Ma siamo al riparo da cosa!?! :squint: Si, può essere che il nostro sistema bancario sia meno esposto ma questo cosa significa? Noi dipendiamo e dico dipendiamo in tutti i sensi dagli Stati Uniti così come dall'Europa...Gli USA vanno a picco e L'Italia va a picco, punto. Non ci sono mezze misure nel mercato globalizzato e ce ne accorgiamo ogni giorno. Bush parla del suo piano da 700 miliardi per il suo paese e le borse di Milano schizzano in alto...Ricordate, siamo legati tutti a doppio filo :smok:
cmq il piano da 700 miliardi sembra sia stato cassato dal congresso..... e poi iun risanamento crea per forza di cose altri buchi da risanare.... o mi sbaglio tutto per la gioa degli speculatori
forse ne avanzavanodavvero per costruirsi qualche altra base su qualche isola e continuare nel loro gioco preferito......RISIKO
allora......il congresso USA ha approvato i 700 miliardi di $(per mediaset), 850 miliardi di $ (per raiuno) per avviare il risanamento! In sintesi Bush passerà alla storia come colui che ha risanato l'economia americana e nessuno si oserà a dire <<per salvare la faccia>>, il suo "sfortunato successore" verrà ricordato per il più grande debito pubblico mai avuto nella storia degli USA...perchè dopo la manovra di risanamento i mercati finchè c'è nè da mangiare risaliranno o stazioneranno tra alti e bassi ma poi sti soldi andranno restituiti e soprattutto prelevati dalle tasche dei soliti poveretti molti dei quali hanno già abbandonato le loro case pignorate dalle banche statunitensi.......
La manovra rilancerà banche, settore immobiliare e metallurgico nessuno rilancerà gli sfrattati ...loro ne gioveranno nel medio-lungo termine.....che schifo
Di conseguenza l'Europa dovrà fare una "contromanovra" per mantenere alta la liquidità delle banche europee più importanti......non c'è dubbio il capitalismo è ad una svolta......
se mi propongono un investimento non so se riuscirò ad essere educato
Beh ma ragazzi nessuno vi ha mai obbligato a firmare niente!!! Se anche vi hanno propinato qualche investimento misto azionario, c'è sempre scritta PER LEGGE la % di azionario vs obbligazionario, le modalità e garanzie (se presenti o se assenti) di restituzione del capitale, eventuali tetti al massimo e al minimo di variazione % in su e in giù, e le azioni di riferimento da dove sono prese (un conto è se sono eurostoxx e ho un 10% di azionario complessivo con un tetto massimo al +4% ma una garanzia di restituzione capitale , un conto è se sono azioni cavolo-di-cane che fanno il 90% dell'investimento e non ci sono tetti ne in su nè in giù, quello è roba da broker, non da normali risparmiatori! ).
Sulla buona fede degli intermediari finanziari, avrei dei grossi dubbiVerissimo anche questo, ma secondo te qual è la percentuale di persone che se anche leggono non capiscono e, di conseguenza si affidano totalmente a terzi (terzi che possono essere anche in buona fede)?
Il problema dei derivati è che sono dei prodotti finanziari molto complessi e dovrebbero essere usati solo da gente che sa cosa sta facendo. I nostri amministratori (tutti, e soprattutto quelli che vogliono improvvisarsi grandi finanzieri) non brillano di intelligenza. L'anno scorso Report dedicò una puntata sui comuni che avevano investito in derivati. Tutti gli amministratori intervistati cadevano dalle nuvole. Un branco di dementi, che non hanno idea di cosa sia un Swap o un Future, ma siccome suonano bene........Se poi pensiamo che parecchi comuni italiani sono falliti o stanno per fallire il quadro generale assume ancora un altro aspetto!Taranto è fallita, Catania è li sul baratro e Roma la segue saltellando allegramente.
Pare che uno dei comuni italiani che sta galoppando verso seri problemi sia proprio quello di Milano il cui sindaco deve aver acconsentito all'investimento in "derivati" dei soldi comunali (finanza creativa).
