come promesso, eccomi qui a raccontarvi in questa seconda parte la mia lotta senza quartiere che ho mosso al mio giardino.
dunque.
domenica mattina. il barometro ricevuto in eredità dalla prozia Vittoria segna burrasca (ma è da più di trent'anni che lo segna). silenziosa come un sioux socchiudo la porta finestra e metto un piede in giardino. tutto tace. butto un occhio al di là della siepe. del mio vicino neanche l'ombra. meglio così. mi sento tanto Rambo nella giungla asserragliata dai nemici; trattengo l'irrefrenabile desiderio di mettermi intorno alla testa una bandana e di cacciarmi in bocca un coltello per traverso come il nerboruto guerrigliero e , con calma, comincio a delimitare una piccola aiuola per piantarvi un'ortensia. d'accordo, avrei preferito una forma sferica, ma complice il mo astigmatismo l'aiuolina ha una vaga forma a uovo. Pazienza, verrà mascherata dalle foglie della pianta. comincio a scavare per piantare la mia meravigliosa piantina, quando sento un naso bagnato su un gomito. é incredibile: il mio cane passa con una rapidità mostruosa dal sono più profodo alla veglia più attiva in due occasioni: quando sente aprirsi la porta del frigo e quando sente il rumore di qualcosa che scava, dalla sottoscritta con la zappetta a una motoscavatrice
mentre - nel panico - cerco qulcosa per distrarre il cataclismatico pelliccione dal divorare i teneri virgulti dell'ortensia:food: sento con una punta di terrore una voce ben nota che mi fa "Toc-toc, c'è nessuno? Dov'è la mia bambina?"...mia madre!!
terrore: sicuramente mi sgrida.:ciglione:
allora, dovete sapere mia madre negli anni si è guadagnata il nomignolo di "Signora delle Camelie", e non in senso lato, ma proprio in senso pratico perchè da quelle manine delicate con le unghie perennemente laccate di smalto rosa pallido sono rifioriti e sono germogliate piante inverosimili e ormai moribonde, ha tagliato piante enormi e potato siepi...e dire che a vedere mia madre si direbbe tutto fuorchè una brava giardiniera: ex maestra, minuta, biondina, un po' svampita... comunque: con fare repentino mia madre, sempre pronta a dare una mano alla "sua bambina" nonostante i miei 31anni suonati, acchiappa il cane e non so per quale misteriosa alchimia lo ipnotizza rimbambendolo con una serie di nomignoli e coccole tanto che il pelliccione si accascia sulla sua cuccia beato e tranquillo; afferra la zappetta, con una mano degna di Giotto traccia una meravigliosa O come aiuola, e pianta la mia ortensia....mi ha poi fatto una cioccolata calda, mi ha sgridato perchè stavo perdendo tempo in giardino "invece di preparare quell'esame tremendo che hai fra una settimana" (e lì giù sensi di colpa:martello: !), mi ha stirato il bucato di una settimana - il tutto in tre quarti d'ora - e si è volatilizzata perchè doveva andare con mio papà al vivaio...:lingua: più che una mamma a volte mi sembra Mary Poppins....
dunque.
domenica mattina. il barometro ricevuto in eredità dalla prozia Vittoria segna burrasca (ma è da più di trent'anni che lo segna). silenziosa come un sioux socchiudo la porta finestra e metto un piede in giardino. tutto tace. butto un occhio al di là della siepe. del mio vicino neanche l'ombra. meglio così. mi sento tanto Rambo nella giungla asserragliata dai nemici; trattengo l'irrefrenabile desiderio di mettermi intorno alla testa una bandana e di cacciarmi in bocca un coltello per traverso come il nerboruto guerrigliero e , con calma, comincio a delimitare una piccola aiuola per piantarvi un'ortensia. d'accordo, avrei preferito una forma sferica, ma complice il mo astigmatismo l'aiuolina ha una vaga forma a uovo. Pazienza, verrà mascherata dalle foglie della pianta. comincio a scavare per piantare la mia meravigliosa piantina, quando sento un naso bagnato su un gomito. é incredibile: il mio cane passa con una rapidità mostruosa dal sono più profodo alla veglia più attiva in due occasioni: quando sente aprirsi la porta del frigo e quando sente il rumore di qualcosa che scava, dalla sottoscritta con la zappetta a una motoscavatrice
mentre - nel panico - cerco qulcosa per distrarre il cataclismatico pelliccione dal divorare i teneri virgulti dell'ortensia:food: sento con una punta di terrore una voce ben nota che mi fa "Toc-toc, c'è nessuno? Dov'è la mia bambina?"...mia madre!!
terrore: sicuramente mi sgrida.:ciglione:
allora, dovete sapere mia madre negli anni si è guadagnata il nomignolo di "Signora delle Camelie", e non in senso lato, ma proprio in senso pratico perchè da quelle manine delicate con le unghie perennemente laccate di smalto rosa pallido sono rifioriti e sono germogliate piante inverosimili e ormai moribonde, ha tagliato piante enormi e potato siepi...e dire che a vedere mia madre si direbbe tutto fuorchè una brava giardiniera: ex maestra, minuta, biondina, un po' svampita... comunque: con fare repentino mia madre, sempre pronta a dare una mano alla "sua bambina" nonostante i miei 31anni suonati, acchiappa il cane e non so per quale misteriosa alchimia lo ipnotizza rimbambendolo con una serie di nomignoli e coccole tanto che il pelliccione si accascia sulla sua cuccia beato e tranquillo; afferra la zappetta, con una mano degna di Giotto traccia una meravigliosa O come aiuola, e pianta la mia ortensia....mi ha poi fatto una cioccolata calda, mi ha sgridato perchè stavo perdendo tempo in giardino "invece di preparare quell'esame tremendo che hai fra una settimana" (e lì giù sensi di colpa:martello: !), mi ha stirato il bucato di una settimana - il tutto in tre quarti d'ora - e si è volatilizzata perchè doveva andare con mio papà al vivaio...:lingua: più che una mamma a volte mi sembra Mary Poppins....