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Lonicera japonica Halliana vs Hall's Prolific vs Henryi

tortilio

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti, interpello piuttosto specificamente chi avesse una buona conoscenza od esperienza diretta di queste varietà di caprifoglio, domandando quali ne siano le differenze principali.
In linea di massima, le prime due dovrebbero essere estremamente simili, semi-sempreverdi e con fioritura bianco/gialla, e la terza dovrebbe avere un fogliame analogo ma sempreverde, e fioritura di colore rosa scuro.
Ho trovato menzionata anche tale Lonicera semprevirens, di cui non sono però riuscito a trovare gran che, né all'interno del forum né altrove o in vendita: trattasi forse di un nome alternativo per la Henryi?
Data la preferenza per il fogliame di colore più chiaro, non coinvolgo nella mischia anche la variante Henryi 'Copper Beauty' (che credo avere proprietà assai simili a quella denominate semplicemente Henryi, ma con foglie tra il verde scuro ed il marrone, e, per amor di cronaca, fiori arancioni).

Quanto ai dettagli ambientali per personale necessità: sarebbe destinata a coprire una ringhiera ad archi con rete, di circa 3 x 2 m (vasi a cassetta di circa 60 x 30 x 28 cm). Orientamento a Sud-Ovest, con esposizione più o meno fra le 13 e le 16, ma con qualche goccia di sole filtrato anche dal lato opposto nella mattinata. Firenze, zona climatica USDA 8b/9a.

Ho letto varie altre discussioni inerenti o tangenti l'argomento e sintetizzo alcuni elementi rilevanti estrapolati o deduzioni tratte incrociando i vari contributi, ma domando appunto conferme e soprattutto eventuali integrazioni.

La variante Hall's Prolific sembrerebbe:
- come il nome suggerisce, di rapida crescita;
- con una tendenza a mantenere le foglie in zona apicale ma a perderle più in basso;
- vari utenti riferiscono come abbia mantenuto fogliame in inverno, anche nonostante ripetute nevicate;

Parlando invece di non meglio specificate Lonicera japonica, un utente mio concittadino (non più attivo nel forum) afferma che si spogli completamente in inverno in questa zona, salvo poi mettere in dubbio che si tratti di una variante japonica, ipotizzando un errore del venditore; la quasi totale caduta delle foglie viene riferita anche da un/una utente della zona del Basso Monferrato (USDA 8a), mentre nella stessa discussione un'altra utente, sempre del Monferrato, afferma che la sua non abbia praticamente perso foglie, anche con inverno a -20.

Ciò premesso, domanderei lumi in particolare circa:
1) resistenza del fogliame in inverno: Halliana ed Hall's Prolific da considerarsi equivalenti, inferiori alla Henryi ma comunque più che sufficienti per il clima fiorentino?
2) colorazione delle foglie: uguale o quasi in Halliana ed Hall's Prolific, appena più scura nella Henryi?
3) rapidità di accrescimento: maggiore nella Hall's Polific?
4) tendenza a perdere il fogliame in basso: caratteristica comune a tutte le lonicere, a solo quelle japonica, e nella stessa misura?
5) miglior compatibilità con l'esposizione a cui andrebbe incontro, non molto prolungata eppure con il sole più severo della giornata;
6) varie ed eventuali...


Per cronaca e completezza, riporto in chiusura i link alle discussioni più pregnanti fra quelle trovate e consultate (per chi volesse farsi "una cultura"...):
Rampicante lonicera
Rampicante, quale scegliere?
rampicanti x nuova rete
Lonicera Japonica " Halliana"
lonicera japonica hall's prolific
 
