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l'ulivo.... supererà il primo inverno?

Oleander

Guru Giardinauta
ecco il mio piccolino...
allora che faccio...lo copro tutto col tnt fino a terra ???
DSCN1485.jpg
 
M

martino

Guest
olivo

monterosso ha scritto:
Abito vicino Varese per cui la temperatura in inverno non è proprio mite ma poichè adoro gli ulivi mi sono lasciata convincere ad acquistarne uno.... il signore del vivavio mi ha detto che resistono anche a -15 perchè sono quelli liguri e non toscani o del sud ma non mi fido affatto di quello che dicono loro..... secondo voi devo fare qualcosa di particolare per proteggerlo almeno un pò dal freddo:confuso: ? tipo mettere della paglia sul terreno ai suoi piedi? .... quasi tutti gli inverni nevica anche da noi....
troppo freddo per l'olivo? NOOOOOOO lalbero dell'olivo non teme alcun freddo, se lasciato in pace dalle potature prima dei freddi.Solo quando siamo sicuri e le temperature stanno per salire allora interveniamo.RICORDATE la potatura e' tutto e non potare troppo.
 
M

monterosso

Guest
mi tranqullizzi perchè dopo tutta questa disussione non ho capito un granchè sul cosa fare... e a dire la verità l'idea di impacchettare il povero alberello non mi piace affatto..... ma la paglia alla base per proteggere un pò le radici la devo mettere secondo te?
 

kiwoncello

Master Florello
martino ha scritto:
troppo freddo per l'olivo? NOOOOOOO lalbero dell'olivo non teme alcun freddo, se lasciato in pace dalle potature prima dei freddi.Solo quando siamo sicuri e le temperature stanno per salire allora interveniamo.RICORDATE la potatura e' tutto e non potare troppo.

Martino, concordo pienamente con quanto affermi nelle ultime due righe del tuo post, ma non con la tua certezza che l'olivo non tema il freddo a meno che tu non voglia significare che anche qualora la parte aerea geli, restano ceppo e radici che permettono un rapido rigermogliamento della pianta. In questo senso l'olivo è quasi immortale, tant'è vero che se ne conoscono di vecchi ben 3000 anni. Ripeto, le gelate danneggiano comunque le piante e questo è molto più plausibile per le giovani piantine che non hanno ancora sviluppata la corteccia legnosa protettiva, piantine appunto come quella (bella davvero) della foto.
Ciao
kiwo
 

wangga

Aspirante Giardinauta
Stiamo parlando di Leccini?

Scusate l'ignoranza, ma volevo sapere, secondo voi, gli Ulivi, anche quelli già grandi, piantati al Nord Italia, sono della varietà Leccino, la più resistente al freddo?
Grazie Ciao.
 
S

SEBBY

Guest
Intervengo anch'io nella diatriba!!

Ho ulivi vecchi e ulivi giovanissimi di 2-3 anni.

Abito in Umbria, alta collina (600 mt). Qui la mattina in inverno, soprattutto gennaio, è fisso a -8/-10. Però gli ulivi sono coltivati tranquillamente e anche con quelli appena impiantati non si prende nessuna precauzione.

Quoto Martino sul discorso della potatura, qui da noi si fa a fine marzo anche per non lasciare troppo esposta la pianta alle intemperie.

Inoltre, con il passare del tempo comincio a credere che avesse ragione un anziano con cui scambiai delle opinioni in merito alla potatura che mi disse che oggi si pota troppo: quest'anno ho potato pochissimo attirandomi le "ire" dei vicini e sono l'unica a raccogliere le olive!!!!!!!!
 

