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letame e acidofile

rossl

Giardinauta Senior
ieri il contadino mi ha portato un bel mucchietto di letame, saranno circa 800litri circa (a 50 euro, non c'è male) ma, poichè non è ancora ben maturo, aspetterò fino a novembre inoltrato per distribuirlo tra le piante.

Mi domandavo però se può andare bene anche per le acidofile, per le felci e gli aceri, visto che mi sembra di aver letto che ortensie e affini non lo gradiscono troppo.
Voi ne sapete qualcosa?
 

kiwoncello

Master Florello
Il letame ben maturo (!) e in quantità limitata (!) miscelato col terriccio acido può andar bene anche per le acidofile che del resto gradiscono concimi a lenta cessione (vedi ad es. cornunghia). Va però tenuto presente che se soprattutto povero di residui di paglia decomponendosi tende a compattare il terriccio rendendolo asfittico.
kiwo
 

rossl

Giardinauta Senior
e io che pensavo fosse pressochè perfetto, non c'è più religione!

La differenza fra il letame pellettato e quello al naturale, consiste solo nel fatto che il primo è compresso (e quindi ne occore una minore quantità)? le proprietà 'nutrizionali' sono identiche? inoltre, se utilizzassi un letame non ancora ben maturo (non so ben distinguere la giusta maturazione) le piante subirebbero danni anche se fossero in riposo vegetativo?
Sai, Kiwo, adesso che ho 'la materia prima', sono un po' incerta sul da farsi...
 
C

cerchina

Guest
Rossl una delle poche cose che so è che il letame non va dato alle camelie, anni fa un amico vivaista mi disse che per loro è veleno.
 

kiwoncello

Master Florello
Cerchina, io non lo uso mai con le acidofile anche se ben consumato e praticamente quasi esaurito nella sua carica azotata diventa un terriccio molto friabile. Come tale, soprattutto quello di cavallo, a volerlo proprio può essere miscelato al terriccio acido ma in piccola quantità, tenendo presente però che non trattiene l'umidità. Comunque Rossl, il buon letame leggermente interrato è pur sempre un toccasana per un sacco di altre piante.
 

Roberto Rossi

Giardinauta Senior
Non c'è dubbio che nel letame in pellets vi sia una concentrazione degli elementi nutritivi.
Ha il vantaggio di richiedere minor quantità di prodotto, per ottenere gli stessi risultati, quindi risparmio di spazio per magazzino.
E' consigliato nella coltivazione di rose in vaso, la famosa "ciambella di Elebar"; essendo tali piante avidissime di nutrimento, così le assicuriamo una costante e duratura "scorpacciata" dalla ripresa vegetativa.

Il letame ben maturo, lo stallatico, i vari tipi di humus; sia di prima generazione, che derivati dalla lavorazione dei rifiuti organici (compost anche se in misura minore).
Hanno il grande vantagggio di migliorare le caratteristiche dei substrati di coltivazione.
La loro azione non si limita al solo apporto di nutrienti, ma modificano sia la struttura fisica del terreno, madificandone la trama amentandone la porosità e ariezione, aumento della permeabilità impedendo alla matrice argillosa di disitratarsi completamente e formare crostoni lateritici.
Sia la struttura biochimica del terreno; innescando e favorendo tutti i fenomeni della trasformazione della materia organica in nuovo humus in maniera stabile nel tempo.

Per l'utilizzo di letami non del tutto ancora maturi non saprei.
Certo in condizioni di basse temperature, alta piovosità e riposo vegetativo di moltissime piante, insomma in inverno, non ravvedo grossi problemi.
Io personalmente non lo userei per piante acidofile, notoriamente attive in inverno e molto sensibili ai cambiamenti di pH. Dato che, dai risultanti della fermentazione organica, abbondano prodotti ammoniacali che nel terreno portaranno a reazioni molto alcalinizzanti.
 