Hai scritto molte cose interessanti, ma sono vere solo sulla carta, e comunque non completamente esatte. Sicuramente è vero che il rapporto tra rischio e rendimento è inversamente proporzionale, ma parlare di fondi di investimento ed obbligazioni come investimenti sicuri, solo perchè siamo in Italia mi sembra un po' eccessivo. Le obbligazioni danno diritto al rimborso di capitale più interesse, finchè la società emittente è in grado di farlo.Ciao! Premetto che fino a un paio di giorni fa non ci capivo niente in merito, ma in questi giorni ho fatto proprio il corso su borse, mercati e cose simili.
Bush comunque passerà alla storia come uno dei peggiori presidenti degli USA. Ma del resto se lo sono scelto loro...
Dal tuo discorso sembra che ti riferisci all'Italia. In questo caso, come ha anche detto Paola, nei fondi di investimento c'è entrato di tutto, anche roba che non valeva un tubo e si sapeva. A dimostrazione di questo ci sono anche le circolari che girano per le banche.
Mi riferisco all'azionario. E' il motivo per cui se uno non è un esperto dovrebbe minimizzare la parte di azionario (o correggerla con clausole che fissano la perdita minima possibile per unità di tempo). E comunque prevedere un pool mixato di azioni: se investo tutto in parlmalat sono un pollo, anche se la banca mi garantisce che è super-sicuro: la prima regola è diversificare il portafoglio.
allora......il congresso USA ha approvato i 700 miliardi di $(per mediaset), 850 miliardi di $ (per raiuno) per avviare il risanamento! In sintesi Bush passerà alla storia come colui che ha risanato l'economia americana e nessuno si oserà a dire <<per salvare la faccia>>, il suo "sfortunato successore" verrà ricordato per il più grande debito pubblico mai avuto nella storia degli USA...perchè dopo la manovra di risanamento i mercati finchè c'è nè da mangiare risaliranno o stazioneranno tra alti e bassi ma poi sti soldi andranno restituiti e soprattutto prelevati dalle tasche dei soliti poveretti molti dei quali hanno già abbandonato le loro case pignorate dalle banche statunitensi.......
La manovra rilancerà banche, settore immobiliare e metallurgico nessuno rilancerà gli sfrattati ...loro ne gioveranno nel medio-lungo termine.....che schifo
Di conseguenza l'Europa dovrà fare una "contromanovra" per mantenere alta la liquidità delle banche europee più importanti......non c'è dubbio il capitalismo è ad una svolta......
se mi propongono un investimento non so se riuscirò ad essere educato
Se una banca si ritrova sul groppone titoli che non valgono un tubo, cerca di disfarsene, ed il miglior modo è propinarle a qualche fesso con un po' di risparmi, che chiede consiglio proprio alla sua banca. Io sono convinta che c'è ancora gente che si fida di quello che consigliano i consulenti finanziari delle banche, senza pensare che quelli devono tirar l'acqua al loro di mulino e del piccolo risparmiatore non gliene frega nulla. Guarda con la Parmalat cosa è successo! Sul mercato, gli operatori di settore sapevano da un sacco di tempo che la questione si metteva male, eppure le banche vendevano le obbligazioni Parmalat come se fossero più sicure dei titoli di Stato!
Sulla buona fede degli intermediari finanziari, avrei dei grossi dubbi
Secondo me, come in tutti i campi, non si può generalizzare. Al corso di formazione bancaria che sto facendo, qualsiasi formatore sia venuto(ognuno facente parte di diversi rami), ha messo in cima alle cose più importanti l'importanza del cliente, il cliente non deve essere un pollo da spennare ma un individuo da coccolare, che deve avere massima fiducia della sua banca(che questa fiducia se la deve conquistare).
In tutti i settori c'é gente più o meno onesta, quindi come in tutto non mi piace generalizzare.