wangga

Aspirante Giardinauta
Nell’enciclopedia agraria italiana (del 1975) c’è una tabella riassuntiva del comportamento agronomico delle varietà di ulivo, in relazione alla resistenza al gelo, alla siccità, ai parassiti vegetali e animali, alla produttività e al contenuto in olio. Ebbene, il famoso Leccino ha una resistenza al gelo media. Le varietà con una notevole resistenza al freddo sono: Castiglionese, Coratina, Cornia, Leccese, Leccio del Corno, Morchiaio e Pignola. Quest’ultima si coltiva, assieme ad altre varietà (alcune delle quali con scarsa resistenza al freddo), in tutte le province liguri. C’è una pagina dove vengono indicate quali coltivazioni si fanno per ogni provincia. In Veneto, sui Colli Euganei e sui Monti Berici, si coltivano (si coltivavano nel ’75?) alcune varietà, per es. il Favarol.
In relazione a quanti pensano che sia un suicidio coltivare ulivi al Nord, o peggio estirparli dal Sud e trapiantarli colà, esprimo la mia ultramodesta opinione: in relazione al microclima di ogni singola zona, prese le dovute precauzioni (scelta della cultivar, vari sistemi antigelo prima che arrivi il freddo), se non si ha la pretesa di coltivare ulivi per produrre olio (o olive), la coltivazione di dette piante a scopo ornamentale penso che sia più che possibile. Pare che gli ulivi, come molte altre specie da frutto, diventino improduttivi o poco produttivi dopo una certa età (60, 100, 200 anni, non ricordo più); per cui che male c’è se i contadini del Sud eliminano, profumatamente pagati, vecchi alberi per piantarne di nuovi?
Ogni altro contributo su questa pianta così ricca di significati storici, religiosi, letterari, ecc., è ben accetto.
Ciao.
 
A

ambapa

Guest
martino ha scritto:
troppo freddo per l'olivo? NOOOOOOO lalbero dell'olivo non teme alcun freddo, se lasciato in pace dalle potature prima dei freddi.Solo quando siamo sicuri e le temperature stanno per salire allora interveniamo.RICORDATE la potatura e' tutto e non potare troppo.

Intervengo timidamente in questa discussione per dirvi quel poco che sò.
Che l'ulivo tema eccessivamente il freddo sinceramente mi sorprende non poco. In famiglia abbiamo circa un centinaio di piante che cura mio padre. Non qui a Roma, ma in Abruzzo, in una località pedemontana a circa 650 m, dove vi assicuro che freddo e gelate sono cosa normalissima. Già tremo al pensiero del congelamento (di mani, piedi e viso) che mi aspetta tra qualche giorno, in occasione della prossima imminente raccolta. Non so dirvi il nome delle varietà che abbiamo, ma ci sono piante di tutte le età: 50,30,10 e 3 anni. Nessuna di loro ha mai avuto nessun problema dovuto al freddo. Le uniche perdite che abbiamo avuto (per fortuna poche) sono state causate dagli incendi estivi (mannaggia a loro!)
Considerate che il raccolto soddisfa pienamente il fabbisogno di olio di ben 3 famiglie!
La coltivazione dell'olivo in quella zona è ampiamante diffusa da sempre ed è stata incrementata massicciamente negli ultimi decenni, grazie a facilitazioni e contributi delle politiche agricole, che evidentemente la considerano adatta. L'argomento ulivo mi interessa molto, ance perchè il mio paparino sta facendosi vecchiarello ed è ora che noi figli cominciamo ad interessarcene un pò di più. Per cui continuerò a leggere con interesse qualsiai info relativa. Ciao a tutti i coltivatori!
 

