Beh,non è campata tanto in aria.Molti genitori danno tutto ai figli,ma non danno una cosa importante:l'attenzione e l'ascolto,e i danni si vedono.
Non essere ascoltati,non essere oggetto di giuta attenzione,equivale a non essere considerati,ad essere nulla per i propri genitori,e questa è violenza,c'è poco da fare.
Ho pazienti che fanno le insegnanti,e mi raccontano queste cose,e di come loro debbano fare anche le veci dei genitori,ad ascoltare i ragazzi e a dare loro consigli.Nello stesso tempo devono stare attentia non urtare la sensibilità e ala suscettibilità degli adulti ,altrimenti partono pure le denunce.
Qualche giorno fa sono andata a fare una lezione ad una scuola media sulle medicine complementari,nell'ambito di un'iniziativa organizzata dalla mia scuola di specializzazione.
Ho parlato,prima di cominciare, con le insegnanti,e mi sono fatta un po' descrivere le classi,in modo da poter organizzare al meglio la lezione.E' stata un'esperienza molto bella e pure divertente,sia per loro che per me:i ragazzi sentivano che stavo parlando a loro e con loro,e sono stati attentissimi,hanno preso un fiume d'appunti,e mi hanno fatto vedere i fogli scritti.Non volevano che andassi via e mi hanno chiesto di tornare.
Non lo racconto per "farmi bella",ma per dirti che ai ragazzi l'attenzione e la vicinanza degli adulti,in specie dei genitori ,è fondamentale,per la loro crescita,per sentirsi riconosciuti e sentire che sono amati.Se tuttto questo manca,cer5tamente che i ragazzi subiscono,in certo qual modo, violenza.
In quel libro -inchiesta di cui parlavo qualche tempo fa,"faccio la cubista e mi chiamano principessa"(adesso come adesso,il titolo esatto non lo ricordo)i ragazzi e le ragazzine parlano di se',raccontano storie tristissime,rapporti sessuali troppo precoci,uso di droga,scuola non frequentata,e genitori che non sanno nulla di nulla della doppia vita dei figli,e che se ne fregano pure di saperlo,per cui...