E poi.. un cliente che perde i suoi risparmi, é una grossa perdita per la banca, in termini di liquidità che viene a mancare nelle proprie casse, di eventuale denaro che non potrà essere investito in altre attività, commissioni che vengono a mancare, etc. Specialmente nei casi come Parmalat che hanno rovinato un sacco di gente ..quelli sono tutti clienti persi.
Hai scritto molte cose interessanti, ma sono vere solo sulla carta, e comunque non completamente esatte. Sicuramente è vero che il rapporto tra rischio e rendimento è inversamente proporzionale, ma parlare di fondi di investimento ed obbligazioni come investimenti sicuri, solo perchè siamo in Italia mi sembra un po' eccessivo.
Ma dove hai letto che sono sicuri perché siamo in Italia? :confuso: Ho solo detto che in Italia i più "sicuri" sono quelli, e ho anche scritto più volte "difficile perdere tutto ma non impossibile" ...Chi investe tuttavia deve mettere in conto che sta facendo una vera e propria scommessa, più o meno rischiosa, che quindi può anche perdere, i soldi non te li regala nessuno, sarebbe bello moltiplicarli per magia, ma non è possibile, purtroppo!
Le obbligazioni danno diritto al rimborso di capitale più interesse, finchè la società emittente è in grado di farlo.
Vero, ma é vero anche che con le obbligazioni si ha un diritto di creditoAnche le Banche emettono obbligazioni, e almeno in Italia é attualmente poco probabile(NON impossibile -faccio corna e tocco ferro- :ciglione che una grossa banca possa fallire.
I fondi di investimento invece sono un gran minestrone. E' vero che ci sono quelli più sicuri (e che quindi rendono meno), ma è anche vero che alla fine questi fondi sono gestiti da intermediari finanziari, tra cui le banche. E se questi hanno qualche titolo di cui non sanno cosa fare, lo buttano nel minestrone. Vai poi a fargli causa!
Anche le banche investono denaro, e per lo stesso discorso che ti dicevo prima, non é assolutamente interesse della banca rovinare un cliente e quindi perderlo.
Chi vuole vincere senza rischiare di perdere grosse somme allora può darsi tranquillamente all'ippica, al Lotto o al Superenalotto, ma saprai bene che c'é gente che si é rovinata anche li!
Mi riferisco all'azionario. E' il motivo per cui se uno non è un esperto dovrebbe minimizzare la parte di azionario (o correggerla con clausole che fissano la perdita minima possibile per unità di tempo). E comunque prevedere un pool mixato di azioni: se investo tutto in parlmalat sono un pollo, anche se la banca mi garantisce che è super-sicuro: la prima regola è diversificare il portafoglio.
Pinkdevil ha scritto:Secondo me, come in tutti i campi, non si può generalizzare. Al corso di formazione bancaria che sto facendo, qualsiasi formatore sia venuto(ognuno facente parte di diversi rami), ha messo in cima alle cose più importanti l'importanza del cliente, il cliente non deve essere un pollo da spennare ma un individuo da coccolare, che deve avere massima fiducia della sua banca(che questa fiducia se la deve conquistare).
Pinkdevil ha scritto:Specialmente nei casi come Parmalat che hanno rovinato un sacco di gente ..quelli sono tutti clienti persi.
Che in Italia (o in qualsiasi altro posto al mondo) i più sicuri siano quelli è una tua opinione. A mio avviso non lo sono nè qui, nè all'estero (e sulla seconda credo che siamo d'accordo tutti soprattutto se parliamo di USA)Pinkdevil ha scritto:Ma dove hai letto che sono sicuri perché siamo in Italia? Ho solo detto che in Italia i più "sicuri" sono quelli, e ho anche scritto più volte "difficile perdere tutto ma non impossibile" ...
Pinkdevil ha scritto:Vero, ma é vero anche che con le obbligazioni si ha un diritto di creditoAnche le Banche emettono obbligazioni, e almeno in Italia é attualmente poco probabile(NON impossibile -faccio corna e tocco ferro- ) che una grossa banca possa fallire.
