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La vita sempre

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Master Florello
Mi riferisco al bimbo salvato ad Haiti, tutti abbiamo visto la sua foto.
Un bimbo salvato, salvato da una morte a rate come è stato detto da un giornalista sabato sera.
Un bimbo che si è trasformato nella gioia di vivere appena visto la madre, anche lei salva.
Uno sguardo che ha riempito di giia tutti i teleschermi e credo molte famiglie.
Eppure è salvo per forse morire a rate.
La vita ad ogni costo.
Io penso che comunque sia una gioia.
Voi?
 

ROSSANA367

Giardinauta Senior
Sono s'accordo con te, la vittoria della vita é sempre una gioia, e dietro l'angolo non si può sapere cosa ci sarà, anche quando lo si può presumere e sembra tanto evidente; vale sempre la pena provarci, se non ci proviamo andiamo contro la nostra natura. Ed é comunque una gioia l'averci provato, ed esserci riusciti.
 
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Master Florello
Si certo vale sempre aspettare cosa c'è dietro l'angolo.
Ma estendendo il discorso, per noi terzi, così lontani e consapevoli di quello che andrà a passare, veramente pensiamo che sia una gioia o forse era meglio una morte istantanea?
 

pollice blu

Giardinauta Senior
Si, certo la vita ad ogni costo..una misera vita ..ma sempre preziosa.
La sua vita, l'unica che conosce.
Un volto radioso in mezzo alle rovine, alla polvere.
Anche un giorno, anche un minuto, valgon d'essere vissuti.
Un regalo anche per noi....che abbiamo tutto ma abbiamo perso di vista
il valore delle cose.
 

ROSSANA367

Giardinauta Senior
Da lontano, da così lontano in tutti i sensi come questa specifica situazione, é facile gioire alla scrivania e dire oh che bello, ma se così non fosse, perché il mondo si dovrebbe mobilitare per aiutare uno dei suoi angoli più poveri, e ora anche più sfortunati? Diciamo che questo bell'episodio é una goccia in un mare, se non ci fossero le gocce neppure il mare ci sarebbe, e mi piace pensare che per qualcuno una speranza magari ci può essere. Anche visto da qua, con un tetto sulla testa, il frigo pieno e qualche euro in tasca.
Mi viene in mente quando, ormai qualche anno fa, una sera son lì che leggo una fiaba ai bambini, momento magico e purtroppo inconsueto. Pollicino. Il papà che non sa come sfamare i figli e li porta nel bosco per sperderli... ho dovuto affrontare tante di quelle domande e tanta di quell'indignazione che per un po' sono andata cauta nella scelta della lettura serale. Nel senso che: il papà poteva comunque provarci, anzi doveva provarci, anche se la realista moglie l'aveva convinto del contrario.
Magari suona irriverente ma... non butto mai via le piante, pur sapendo che nelle mie mani non se la passeranno bene... é la natura!
 

steff

Florello
Si certo vale sempre aspettare cosa c'è dietro l'angolo.
Ma estendendo il discorso, per noi terzi, così lontani e consapevoli di quello che andrà a passare, veramente pensiamo che sia una gioia o forse era meglio una morte istantanea?


Mi è successo tre volte nella mia vita ....mi sono alzata la mattina e la mia situazione era cambiata .....in peggio!!!
Ora c'è di nuovo il sole .....avrei dovuto uccidermi???

Se è uscito vivo il bimbo ........c'è sempre una spiegazione ....magari non terrena .Da noi i malati terminali .....non li mandano a spegnersi in famiglia ???
 

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Master Florello
Mi è successo tre volte nella mia vita ....mi sono alzata la mattina e la mia situazione era cambiata .....in peggio!!!
Ora c'è di nuovo il sole .....avrei dovuto uccidermi???

Se è uscito vivo il bimbo ........c'è sempre una spiegazione ....magari non terrena .Da noi i malati terminali .....non li mandano a spegnersi in famiglia ???

Forse non mi sono spiegata, intendevo dire che può essere capitato a volte di sentire o di dire era meglio se moriva subito.
Quando siamo terzi, estranei e magari lontani.
Quando la cosa non ci tocca direttamente.
So perfettamente che quando ci siamo in prima persona faremmo carte false.
Il mio pensiero era meglio comunque una morte a rate? visto le condizioni in cui vivevano e vivranno?
Sinceramente, sono perplessa, pur essendo sostenitrice della vita.
Perchè lo vedo da lontano, se fosse qui non avrei nessun dubbio per il si
 

pa0la

Florello
Il mio pensiero era meglio comunque una morte a rate? visto le condizioni in cui vivevano e vivranno?
Sinceramente, sono perplessa, pur essendo sostenitrice della vita.
Perchè lo vedo da lontano, se fosse qui non avrei nessun dubbio per il si

