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"Nella Mia Vita Precedente Dovevo Essere Un Albero..."

daria

Master Florello
...Cosi ha esordito stamane una mia cliente-amica disegnatrice di fumetti in partenza per la California, quando le ho chiesto se era felice di partire. No, è stata la risposta ci vado per lavoro, avrei evitato, odio spostarmi...nella mia vita precedente dovevo essere un albero. In questi tempi di viaggiatori ad oltranza, di viaggiatori per forza, di viaggiatori assatanati:cool2: esistono anche i nonviaggiatori-bradipi:D ?
Io e la mia amica, siamo le uniche??:ciglione: :)
 

rossl

Giardinauta Senior
se viaggiare deve essere un dovere sociale, una forzatura, un mordi e fuggi, una sosta in villaggi tutto compreso per poi dire di essere stati alle Maldive o chissà dove, allora avete ragione voi.

Per me viaggiare è un'altra cosa, e poi nella mia vita precedente io ero uno scoiattolo: sempre vicino agli alberi ma sempre in movimento!
 

daria

Master Florello
rossl ha scritto:
se viaggiare deve essere un dovere sociale, una forzatura, un mordi e fuggi, una sosta in villaggi tutto compreso per poi dire di essere stati alle Maldive o chissà dove, allora avete ragione voi.

Per me viaggiare è un'altra cosa, e poi nella mia vita precedente io ero uno scoiattolo: sempre vicino agli alberi ma sempre in movimento!
Non per una questione di ragioni, ma per modi di essere...a volte fatico a far comprendere ad altri il mio scarso interesse per i viaggi...ho come l'impressione che non mi credano...forse sono fuori moda:confuso: :martello: :D
 

Elyass86

Guru Giardinauta
rossl ha scritto:
se viaggiare deve essere un dovere sociale, una forzatura, un mordi e fuggi, una sosta in villaggi tutto compreso per poi dire di essere stati alle Maldive o chissà dove, allora avete ragione voi.

Per me viaggiare è un'altra cosa, e poi nella mia vita precedente io ero uno scoiattolo: sempre vicino agli alberi ma sempre in movimento!

Concordo!

Viaggiare vuol dire andare alla ricerca delle vere tradizioni di un paese,della sua storia delle sue radici antiche.

Tutte da studiare minuziosamente da assaporare come un dolce squisito.

Certo è che io non potrei mai restare a casa pensando che c'è fuori tutto un mondo da vedere,da visitare,e non da vivere passivamente su una sdraio in spiaggia........

Credo che viaggiare sia il vero scopo della vita di tutti noi.

Il solo vero modo per sentire sulla nostra pelle il senso del "relativismo etico e culturale"che paradossalmente dalla conoscenza dell'altro fa scaturire la profonda conoscenza di noi stessi.

Dopo ogni viaggio mi sento vivo,arricchito risvegliato dal torpore.
Chi mi da tutto questo stando in poltrona a casA?
 
M

Mary74

Guest
daria ha scritto:
...forse sono fuori moda:confuso: :martello: :D

Dipende tutto dal modo in cui viaggi.
Personalmente ODIO i villaggi turistici , i viaggi organizzati e i luoghi "in".
Viaggiare equivale a conoscere non solo dei luoghi ma sopratutto delle persone magari diverse da noi...
Per questo vado nei luoghi di culto , nell'entroterra ...mi allontano dai luoghi "turistici", voglio conoscere la gente del luogo , mi affascina capire come vivono , le loro usanze...
Viaggio (quando posso ahimè!) in maniera vagabonda nel senso che non prenoto nulla , andiamo e come finisce si racconta :D
 
A

ambapa

Guest
daria ha scritto:
Non per una questione di ragioni, ma per modi di essere...a volte fatico a far comprendere ad altri il mio scarso interesse per i viaggi...ho come l'impressione che non mi credano...forse sono fuori moda