I formatori fanno un mestiere, i consulenti finanziari ne fanno un altro.
Veramente il formatore sui mercati finanziari, in banca ha fatto sempre il consulente finanziario. Gli altri formatori non fanno solo i formatori, ma hanno una loro mansione, in base a quella fanno poi i corsi specifici.
Una banca che si trova scoperta in quanto sa che il credito dato ad un'azienda non verrà mai recuperato, preferisce far saltare un po' di piccoli risparmiatori, e perderli come clienti, piuttosto che chiudere, ed infatti questo è proprio quello che è successo con la Parmalat. Che questo sia poco lecito è un altro discorso. Per pararsi il c..o ci sono diverse vie, alcuni scelgono vie legali, altri no, ma quando si tratta di sopravvivenza, soprattutto nel mondo della finanza, nessuno si preoccupa di coccolare il cliente.
Sicuramente qualcosa del genere deve essere successo, ma non ho ancora conosciuto nessuna attività commerciale o simili che non guardi prima al suo ritorno economico. Altrimenti si chiamerebbe beneficienza.
Che in Italia (o in qualsiasi altro posto al mondo) i più sicuri siano quelli è una tua opinione. A mio avviso non lo sono nè qui, nè all'estero (e sulla seconda credo che siamo d'accordo tutti soprattutto se parliamo di USA)
Ho specificato che sto facendo un corso di formazione e ho scritto pure "da quel che ho capito...", é un sistema talmente complesso che non si può interpretare in 2 giorni. Da quel che ho capito sono quelli, poi magari mi sbaglio! :martello:
Premesso che sono rischiosi tutti, secondo te i più "sicuri" quali sono?
Quanti anni hai? Te lo chiedo perchè in passato alcune banche sono fallite. Ti dicono niente i nomi Calvi e Banco Ambrosiano?
E il fallimento del banco di Napoli?
Questo solo per citarne due abbastanza grosse.
Ho 24 anni. Ambrosiano mi dice qualcosa ma non la conosco, Calvi mai sentita.
Il Banco di Napoli non é fallito, esiste ancora, versava in brutte acque ma é stato assorbito da Intesa SanPaolo conservando anche la denominazione. E' proprio questo il punto, le banche in difficoltà vengono assorbite da altre, la Banca d'Italia e altri enti controllano le continuamente le condizioni di tutte le banche italiane (circa 900 diverse) e fanno in modo che fusioni o assorbimenti siano effettuati tra banche italiane.
Pinkdevil ha scritto:Ho 24 anni. Ambrosiano mi dice qualcosa ma non la conosco, Calvi mai sentita.
Il Banco di Napoli non é fallito, esiste ancora, versava in brutte acque ma é stato assorbito da Intesa SanPaolo conservando anche la denominazione. E' proprio questo il punto, le banche in difficoltà vengono assorbite da altre, la Banca d'Italia e altri enti controllano le continuamente le condizioni di tutte le banche italiane (circa 900 diverse) e fanno in modo che fusioni o assorbimenti siano effettuati tra banche italiane.
Rispondo solo a questo perchè è ora di cena e devo scappare.
Per Calvi e crack Banco Ambrosiano basta fare una breve ricerca su google e se vai in libreria sicuramente troverai anche dei libri che ne parlano.
Entrambe le banche da me citate sono state assorbite da altre, ma questo non significa che le banche non possano fallire in questo paese, cosa che mi pare tu affermassi più sopra.
Pensi che questi crack non abbiano causato dei danni economici ad imprese e piccoli risparmiatori?
Molta gente ha perso tutto, proprio come sta succedendo in America. Il fatto che le nostre crisi rimangano a casa nostra e non influenzino l'economia mondiale non le rende meno gravi, non per chi ci va di mezzo almeno.
Riguardo all'affidabilità della Banca d'Italia avrei dei seri dubbi, e non solo per il caso Fazio.