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Larva nella radice del pesco

stefanomotta

Giardinauta
Ciao a tutti. Ieri al mare ho travato nella radice del pesco morto queste larve? Dimensioni sono inquietanti e hanno praticamente scavato gallerie nella radice del giovane pesco uccidendolo. Ne ho contate 7.
Sapete dirmi cosa sono? C'è pericolo che si diffondano anche nelle altre due piante vicine? Come, se possibile eliminarle






IMG%5D
Grazie

Paola
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Penso sia una larva di 'pyrochroa coccinea', che si nutre di legno marcio...

Ma che brava che sei Aseret.
Però devo fare una piccola correzione. L'aspetto assai cattivello della larva, quasi da scolopendra, ha una ragione di essere: infatti essa non si alimenta di legno marcio ma preda altre insetti/larve che vivono nutrendosi del legno.
 

stefanomotta

Giardinauta
Ciao, grazie delle risposte. Ho trovato in un forum in insetti il mio alieno. E' una larva [FONT=verdana, Arial, Helvetica][FONT=verdana, Arial, Helvetica]di un coleottero Buprestidae. Più nello specifico è un [/FONT][/FONT][FONT=verdana, Arial, Helvetica][FONT=verdana, Arial, Helvetica]Capnodis tenebrionis. Ora vorrei capire se si è inserito nel legno già secco, come sembra più logico, o se ne sia la causa prima di morte. Anche se il pesco ha iniziato a seccarsi dall'autunno scorso. Questo potrebbe coincidere con lo sviluppo e mete successive delle eventuali larve.
Cerco ancora su google, anche perchè vorrei tenere gli altri due peschi sani come sono adesso.

Paola.
[/FONT][/FONT]
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Achtung!
Ciò cambia maledettamente il tutto.
In effetti la larva del capnode e quella della Pyrochroa si assomigliano, anche se quella seconda ha zampe ben visibili e robuste, antenne e l'addome termina con due appendici, mentre quella del capnode è apoda, e riguardando meglio mi sembra anche di scorgere un altro segno caratteristico, un disegno di V rovesciata sul primo segmento del torace (in verità questi aspetti erano sufficientemente chiari nella foto di Stefano Motta, ma s'è imboccata la via sbagliata e allora...invoco per me e per Aseret...le attenuanti generiche...)
capnodis33.jpg


l3.jpg

qui sotto raffrontata con una scolopendra



Il capnode è bruttissimissimo cliente. Io mi ricordavo solo di immagini dell'adulto (per un caso su albicocco segnalato su altro forum),
photo_Capnodis.jpg

bestiaccia tosta, dura come una pietra.
Così i conti purtroppo tornano.
Fa danni gravi sulle drupacee in generale, in particolare sui mandorli, sia da adulto devastando le parti verdi di cui si nutre, sia soprattutto come larva.
Le uova vengono deposte nella zona bassa del fusto e nel terreno attorno al piede della piante nel corso di tutta l'estate ad un ritmo impressionante; le larve nate da queste uova, se nel terreno, si muovono verso il colletto e le grosse branche delle radici che colonizzano portando anche a morte la pianta.
Anche la lotta è difficile.
Stefano/Paola dovete prendere provvedimenti seri.
Intanto estirpate la pianta morta ivi comprese le radici, e bruciate almeno la parte bassa del tronco e le radici principali.
Sugli altri peschi, e altre drupacee se ne avete, osservate se ci sono adulti: è la loro stagione. Trattate la parte bassa di tali piante con fenitrotion o altro fosforganico in olio bianco, avendo cura di spruzzare anche il terreno dopo averlo leggermente zappettato (le uova vengono interrate fino a 5-7 cm di profondità) attorno al piede per un raggio di un metro. Tenete bagnata e inerbita possibilmente questa area: lo sviluppo embrionale di questo parassita richiede una bassa umidità (in pratica con terreno completamente imbibito le uova non riescono a svilluppare le larve).
Ciao
 
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stefanomotta

Giardinauta
Achtung!
...... ma s'è imboccata la via sbagliata e allora...invoco per me e per Aseret...le attenuanti generiche...)