Oh che bello sapere che ci sono persone fuori moda! Il viaggio deve essere una risposta ad una pulsione interiore, non un obbligo sociale, tanto meno un motivo di ostentazione. Evidentemente, in questa fase della tua vita, ti basta viaggiare con la fantasia e soddisfare le tue curiosità in altro modo.
Per quanto mi riguarda, vorrei viaggiare molto di più di quel poco che riesco a fare, anche se ammetto di essere piuttosto sedentaria: il mio viaggio ideale non deve durare più di due settimane...dopodichè comincio ad avere nostalgia dei MIEI spazi e divento..irritante. La fase più eccitante è quella della preparazione, non tanto di tipo logistico perchè non organizzo mai niente, ma di tipo culturale. Informarsi, leggere, insomma prepararsi psicologicamente e intellettualmente, tenere a mente le cose più importanti da visitare. Una volta sul posto poi mi lascio suggestionare dalle atmosfere, dalle luci, dalle impressioni "a pelle" e dallo spirito della scoperta. Anche se salta quel minimo di canovaccio a maglie MOLTO larghe che mi ero prefigurata non mi importa proprio niente. Il consorte condivide pienamente questa visione delle cose, tanto che finiamo spesso per deragliare in itinerari secondari del tutto imprevisti. Di viaggi organizzati, pacchetti turistici e villaggi ...neanche a parlarne...ci orripila l'idea!
 

Clorophilla

Florello
Io amo viaggiare, scoprire nuovi luoghi e tradizioni come adoro stare a casa mia.
Come dice Elyass, conoscendo nuove realtà si gode di una "ricarica positiva" che valorizza anche la nostra di tutti i giorni.
Non amo particolarmente i luoghi ultrafrequentati ed affollati per quanto sia inevitabile, soprattutto in questo periodo, dover imbattersi nella grande massa di turisti. Dei luoghi che visito, al di là delle bellezze naturali, cerco di carpire tutto, dallo stile di vita, all'architettura delle case, al cibo che cerco sempre di assaggiare (ed in genere mi piace pure :food: ), alla musica folkloristica e poi..... impresa non facile, alla mentalità, agli usi e costumi.
Visitare nei giorni scorsi isolette con poco più di 100 abitanti, dove non circolano auto e nemmeno biciclette, dove la maggioranza delle case non ha tende alle finestre, dove la vita sembra scorrere a ritmi più naturali e meno frenetici mi ha incuriosita non poco sulle loro usanze che certo non si possono cogliere in poche ore di permanenza. Ogni viaggio porta con se' una ricchezza, non sempre è ostentazione, il voler rendere partecipi altre persone di queste esperienze è un modo di trasmettere l'entusiasmo e le emozioni vissute.
 
L

Lucanotav

Guest
daria ha scritto:
...Cosi ha esordito stamane una mia cliente-amica disegnatrice di fumetti in partenza per la California, quando le ho chiesto se era felice di partire. No, è stata la risposta ci vado per lavoro, avrei evitato, odio spostarmi...nella mia vita precedente dovevo essere un albero. In questi tempi di viaggiatori ad oltranza, di viaggiatori per forza, di viaggiatori assatanati:cool2: esistono anche i nonviaggiatori-bradipi:D ?
Io e la mia amica, siamo le uniche??:ciglione: :)


un conto è viaggiare per lavoro, dove devi rispettare tempi piuttosto stretti e andare in zone magari dimenticate da dio...., un altro discorso è farlo per piacere e divertimento.
fosse per me per lavoro non mi muoverei mai dall'ufficio
 
A

ambapa

Guest
Clorophilla ha scritto:
...non sempre è ostentazione, il voler rendere partecipi altre persone di queste esperienze è un modo di trasmettere l'entusiasmo e le emozioni vissute.
Quoto assolutamente. L'ostentazione è altra cosa...penso ai "viaggi" raccontati dal parrucchiere...notizie dettagliate su alberghi, piscine, ristoranti...il nulla sul resto...non una nota sul paesaggio, sull'architettura, sulla gente...una miseria che mi innervosisce. L'Egitto tale e quale a Rimini.
 

