Ciao
infatti sono stato molto generico e succinto nel toccare certi argomenti, che io stesso trovo alquanto intuli affrontare. l' unico esempio che posso portarti, che tutti possono intuitivamente assorbire è il bonsai, un perfetto esempio di adattamento al vaso.
Tutti durante i rinvasi potano chioma e spesso apparato radicale ed è proprio questa operazione che permette di mantenere un equilibrio tra la chioma e la radice, nel bonsai l'affinamento delle tecniche hanno permesso di affrontare nella stessa logica potatura della chioma con potatura della radice, come se fosse la stessa cosa.
In sintesi si può affermare che per ogni ramo e ogni foglia vi è una radice che funziona, dunque la crescita nel vaso permette di limitare lo sviluppo della chioma nel limite della disponibilità dei nutrimenti. Tutti periodicamente somministrano concime alle piante in vaso, proprio per evitare che il legame speculare di crescita tra chioma e radice si attui, determinando un blocco dello sviluppo e l'arrivo della "senescenza". Le piante che normalmente si trovano a vivere nello stesso vaso, per periodi lunghi senza concimazioni, hanno un rallentamento della vigoria, un stimolo alla fioritura e alla fruttificazione (che nn significa per forza sia più abbondante) e la presentazione di caratteri di vecchiaia, con la formazione di ritidoma inspessito (corteccia), internodi corti dei rami, foglie più piccole etc... Le stesse radici una volta ispezionato tutto il terreno del vaso, si sviluppano verso l'esterno, creando sempre più ramificazioni sottili e appresse.
Nel limone questa situazione invece permette di migliorare la sua attività produttiva, limitando il forte sviluppo che normalmente ha la vegetazione, infatti ogni pianta nella coltivazione in vaso determina risultati sempre diversi legati proprio al suo vigore.
Ciao