Alessandro, non sai da quanto tempo non ridevo così spontaneamente. Grazie, ci voleva proprio. Attenuanti concesse ad entrambi.

bestiaccia tosta, dura come una pietra.
Così i conti purtroppo tornano.
Fa danni gravi sulle drupacee in generale, in particolare sui mandorli, sia da adulto devastando le parti verdi di cui si nutre, sia soprattutto come larva.
Le uova vengono deposte nella zona bassa del fusto e nel terreno attorno al piede della piante nel corso di tutta l'estate ad un ritmo impressionante; le larve nate da queste uova, se nel terreno, si muovono verso il colletto e le grosse branche delle radici che colonizzano portando anche a morte la pianta.
Anche la lotta è difficile.
Stefano/Paola dovete prendere provvedimenti seri.
Intanto estirpate la pianta morta ivi comprese le radici, e bruciate almeno la parte bassa del tronco e le radici principali.
Sugli altri peschi, e altre drupacee se ne avete, osservate se ci sono adulti: è la loro stagione. Trattate la parte bassa di tali piante con fenitrotion o altro fosforganico in olio bianco, avendo cura di spruzzare anche il terreno dopo averlo leggermente zappettato (le uova vengono interrate fino a 5-7 cm di profondità) attorno al piede per un raggio di un metro. Tenete bagnata e inerbita possibilmente questa area: lo sviluppo embrionale di questo parassita richiede una bassa umidità (in pratica con terreno completamente imbibito le uova non riescono a svilluppare le larve).
Ciao

Spiegazione molto chiara. Ma che quantità devo usare i prodotti che mi hai indicato? Mi dai qualche indicazione del dosaggio? Sono prodotti che vengono venduti a tutti o occorre il patentino per i fitofarmaci? Stefano era riuscito a superare l'esame e a conseguirlo, ma credo sia personale e non sarà lui di certo a fare il trattamento.
Ciao
Paola
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Ricordo bene che Stefano superò l'esame, tuttavia per metodo consiglio prodotti a bassa tossicità, impiegabili senza patentino e di facile reperibilità per il gardening. Eventualmente il fenitrotion, che è un citotropico ossia riesce a penetrare in parte nei tessuti della pianta ed ha anche una qualche azione geodisinfestante, puoi acquistarlo nella formulazione microincapsulata la quale offre il vantaggio di rilasciare gradualmente il p.a. e persistere meglio (prodotti commerciali: FENITROFAST, FENGOLD MICRO, AFIDINA MICRO C ecc.).
L'insetticida io lo impiegherei alla dose max di etichetta per le drupacee (es. il Fenitrocap che ha un titolo di p.a. del 23,15, lo userei in ragione di 40ml/10litri), sia nell'impiego da solo contro eventuali adulti che si notassero sulla chioma di altre drupacee, sia in miscela con l'olio bianco nella prevenzione/lotta contro le larve. L'olio bianco direi al 2% poichè viene irrorato solo sul tronco e nel terreno (puoi ridurre anche all'1%, nei trattamenti successivi al primo): dunque prepari a parte in poca acqua la soluzione di insetticida alla dose prescritta per il volume d'acqua che impiegherai, in quest'acqua miscela separatamente bene l'olio, poi aggiungi la soluzione con l'insetticida, una buona rimescolata e via pompa in spalla, ogni 20 gg per tutta l'estate (purtroppo).
Rammenta la raccomandazione di tenere per quanto possibile bagnato il terreno attorno alle piante: sopra al 65% di umidità relativa si ha degenerazione praticamente totale dello sviluppo embrionale delle uova eventualmente deposte.
Ciao e in bocca al capn...oppss...al lupo!
 
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