Sì, ma non fraintendiamo. Si parla sempre e solo di lavori a tempo determinato: è poi l'azienda che dovrebbe valutare o meno l'opportunità di assumerti a tempo indeterminato, e l'agenzia verrà pagata solo nel periodo "temporaneo" (pagata dall'azienda, e non dallo stipendio del povero assunto). Poi è chiaro che la realtà è ben diversa, e che i contratti a tempo vengono rinnovati continuamente con altri contratti a tempo, che i datori di lavoro trattengono dallo stipendio il contributo dato all'agenzia e altri escamotage "disumani", ma questo è sbagliato da parte della ditta che ti assume (e di chi non svolge i controlli necessari), e non dell'agenzia di collocamento.
Lo scopo iniziale della Legge Biagi era quella di creare posti di lavoro, mediante contratti temporanei (piuttosto che nulla...), in modo da rilanciare un po' l'economia, grazie ai minori costi di contribuzione, ma poi si è ritorta contro i lavoratori stessi, sicuramente non per colpa di Biagi, ma forse di chi ha preso il suo posto...