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Moscerini/funghi cipresso leylandii

methodman

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti
Ho una siepe di cipresso leylandii alta circa 2,30 mt e lunga circa 30 metri.
La siepe ha circa 16 anni ed i tronchi sono belli robusti.
In un solo lato si presenta sofferente e dopo una potatura fatta circa un mese fa sono maggiormente visibili le.parti che si sono seccate e che si stanno ingiallendo.
Tra l'altro provando con la mano a far cadere gli aghi ormai secchi e ho notato che ci sono tantissimi moscerini piccoli che svolazzano qua e là..
Il vivaista mi ha detto che la causa dell ingiallimento e seccatura potrebbe essere l da afidi e simili e quindi mi ha consigliato di spruzzare tutta la superficie con del verde rame.
Chiedo se qualcuno che possiede questa siepe ha notato problemi simili ed eventualmente come li ha risolti: verderame, alluminio, potatura drastica, lanciafiamme ecc ecc

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Grazie a tutti
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Buongiorno a tutti
Ho una siepe di cipresso leylandii alta circa 2,30 mt e lunga circa 30 metri.
La siepe ha circa 16 anni ed i tronchi sono belli robusti.
In un solo lato si presenta sofferente e dopo una potatura fatta circa un mese fa sono maggiormente visibili le.parti che si sono seccate e che si stanno ingiallendo.
Tra l'altro provando con la mano a far cadere gli aghi ormai secchi e ho notato che ci sono tantissimi moscerini piccoli che svolazzano qua e là..
Il vivaista mi ha detto che la causa dell ingiallimento e seccatura potrebbe essere l da afidi e simili e quindi mi ha consigliato di spruzzare tutta la superficie con del verde rame.
Chiedo se qualcuno che possiede questa siepe ha notato problemi simili ed eventualmente come li ha risolti: verderame, alluminio, potatura drastica, lanciafiamme ecc ecc

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Grazie a tutti
Sono afidi del cipresso.
Il verderame non serve.
Ci vuole un aficida sistemico da dare con pompa a spalla.
Servirebbe foto di tali insetti.
 

CasperA

Aspirante Giardinauta
Prima di dire afidi bisogna vederli e non affidarsi a 'la butto lì'.
Peraltro l'afide del cipresso è lungo circa 3 mm e forma manicotti e non svolazza, produce inoltre melata con fumaggine, e i sintomi consistono fondamentalmente in arrossamenti della chioma, dunque ci sarebbero parecchi elementi per stabilire eventualmente un attacco da Cinara cupressi (così si chiama).
Quelle fallanze sono piuttosto frequenti sulle siepi a cipresso e presumibilmente sono di origine non patologica: ne ho anch'io sulla mia siepe ma non ho mai veduto un afide e neppure sintomi di malattie fungine.
Il mio consiglio è di lasciar perdere inutili trattamenti ma semplicemente di togliere il secco e accettare il corso della natura.
 

methodman

Aspirante Giardinauta
Buongiorno, grazie per le risposte.
Nel dubbio che sia stata colpa del cancro del cipresso, nel frattempo ho già fatto un trattamento di verderame con atomizzatore per cercare di proteggere la pianta.
Ho notato che all'interno della pianta è presente del secco (aghi e rami) mai rimossi che oscurano e bloccano la ventilazione interna, quindi procederò con la rimozione del fogliame secco (spazzolando con la mano??), nel frattempo ho tagliato i rami ormai secchi della pianta (nella zona colpita) .
Mi hanno anche consigliato aliette da mettere alla base della pianta ogni 30 gg, alternando ogni 15 gg con il trattamento di fogliame e fusto con verderame (mi hanno detto "a pioggia"...chissà se combinero' guai!!)

Per l'utilizzo di Aliette Non riesco a venirne a capo di quanti litri di occorrono: la dose max dovrebbe essere di 10 gr /mq, ma in quanti litri ???
Se leggo le istruzioni (100 kg ogni 1000lt ogni 10.000 mq) dovrebbero essere 10 gr ogni 100 ml x mq: mi sembrano troppi grammi per pochissima acqua!!
Cerco suggerimenti.
Grazie ancora
 

CasperA

Aspirante Giardinauta
Secondo me ti hanno consigliato tanto per dirne una.
Suggerire di trattare senza una diagnosi attendibile (vd. foto allegata) serve solo per vendere prodotti.
Peraltro la strategia di lotta al cancro del cipresso prevede trattamenti anticrittogamici solo in casi particolari (vivaio) e con fungicidi specifici non disponibili per uso hobbistico.
Per quanto riguarda il dosaggio, attualmente l'etichettatura prevede che debba essere espressa in peso su superficie; il corrispettivo empirico su volume per trattamenti a media pressione (diciamo pompa a spalla) sono nel rapporto di 10 a 1 (1000g/ha = 100g/hl).
Il fosetil-Al si può somministrare anche per via radicale in irrigazione con un dosaggio medio (riferimento a piante di fruttiferi da etichetta) di 50 grammi litro e 1-2 litri per pianta. Questa sostanza è un promotore delle difese della pianta e trova impiego in particolare contro funghi del tipo oomiceti (peronospore, fitoftore), i quali sono tassonomicamente e biologicamente diversi da quello del cancro del cipresso.

Seireidium cardinale - sintomi e diagnostica.png
 
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