kiwoncello

Master Florello
Interessante questa discussione dalla quale traggo una conclusione, che il microclima delle singole zone condiziona fortemente la resistenza al freddo anche in modo marcato. Da anni mando avanti con soddisfazione, prima per hobby ed ora come principale occupazione pensionistica un oliveto pilota in zona climaticamente molto favorevole, il Tigullio della Riviera di Levante appunto, producendo un premiato olio con caratteristiche Dop. Credo quindi francamente di capirne un pò di olivicoltura. Ribadisco quanto detto prima, l'olivo per provenienza (Siria, Libano e comunque zone calde del mediooriente) non è geneticamente pianta da freddo. Anche se apparentemente può sopravvivere a gelate inusuali o a climi prolungatamente rigidi ne risultano invariabilmente microlesioni corticali che nel prosieguo diventano sede di infezioni batteriche ed altro. L'albero sopravvive sì, ma non in condizioni ottimali e comunque la produzione inevitabilmente ne risente. Ovviamente io parlo dal p.d.v. di chi mira al prodotto. Quanto alle potature (biannuali), ebbene queste sono necessarie per vari motivi, primo fra tutti la necessità di lasciar circolare l'aria all'interno della chioma (prevenendo così la comparsa dell'accoppiata fumaggine-cocciniglia), frenare la pulsione della pianta a svilupparsi verso l'alto ed eliminare i rami ormai esauriti. Ciò vale per i nostri oliveti mediamente di vecchio impianto e carichi di valenza paesaggistica. Laddove invece si impiantano nuovi oliveti razionali (vedi Spagna, Argentina, Australia, SudAfrica, Marocco) le piante vengono sfruttate meccanicamente per 15 anni, poi eliminate e sostituite di sana pianta........
Ciao a tutti
Kiwo
 
A

ambapa

Guest
kiwoncello ha scritto:
...Da anni mando avanti con soddisfazione, prima per hobby ed ora come principale occupazione pensionistica un oliveto pilota in zona climaticamente molto favorevole, il Tigullio della Riviera di Levante appunto, producendo un premiato olio con caratteristiche Dop.
Kiwo

Kiwo, tanto di cappello alla tua competenza! Si capiva che era frutto di esperienza diretta e di studio attento. Credo che ogni tanto ti chiederò consigli, se non disturbo. Ho avuto modo di ammirare la tua zona qualche anno fa, quando ero lì in vacanza. La sua bellezza è dovuta ANCHE, ma non solo, agli splendidi uliveti che coltivate! :Saluto:
 

wangga

Aspirante Giardinauta
ecco il dubbio

Buono a sapersi della potatura. Ma il mio dubbio è che, se da un lato è vero, come recitano i sacri testi, che una pianta adulta è meno vulnerabile ai rigori del clima di una pianta giovane, temo che “deportare” un ulivo già vecchio (in pratica quelli che si vedono nei vivai a cifre iperboliche), seppur di una varietà resistente al freddo, in una zona come la mia che, se non per latitudine, ma per altitudine, può corrispondere per quest’albero un limite biologico di sopravvivenza, ebbene, temo che comporti comunque uno stress tale che nel giro di qualche anno possa portare alla morte della pianta. Allora il dubbio è se convenga “volare più basso” e prenderne uno giovane e farlo adattare piano piano. In questo caso però lo scopo ornamentale (dato che non penso di raccogliere olive a 760 metri) va a farsi benedire.
Ciao.
 

kiwoncello

Master Florello
Wangga, sono d'accordissimo con quanto dici: neppure io approvo la pratica barbara ma molto modé di deportare alberi centenari: basta guardare all'estensione della rete di radici superficiali degli olivi (indispensabile per captare il massimo di umidità nei mesi siccitosi) senza considerare le radici profonde per capire che un vecchio albero in gran parte sradicato non farà una bella fine. Il ceppo che viene prelevato non ha funzioni di assorbimento.
Ciao
Kiwo
 

Danilis

Apprendista Florello
L'olivo è resistentissimo alle gelate, pensate che quando qui a Firenze, vennero i -20°C (sotto zero eh! :D) le piante nel mio giardino hanno resistito, altre invece sono morte (solo la parte aerea, pochissime sono morte del tutto) ma hanno fatto nuovi polloni e ora stanno bene, quindi anche a quelle temperature è difficile che muoiano. Chiaramente non vale lo stesso discorso per una pianta che ha un apparato radicale e una chioma 5 volte più piccola, ma penso che alle gelate resista benissimo, anzi ha bisogno delle gelate l'olivo :) CIAO!!
 