Elyass86

Guru Giardinauta
ambapa ha scritto:
Quoto assolutamente. L'ostentazione è altra cosa...penso ai "viaggi" raccontati dal parrucchiere...notizie dettagliate su alberghi, piscine, ristoranti...il nulla sul resto...non una nota sul paesaggio, sull'architettura, sulla gente...una miseria che mi innervosisce. L'Egitto tale e quale a Rimini.
Mi è successo reentemente con una ragazza che mi ha detto:siamo persino usciti dall'albeggo per fare la visita guidata sul cammello nel deserto.
Quando le ho chiesto se avesse fatto caso a carovane o ad animali,o anche solo a che piante crescessero nella zona vicina al mare mi ha risposto bho?
in piscina c'erano le palme per fare ombra.

Ho dedotto che ne facessero proprio tanta,...
 

elleboro

Florello
Guarda che Sharm (se è di questo posto che parli) " è " uguale a Rimini. Altra cosa è l'Egitto vero, quello del Cairo, Luxor, la Valle dei Re, ecc... Io ho viaggiato molto sia per lavoro, sia per scelta. Adesso non posso più farlo per motivi economici, e vado a Sharm
a novembre, dove si sta come a Rimini, a meno prezzo.


Ma, per me, quello non è Egitto se non nel momento in cui fai un'escursione nell'interno. E ne vale la pena.

Anch'io trovo molto bello il periodo della preparazione e anch'io non amo i viaggi in gruppo (che però costano meno). Per cui tre o quattro li ho fatti.
 

palifer

Aspirante Giardinauta
Il viaggio può essere arricchimento anche se fatto in posti molto "normali" dipende da come siamo in quel momento... Inoltre noi tendiamo a classificare e etichettare tutto e tutti: siamo più intelligenti e colti perchè dai viaggi - solo noi- sappiamo cogliere tutto il possibile, gli altri poveretti non capiscono niente e viaggiano con tutti i sensi chiusi , non riuscendo a percepire dall'ambiente in cui si trovano nulla di bello. Sono tutti stereotipi del tipo : le donne belle sono stupide; le rose più interessanti sono quelle antiche, quelle moderne sono tutte da buttare; i film comici sono culturalmente mediocri; i libri più intelligenti sono solo quelli noiosi; ecc, ecc. Credo che ogni persona sia unica e reagisca ad un viaggio in modo personale, magari senza esprimere i suoi sentimenti in modo ricco e approfondito come altri.
Paola
 

daria

Master Florello
ambapa ha scritto:
Oh che bello sapere che ci sono persone fuori moda! Il viaggio deve essere una risposta ad una pulsione interiore, non un obbligo sociale, tanto meno un motivo di ostentazione. Evidentemente, in questa fase della tua vita, ti basta viaggiare con la fantasia e soddisfare le tue curiosità in altro modo.
Per quanto mi riguarda, vorrei viaggiare molto di più di quel poco che riesco a fare, anche se ammetto di essere piuttosto sedentaria: il mio viaggio ideale non deve durare più di due settimane...dopodichè comincio ad avere nostalgia dei MIEI spazi e divento..irritante. La fase più eccitante è quella della preparazione, non tanto di tipo logistico perchè non organizzo mai niente, ma di tipo culturale. Informarsi, leggere, insomma prepararsi psicologicamente e intellettualmente, tenere a mente le cose più importanti da visitare. Una volta sul posto poi mi lascio suggestionare dalle atmosfere, dalle luci, dalle impressioni "a pelle" e dallo spirito della scoperta. Anche se salta quel minimo di canovaccio a maglie MOLTO larghe che mi ero prefigurata non mi importa proprio niente. Il consorte condivide pienamente questa visione delle cose, tanto che finiamo spesso per deragliare in itinerari secondari del tutto imprevisti. Di viaggi organizzati, pacchetti turistici e villaggi ...neanche a parlarne...ci orripila l'idea!