Ultima modifica:
C

cultivar

Guest
Ho scoperto oggi che per le acidofile, come concime, si possono utilizzare i lupini tritati. Li provo e vi faccio sapere.
 

kiwoncello

Master Florello
Giustissimo quanto dici Roberto circa il fatto che i letami migliorano le caratteristiche chimico-fisiche dei terreni. IN tal senso averne di letame!!!!Il punto è che in un terreno da "preparare" per successive coltivazioni si può interrare anche letame fresco ed aspettare, ma per vasi o comunque in spazi ristretti con ornamentali già in situ l'uso di letame fresco sarebbe micidiale. Io ho constatato che in questo caso il terreno si compatta invece di diventare friabile ed aereato come avviene dove si intervenga ripetutamente con letame maturo. Per le acidofile c'è in effetti chi miscela terricci torbosi con letame maturo; io lo ripeto, me ne astengo ad evitare complicazioni tipo infezioni fungine radicali ecc.

X Cultivar, i lupini tritati che qualcuno vuole siano un must per gli agrumi in realtà oltre a fornire boro di cui sono ricchi sono blandi e lenti fornitori d'azoto, il che va bene con le acidofile che amano appunto concimi poco concentrati e comunque a lenta cessione......
 

marmellato

Aspirante Giardinauta
Leggendo la discussione, sono rimasto un po' confuso, mi spiego:
mi hanno sempre spiegato che a causa delle irrigazioni il ph delle piante acidofile, sia in vaso che in terra si modifica e per riprestinarlo occorre concimare con solfato ammonico in questa stagione, cosa che ho fatto ieri.
Ho fatto bene o la mia camelia, il pieris, le ortensie, l' azalea sono condannate a morte?
 

rossl

Giardinauta Senior
Grazie ragazzi, siete un pozzo di scienza!

Adesso so cosa fare del mio letame, e dunque: praticamente niente sulle acidofile; 'ciambella di Elebar' attorno a tutte le altre; incorporato, anche quello fresco, al terreno per prepararlo alle successive piantagioni.

Il mio ha due mesi, quindi è ancora fresco immagino (infatti puzza assai!), perciò è meglio che aspetti ancora un mese e mezzo e cominci a spargerlo quando le piante saranno a riposo vegetativo, tanto più che farlo prima non serve nè a proteggerle dal freddo nè a nutrirle. Il contadino mi ha detto che non è necessario farlo tutti gli anni, ma io ho sempre letto il contrario; comunque l'anno prossimo farò un po' di conti perchè se quello pellettato è più concentrato, alla fine vengo a spendere uguale e ho meno 'olezzo' attorno a casa
 

fiorita

Giardinauta Senior
Rossl, per intendeci, il letame è maturo quando non ha più odore o quasi, deve profumare di terra. Riguardo al letame pellettato, come "olezzo" è anche peggio di quello fresco, soprattutto se non è conservato in ambiente perfettamente secco, inoltre a me ha sempre fatto la muffa prima di decomporsi nel terreno, sarà anche più concentrato, ma è anche un ottimo sistema per impestarsi di malattie del terreno, secondo me.
 

kiwoncello

Master Florello
Leggendo la discussione, sono rimasto un po' confuso, mi spiego:
mi hanno sempre spiegato che a causa delle irrigazioni il ph delle piante acidofile, sia in vaso che in terra si modifica e per riprestinarlo occorre concimare con solfato ammonico in questa stagione, cosa che ho fatto ieri.
Ho fatto bene o la mia camelia, il pieris, le ortensie, l' azalea sono condannate a morte?

L'innalzamento del pH verso l'alcalinità si verifica ovviamente quando si annaffia con acqua dura avente pH superiore a 7.0 se non 8. In questi casi le piante diventano pian piano clorotiche in quanto hanno problemi ad assorbire ferro. Quindi per abbassare il pH si interviene con solfato di alluminio oppure solfato di ferro o ancora con zolfo ( a parte l'aggiunta di ferro chelato per un più rapido assorbimento di ferro supplementare). Col solfato ammonico (concime azotato) rischi di dare una dose d'azoto che potrebbe risultare eccessiva e bruciare la pianta.........
kw
 
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