto!
Grazie in anticipo a chi mi vorrà dare qualche suggerimento
ciao
Paolo
che era stato abbattuto al suolo, con un spaccatura subito sopra il colletto, che interessava circa i 4/5 della circonferenza.
Il danno era visibilmente non recente, le foglie erano di un giallo-verde tenue, le parti superiori della piante si erano seccate, ed incredibilmente resistevano un paio di frutticini.
Ho cercato di salvare buona parte delle radici, ma ho potuto trapiantare solo il giorno dopo, dando una spruzzata alla radici ed avvolgendole in un nylon.
Prima del trapianto ho legato sopra e sotto la "ferita" ad un tutore (canna), e subito sopra la spaccatura (sul lato non collegato alle radici) ho praticato una "intaccatura" alla corteccia a 180 gradi, sperando che una volta coperta dalla terra permettesse alla pianta di buttare radici anche dalla parte in cui era interrotto il passaggio di linfa.
Ho quindi trapiantato usando con terriccio Compo per trapianti, coprendo la spaccatura ed ovviamente anche la "tacca" che avevo praticato.
Mi era rimasto un mezzo tappo di liquido stimolante la radicazione, ed ho usato anche quello, diluendolo nell'ultima parte dell'innaffiatura.
Ho qualche speranza, o era meglio agire in altro modo?
Si poteva provare a fare un innesto che collegasse la radice con il legno sopra la spaccatura, anche se la linfa non vi transitava ormai da parecchio?
In realtà quando ho rimosso con un coltellino affilato la strisciolina di corteccia mi sono reso conto che era meno secca di quel che sembrava...anche se la piccola parte ancora collegata alla radice era sul lato opposto!
Grazie in anticipo a chi mi vorrà dare qualche suggerimento
ciao
Paolo