Deve essere così Cinzia in questa lungaaaaaaaa fase della mia vita effettuo volentieri solo voli pindarici:D Sono una vera sedentaria che lavora circondata da immagini di viaggi d'altri, spesso accompagnate da racconti minuziosamente interessanti:martello2 :martello2 che mi bastino?
Sono gli spostamenti che non sopporto, da vera palla al piede poco mi adatto ai disagi vari ed eventuali, persino di un viaggio in macchina, e comunque dopo un pò, veramente poco provo una nostalgia esagerata per i miei spazi e la mia casa, va bè in attesa che il teletrasporto diventi realtà mi limiterò a pochi selezionati viaggetti. Va detto che essendo il mio maritino pigro almeno quanto me questo non sconvolge proprio nessuno, a parte i miei figli che vorrebbero ogni tanto casa libera, ma che poi si adattano pure loro agendo come se lo fosse:eek:k07: :)
 

Elyass86

Guru Giardinauta
palifer ha scritto:
Il viaggio può essere arricchimento anche se fatto in posti molto "normali" dipende da come siamo in quel momento... Inoltre noi tendiamo a classificare e etichettare tutto e tutti: siamo più intelligenti e colti perchè dai viaggi - solo noi- sappiamo cogliere tutto il possibile, gli altri poveretti non capiscono niente e viaggiano con tutti i sensi chiusi , non riuscendo a percepire dall'ambiente in cui si trovano nulla di bello. Sono tutti stereotipi del tipo : le donne belle sono stupide; le rose più interessanti sono quelle antiche, quelle moderne sono tutte da buttare; i film comici sono culturalmente mediocri; i libri più intelligenti sono solo quelli noiosi; ecc, ecc. Credo che ogni persona sia unica e reagisca ad un viaggio in modo personale, magari senza esprimere i suoi sentimenti in modo ricco e approfondito come altri.
Paola

non credo sia questo il punto palifer.

Ciascuno espone quello che crede sia il viaggio,e quale sia il senso del viaggio.Magari chi lavora tutto l'anno ha bisogno di rilassarsi e riposare, fatto sta che moti altri nonsentono quest necessità e credono che per viaggiare si debba scoprire e vivere un posto.

Non credo che sia come fai intendere tu una questione di prsunzone.E' oggettivo rendersi conto che sono in molti ad accontentarsi di avre un posto all'ombrain spiaggia,nessuno li critica ma io non lo farei mai semplicemente.
 

xst84

Giardinauta Senior
daria ha scritto:
Deve essere così Cinzia in questa lungaaaaaaaa fase della mia vita effettuo volentieri solo voli pindarici:D Sono una vera sedentaria che lavora circondata da immagini di viaggi d'altri, spesso accompagnate da racconti minuziosamente interessanti:martello2 :martello2 che mi bastino?
Sono gli spostamenti che non sopporto, da vera palla al piede poco mi adatto ai disagi vari ed eventuali, persino di un viaggio in macchina, e comunque dopo un pò, veramente poco provo una nostalgia esagerata per i miei spazi e la mia casa, va bè in attesa che il teletrasporto diventi realtà mi limiterò a pochi selezionati viaggetti. Va detto che essendo il mio maritino pigro almeno quanto me questo non sconvolge proprio nessuno, a parte i miei figli che vorrebbero ogni tanto casa libera, ma che poi si adattano pure loro agendo come se lo fosse:eek:k07: :)
Caspita devi essere una specialista in atterraggi morbidi !
Cos'è un viaggio se non il modo migliore di tornare sani a casa e come prima ? D ( condivido con te un certo scetticismo su stà cosa da fare periodica, o per tappare i buchi dove non si è stati )
il vero teletrasporto è quando te lo raccontano poi:martello2 :lol:
stanno pensando pure alla cera anti-sole per voli prolungati e sicuri:Saluto:
 