viste le condizioni in cui vivevano e vivranno?
non riesco a capire dove vuoi andare Pin
Anche di una persona cara a volte ci sono le condizioni per dire la stessa cosa, pensarlo non ci di impedisce di averne tutta la cura possibile ma non ne farei una questione di visto da vicino o da lontano
O si o no
Tu sei credente e osservante, questo dovrebbe portarti comunque a dire - si sempre-
Io non lo sono e mi ci porto da sola
a dire - si quasi sempre
 

nicola71

Guru Giardinauta
Io, che sono seduto qui alla scrivania,dico che bisogna lottare per la vita , ma ragiono da persona che vive senza difficoltà. La vita è una cosa meravigliosa, bisogna lottare per rimanere aggrappati a quel filo. Credo che anche in condizioni disperate, la voglia di vivere sia uguale alla mia, quindi meglio morire a rate .
 

Sasti

Florello
Io, che sono seduto qui alla scrivania,dico che bisogna lottare per la vita , ma ragiono da persona che vive senza difficoltà. La vita è una cosa meravigliosa, bisogna lottare per rimanere aggrappati a quel filo. Credo che anche in condizioni disperate, la voglia di vivere sia uguale alla mia, quindi meglio morire a rate .

La penso così, che sia comunque una gioia. Non voglio pensare che sia morte a rate ma che sia vita adesso.
 

Ari68

Florello
Spero di non essere OT....
Quando avevo la mamma all'ospedale nello stesso reparto dei malati di Leucemia c'era anche la pediatria.

Vi è mai capitato di vedere il sorriso che hanno quei bambini e la luce dei loro occhi....sanno di essere molto ammalati,tanti non ce la fanno, ma la forza della vita che hanno dentro è una cosa incredibile!!!
La vita sì...comunque essa sia.
 

Marco48

Guru Giardinauta
Beh sicuramente sono poveri ma non basta per preferire la morte, in fondo sono più fortunati di molte persone che sono ammalate di un mare incurabile e vengono tenute in vita con farmaci o macchine. Anche la mia città ha vissuto un terremoto devastante ed anche qui ci sono state violenze e sciacalli, anche qui c'era un governo inetto, miope e razzista e sciocco tanto che voleva distruggere a cannonate quello che era rimasto per evitare di spendere i soldi per la ricostruzione, anche qui i soccorsi sono arrivati molto tardi ma poi, grazie all'aiuto e alla generosità di moltissima gente di tutti i paesi del mondo, la mia città ha rialzato la testa ed è cominciata una lenta ricostruzione laddove i politici avevano deciso di fare tabula rasa e di "esportare" ,ma si deve leggere RAPINARE, quello che si era salvato compreso l'università che si doveva trasferire a Bari. Nonostante questi fatti avversi la città è rinata e penso che rinasceranno anche quelle città di Haiti che sono state distrutte, la gente riprenderà la propria vita povera ma dignitosa e quindi penso che quel giornalista abbia solamente troppo enfatizzato una situazione grave ma non senza uscita.
 

Sevi

Fiorin Florello
Forse non mi sono spiegata, intendevo dire che può essere capitato a volte di sentire o di dire era meglio se moriva subito.
Quando siamo terzi, estranei e magari lontani.
Quando la cosa non ci tocca direttamente.
So perfettamente che quando ci siamo in prima persona faremmo carte false.Il mio pensiero era meglio comunque una morte a rate? visto le condizioni in cui vivevano e vivranno?
Sinceramente, sono perplessa, pur essendo sostenitrice della vita.
Perchè lo vedo da lontano, se fosse qui non avrei nessun dubbio per il si

Scrivo solo per la parte centrale, quella che ho grassettato :)

Parlando per me, in prima persona come dici...non lo so se farei carte false.
Sono attaccata alla vita, moltissimo.
Però mi sono sorpresa, qualche tempo fa, a dire a mio marito
che se sapessi di essere malata, nel senso + grave del termine,
forse non farei nulla per avere qualche mese in + di vita
se sapessi che cmq non avrei speranza di guarire.

Ha sorpreso pure me questa mia uscita.
E probabilmente tenterei di tutto, pur di vivere anche un solo giorno in più.
Non lo so.

Mi hai fatto tornare in mente quando ho scoperto che mio padre,
malato di cancro inoperabile,
teneva chiusi nell'armadio...porto d'armi e due pistole.
L'ho scoperto qualche giorno dopo la sua morte. Colpo tremendo da subìre.
Lacerante.
Lui che la vita l'amava da morire (che strana e assurda espressione questa)
e non aveva mai visto un'arma...aveva deciso che avrebbe preferito togliersela la vita
piuttosto che lasciarla per sempre dentro un letto d'ospedale.