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lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Non entro in merito alle caratteristiche di ogni singola varietà citata, perché mi sembra prematuro, in quanto reputo le dimensioni della vasca insufficienti ad ospitare anche una sola pianta di questo rampicante molto bello, ma anche vigoroso ed esuberante sia nella chioma che nell'apparato radicale.
In breve tempo il substrato di 28 cm in altezza potrebbe esaurirsi e non essere più in grado di dare nutrimento e spazio alla pianta.
Un caprifoglio coltivato in vaso (alto 30 cm) da mia sorella nel giro di due anni è fuoriuscito con la radice fuori dal foro di scolo e penetrato nel terreno sottostante.
Io ti consiglierei di cercare informazioni in questo senso, e di valutare, se possibile, l'utilizzo di vasche più alte.
 

tortilio

Aspirante Giardinauta
Ringrazio per l'utile parere, mi domando però se uno spazio di espansione moderato (i 3 x 2 m di cui sopra), non possa sufficientemente raffreddare i bollenti spiriti del caprifoglio? Oppure il confinamento ambientale non ha ripercussioni sulle aspirazioni dell'apparato radicale?

L'idea era di prenderlo già cresciutello (circa 1.80 m di altezza) ed il fatto che con quella taglia fosse ospitato nei comuni, angusti vasi di diametro 22-24 cm, mi rendeva piuttosto ottimista sulla sufficienza di un vaso a cassetta con le dimensioni di quello in dotazione (60 x 30 x 28 cm). Inoltre, la tipologia di esposizione con sole tre ore di sole al giorno, e nelle fasce orarie più spietate, tende a favorire accrescimenti lenti e ad inibirli appena le temperature si fanno alte (praticamente da inizio luglio a settembre). Rimangono considerazioni eccessivamente ottimistiche?

Se imprescindibile, anche il passaggio a vasi più grandi (ma non troppo più grandi) sarebbe possibile. A quel punto si renderebbe però forse preferibile virare su altre ipotesi (come Bignonia o Dipladenia, rimanendo sulle sempreverdi).
Non voglio però portare troppo fuori tema: qualsiasi ulteriore informazione sulle lonicere in oggetto è benvenuta (anche perché avrei pure un cortiletto "interessato" a queste piante...).
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
La mia esperienza si basa su quanto ho potuto notare su Lonicera caprifolium, in varietà rosa scuro/giallino, molto comune, anche se acquistata in vivaio dal mio vicino. Da una sua talea è stata ricavata la pianta che ha mia sorella che, dopo un anno vissuto da piccola in vasetto, è stata trapiantata in quello alto 30 cm che ha riempito in due anni.
Io non conosco queste varietà che tu nomini, bisognerebbe capire se siano state selezionate, in qualche modo, per essere più contenute e idonee ad una coltivazione in contenitore.
Le piante coltivate in vivaio, nei loro vasi striminziti, non possono essere di alcuna indicazione, in quanto i vivaisti ricorrono sempre a piante fresche da fornitori e, per il tempo in cui le coltivano ricorrono alla fertirrigazione; le piante che non vendono o che entrano in sofferenza, vengono buttate, come ho potuto vedere di persona.
 

tortilio

Aspirante Giardinauta
Per il momento le uniche informazioni addizionali che sia riuscito a desumere sulle due varianti Halliana ed Hall's Prolific sono che la prima dovrebbe avere maggior sviluppo verticale e minore orizzontale: si parla di fino ad 8 m per circa 1 m di larghezza per la Halliana, contro i 4-5 m per 3 m circa di larghezza della Hall's Prolific. Quest'ultima sembrerebbe distinguersi anche per un più lungo periodo di fioritura.
Quanto all'apparato radicale, nella pagina di descrizione della Hall's Prolific di un negozio online se ne menziona la particolare robustezza, informazione che non viene ripetuta nella pagina della Halliana, ma non so quanto il dettaglio possa risultare significativo e tendo a sospettare una certa omogeneità fra varianti.

Per quanto mi riguarda credo che farò, scientificamente, un tentativo con uno per ciascuno dei due tipi, tenendo ben d'occhio i vasi. Male che andasse, provvederò a metterle in castigo in cortile, in piena terra!

P.S.: Ogni ulteriori contributo al tema, continua comunque ad essere più che benvenuto.
 
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