A

ambapa

Guest
palifer ha scritto:
...siamo più intelligenti e colti perchè dai viaggi - solo noi- sappiamo cogliere tutto il possibile, gli altri poveretti non capiscono niente e viaggiano con tutti i sensi chiusi , non riuscendo a percepire dall'ambiente in cui si trovano nulla di bello. Sono tutti stereotipi...
Paola
Saranno pure stereotipi Paola ma la gente che va nei posti senza preoccuparsi di capirne nulla esiste eccome. Per fortuna ne esiste altrettanta che ne trae arricchimento per sè e per gli altri...Ognuno è libero di spendere il proprio denaro e il proprio tempo come gli pare, compreso rinchiudersi in un villaggio a Honolulu, identico a quello di Sharm, di Costa Brava, di Cefalù, ecc.ecc. e mangiare spaghetti a pranzo e cena, se questo rappresenta la sua vacanza ideale. Il mondo è bello perchè è vario e per fortuna l'offerta è così diversificata che c'è n'è per tutti.
 

rossl

Giardinauta Senior
il viaggio è prima di tutto una dimensione mentale; richiede di imparare a lasciare la propria casa e alcune persone care (il proprio territorio psicologico) e affrontare il nuovo, che può essere bello ed affascinante per alcuni, ma per altri può essere causa di disagio o, più semplicemente, non essere affatto desiderabile.
Mia madre appartiene a quest'ultima categoria, lei dice che a casa sua sta benissimo e si sente sempre in vacanza.

Invece io, che pure adoro stare in casa a leggere e non mi annoio mai, sono curiosissima di tutto e quando viaggio 'entro' davvero in un'altra dimensione: dimentico ogni preoccupazione, non penso mai a prender su medicinali come fanno alcuni nostri amici, ma solo guide, cartine, tutta la documentazione - che comincio a preparare già molto tempo prima - e scarpe comode.

Purtroppo viaggio troppo poco perchè mio marito ha poco tempo libero (e quello che ha lo dedica al relax e allo sport).
Per fortuna ho un sacco di amiche adorabili con le quali riesco a fare ogni anno qualche breve viaggetto, e vi assicuro che viaggiare con un'amica è bellissimo!
 
M

marco48

Guest
Pienamente d'accordo Rossl, uno dei miei desideri appena sposato era di poter fare un viaggetto l'anno, e qualcuno sono riuscito anche a farlo, ovviamente lontano dalle mete classiche, dalle folle e dai luoghi balneari. L'avventura, poter vedere luoghi e studiare la gente, le abitudini, il modo di vivere ed il cibo, mi davano una carica di ottimismo che a volte rasentava l'incoscienza...
Il viaggio di nozze l'ho deciso ed organizzato in un paio d'ore verso una meta dell'estremo oriente, a quel tempo impensabile per i comuni mortali. Ricordo che siamo saliti su un aereo della KLM ed appena in volo, il pilota ha incominciato a spiegare le solite cose, quota, velocità di crociera, tempo stimato del viaggio, scali.... L'unico problema era che dopo circa 10 minuti e quattro lingue diverse, ha smesso di parlare, lasciandoci ad aspettare la traduzione in italiano, quando mia moglie ha capito che non ce ne sarebbe stata una, mi ha chiesto: ma che fanno, non parlano italiano? Me la sono cavata con questa osservazione : sai cara, loro sanno che agli italiani basta poco per capire le cose e quindi non perdono neanche tempo a fare la traduzione, invece agli altri devono spiegare bene e ripetere almeno tre volte! :martello: :martello: :lol:
 

aseret

Florello Senior
[ Me la sono cavata con questa osservazione : sai cara, loro sanno che agli italiani basta poco per capire le cose e quindi non perdono neanche tempo a fare la traduzione, invece agli altri devono spiegare bene e ripetere almeno tre volte! :martello: :martello: :lol:[/QUOTE]


Fortissimo!!!:lol: :lol: :lol:
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Nel mio caso, l'istinto primario è quello di non viaggiare, ma poi una volta che parto per un viaggio, mi rendo conto che la mia era solo pigrizia, e il desiderio di conoscere ambienti nuovi comincia a prevalere.
Mi piace osservare i paesaggi, le piante, le ricchezze storiche, più che le persone.
Cioè, credo che valga la pena uscire ogni tanto dal nostro guscio, a volte anche contro voglia, perchè no? Tanto a casa ci torniamo di nuovo alla fine, e sappiamo già come è fatta.
 
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