E invece...un giorno si è sentito male.
Di quel male che solo chi è malato di quella malattia bastarda può provare.
Cos'ha fatto? Ha preso in mano il telefono per chiamare il 118,
lasciando le pistole chiuse a chiave nell'armadio.

Due giorni dopo è morto.
Ecco..forse non ci aveva pensato, qualcuno dirà...
che tutto quel sangue, e ce n'era sparso ovunque, segnava già la sua fine.
Io preferisco credere che lo sapesse, invece.
E che l'istinto di sopravvivenza abbia avuto la meglio, nonostante tutto.
E poi mi dissi, allora, che se anche non gli era venuto in mente...
era proprio per quella strabenedetta voglia di vivere che gli apparteneva.

In ogni modo, e ad ogni costo, consapevolmente o inconsapevolmente,
la vita aveva superato tutte le paure ed ogni precedente convinzione,
giusta o sbagliata che fosse.
Proprio come affermi tu, Pin.

Se penso a quest'evento...mi vergogno di quella frase che mi è uscita tempo fa.
Ma da qualche parte è saltata fuori, non so cosa vorrò farne della mia vita
quando sarà la mia stessa pelle ad essere toccata da una tale eventualità.

E forse ho esagerato e sono andata fuori tema, ma quella frase l'hai scritta,
e io non ho potuto fare a meno di rifletterci un attimo, e di ricordare.


Per quel bambino...sì, è una gioia in cui vale la pena di credere.
Sono portata a pensare che, se si è salvato, una ragione deve esserci.
Non ho idea di quale sia, Pin, ma voglio crederci.

Che non morirà a rate :)
E che varrebbe cmq la pena vivere, anche nel caso ciò dovesse accadere.
 
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Pin

Master Florello
E' un pensiero che mi frulla c'è poco da fare.
Un nostro caro che sta male, cercheremo ovunque per una speranza.
Leggi sul giornale che hanno salvato qualcuno che resterà un vegetale, qualcuno che rimarrà con handicap gravi, a me viene da pensare era meglio se non la salvavano:
Haiti, sfruttata da tutti, altissima densità, età media di vita 40 anni, morte a rate.
Stavano malissimo prima, come staranno ora? Il pensiero mi ha sfiorato e mi sfiora.
Sono per la vita, lo so è un controsenso, la gioia di quel bimbo mi ha rallegrato infinitamente.
Ma oggi quel bimbo come vive o come sopravvive?
Certo davanti alla tastiera io sono fortunata, ho molto di + di loro, e quello che ho mi spinge a dire anche poco ma viverlo!
Però mi rimane la sensazione di egoismo, perchè quella non è vita, è un morire a poco a poco.
Pensiero mio che vivo dall'esterno, lontana, non tocca la mia sfera di vita personale.
La vedo come contrapposizione al MIO quotidiano.
Da quà non augurerei a nessuno una non vita così, ma sono sicura che se fosse successo qui scaverei con le mani per riportare alla luce e alla vita chiunque.
Forse non chiara, ma la mia domanda era se capita ad altri di avere pensieri così opposti, tragicamente opposti.
 

ROSSANA367

Giardinauta Senior
Siamo fatti di opposti, magari facciamo il volontariato e poi non salutiamo il vicino di casa...
Siamo un'amalgama incredibile di sentimenti e di emozioni. Ci può stare di tutto e di più.
Persino l'esprimere un pensiero e poi all'occorrenza agire in un altro modo.
Io vorrei che fossero donati i miei organi, ma non credo che potrei decidere per un mio familiare.
Ripeto: non credo, pensandoci ora che non devo decidere. Poi... non lo so.
 
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Sevi

Fiorin Florello
(.....)Da quà non augurerei a nessuno una non vita così, ma sono sicura che se fosse successo qui scaverei con le mani per riportare alla luce e alla vita chiunque.
Forse non chiara, ma la mia domanda era se capita ad altri di avere pensieri così opposti, tragicamente opposti.

Sì che càpita, Pin...eccome pure :eek:k07:

Come dice Rossana...siamo fatti di opposti, controsensi, contrasti.
Resta un mistero, e magari è giusto così.
Voglio dire...che una risposta chiara e risolutiva non ci sia.
E' pregio e difetto dell'uomo, fortuna e sfortuna insieme...di non riuscire a rispondere a tutto.

E poi siamo anche istinto, giusto? E' quello che + spesso ci frega, o ci salva...a seconda dei punti di vista.
 

daria

Master Florello
Ci penso da un paio di giorni alla risposta, perché non riesco a trovarne una che metta d'accordo cuore e cervello, credo di avere anch'io al riguardo pensieri tragicamente opposti.Ho creduto in frangenti legati alla sofferenza di avere convinzioni granitiche che poi si son sciolte come neve al sole, non sono credente, mi tengo stretta la mia soglia di ragionato fatalismo- e mi rendo conto della contrapposizione dei termini-
 
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