wangga

Aspirante Giardinauta
Wangga, sono d'accordissimo con quanto dici: neppure io approvo la pratica barbara ma molto modé di deportare alberi centenari

In verità mi piacerebbe proprio farlo, ma temo per il futuro della pianta (non solo quello prossimo). Ci potrebbe essere una via di mezzo. Per esempio un esemplare più grande di quello (pur molto bello) visto in questa discussione e uno dei soliti centenari o quasi in vendita nei vivai. In modo da evitare sia il problema della pianta troppo giovane e meno resistente, sia quello di lasciare altrove troppe radici. Ma come riconoscere una varietà resistente al freddo, mettiamo per esempio la Pignola? Certi vivaisti pur di vendere, sono diventati dei piazzisti (con tutto il rispetto per costoro). Sulla (benemerita) enciclopedia agraria italiana c'è una descrizione delle cultivar, ma io sono ragioniere.
AGRONOMO, SE CI SEI BATTI UN COLPO.
Ciao.
 

kiwoncello

Master Florello
In genere questi problemi si evitano comprando le varietà desiderate alle fiere agricole o presso consorzi agrari in zone a vocazione olivicola.
kw
 

alex52

Aspirante Giardinauta
il mio ulivo sono ormai 5 anni che sverna in terrazzo coperto con il tnt,purtroppo non so che pianta sia perchè l'ho comprato all'esselunga che era alto 10 cm per la tavola di Pasqua,ora è alto circa un metro,quest'anno è pieno di olive ma ha cominciato afar freddo troppo presto e non so se matureranno.prima di coprirlo,qusta settimana,lo fograferò e ve lo farò vedere.
 

alex52

Aspirante Giardinauta
resiste il mio quindi anche il tuo ce la farà

il mio era alto 10 cm e credevo che fosse solo ornamentale,sono passati 5 anni è alto circa un metro,passa l'inverno in terrazzo coperto con il tnt,abito a Parma,e quest'anno è pieno di olive.Vi farò avere una foto perchè non so che pianta sia (qualcuno mi ha detto che è un olivastro).Vedrai che ce la farà
 
P

pollicina

Guest
per kiwoncello, soprattutto...

ma non solo.
Ho letto tutti i post che mi precedono sulla questione della coltivazione degli olivi e il clima invernale, e mi sembra che, sebbene alcuni dei forumisti siano anche olivicoltori, occorra sempre un minimo di attenzione e di disponibilità ad ascoltare le esperienze altrui (abbiamo sempre detto, mi apre, che se la letteratura ha la sua importanza, tuttavia anche l'esperienza diretta non può non portarci contributi importanti!).
Per questo, sintetizzando, la mia opinione che baso sull'esperienza di mio suocero olivicoltore, che l'olivo rispetto alle altre specie colturali mediterranee è tra quelle che resiste al freddo.
Parliamo di "freddo medio", ovvero quello considerato normale dalla meteorologia nell'inverno italiano, ad altitudini medie e con temperature di punta per brevissimi periodi.... Insomma. Meglio sempre non pontificare, ma confrontarsi: abbiamo tutti qualcosa di interessante da dire.
Un saluto a tutti e buon ulivo a chi li ama (proteggeteli ma non vi deluderanno).

PS: meglio un ulivo a Varese o una pianta tropicale???
il bene è sempre relativo!
 

kiwoncello

Master Florello
Pollicina mi trovi d'accordissimo con il tuo punto della questione e soprattutto con la conclusione che la cara pianta resiste al "freddo medio" con temperature di punta per brevissimi periodi e se ho data l'impressione di "pontificare" ti autorizzo a bacchettarmi simbolicamente con un fiore, ovvio.
Kiwo
 
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