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Il Voto, esercizio legittimo della Sovranità popolare

rootfellas

Florello
Sì, scheda bianca fa questo.
Scheda nulla invece viene contata nel numero quindi aiuta per il quorum, ma non dà il voto a nessuno. Sceda nulla è se ci fai un segnaccio sopra, se ci scrivi "vaffangulo", se fai croci sul si e anche sul no, etc.

Assolutamente NO. la scheda bianca viene annullata dagli scrutatori.
 
M

mammagabry

Guest
ahh ecco da dove vengono gli imbrogli elettorali...
Mo che mi sovviene da piccola spesso sentivo i grandi dirsi di non lasciare scheda bianca perche' se no quelli che contavano le schede mettevano loro il voto a quello che gli aveva trovato il lavoro.........
(trad.dal palermitano terra terra)
 

rootfellas

Florello
ahh ecco da dove vengono gli imbrogli elettorali...
Mo che mi sovviene da piccola spesso sentivo i grandi dirsi di non lasciare scheda bianca perche' se no quelli che contavano le schede mettevano loro il voto a quello che gli aveva trovato il lavoro.........
(trad.dal palermitano terra terra)


Chiedo scusa per la divagazione molto politica, per le schede bianche .. chiedere a pisanu!!!!!!!!!!!
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Io ho fatto il presidente di seggio e ne conosco molti altri.
Nel mio seggio le schede bianche restano bianche (in quanto appena aperte vanno timbrate con il timbro del seggio e firmate da due scrutatori, dopo di che ogni cambiamento è inutile, ormai sono classificate). Di solito ci sono presenti dei rappresentanti di lista i vari schieramenti e non credo proprio sarebbero d'accordo a veder fatte certe cose e non credo neanche i presidenti vogliano farlo (rischiano tantissimo).

Poi cosa si faccia fuori dalla mia realtà io non lo so. Conosco un centinaio di altri presidenti e non credo proprio farebbero una cosa del genere.

Tanto per dire: in questo scrutinio le schede si dividevano in:

- SI
- NO
- SCHEDA BIANCA
- SCHEDA NULLA

Sui verbali le schede nulle possono essere suddivise ancora in molte maniere:

- Schede contenti voti non univoci (quindi con croce sia sul sì sia sul no)
- Schede che riportato scritte che possono far risalire all'identità della persona che ha votato
- Schede deteriorate volutamente dal votante

e altre possibiltà ancora.

Ci sono anche i paragrafi in cui riportare i voti nulli per il si e per il no.
In pratica: ci sono cinque schede con croce sia sul no sia sul si? Allora ci sono 5 voto non validi per il no e 5 voti non validi per il si.

Che una scheda bianca venga annullata è del tutto illegale.
 
M

mammagabry

Guest
in certi ambienti/zone il termine illegale a volte suona sconosciuto se non peggio...
Non credo che a cinisi o a montelepre(2 localita' prese a caso,eh!)se cerchi di lamentarti che non si puo' fare(chiunque tu sia!)avresti molte possibilita' di uscirne sano e salvo!
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
per annullata intendevo non conteggiata nel computo dei voti validi Helene.

Beh, se è bianca non può essere un voto valido...è evidente:).

Però, in mancanza di una complicità molto ampia, cosa che ritengo non possa capitare, almeno nella mia realtà, è difficile che una scheda bianca diventi scheda votata o scheda nulla.
 
S

scardan123

Guest
OK, mi sono sbagliato sulle schede bianche.
Eh, succede, è l'età! :lingua:
 

I'm dog

Bannato
Phonzio Glabrato chiese alla folla: chi volete liberare Julius o Barnaby?
Barnaby Barnaby Barnaby! ( urlò uno degli astanti )
Hai ripetuto 3 volte di fila la stessa parola ( disse Glabrato ), sei pazzo!
'O campu di cungendrhamentu! ( tradotto dal dogghiano antico, significa: sia condotto al campo di concentramento )
Dai presenti un' altra voce si levò: Perché non abolire l' ingiusta pena della crocefissione?
Non siamo qui per decidere con quale pena sopprimere la vita dei condannati ma, al contrario, per dare un segno di clemenza. ( replicò Glabrato )
Ma io non ho mai parlato di sopprimere... ( disse la voce )
Questa è la differenza tra noi ( lo interruppe Glabrato ) tu giri la testa dall' altra parte ma per me decidere della vita altrui è un peso troppo grande e mi ci pulisco...ahem, beh...le mani.
 
N

ninfa77

Guest
per assurdo..
se elimini il quorum vuol dire che la maggioranza di un ipotetico 10% che vota... sarebbe il volere del popolo?

direi che il quorum è fondamentale

non c'è per le politiche/amministrative direi più che giusto

ma per il referendum credo sia fondamentale.

:hands13:giustissimo

Ma le schede bianche non venivano assegnate a chi prende piu' voti allargandone cosi maggiormente il consenso?
Io non ho mai votato a parte il referendum sulla costituzione di qualche annetto fa,questo qui non ne avevamo proprio voglia siamo andati ad una festa alla faccia della grandine ,io credo che anche cambiano queste leggi fanno comunque in modo che la loro costosa poltrona rimanga ben salda sotto i loro cu...i . E anche se arrivano facce nuove sarebbero comunque uguali ai precedenti se non peggio!
L'unico voto che il popolo dovrebbe fare e mettere una x di sangue sopra la schiena di tutti i papponi ma finche' il popolo continua a credere che essere papponi e' una cosa ganza,fi..a ,cazzuta ,etc non ci sara' speranza,saremmo sempre delle vittime con la sindrome di Stendha l!!!

Quoto tutto:hands13:
 

Masolino

Bannato
Conclusione

Quindi siamo ancora fermi all'epoca di Massimo Taparelli marchese d'Azeglio:
l'Italia è stata più o meno fatta, gli italiani no.
Guerre di indipendenza, guerra di liberazione, vite sacrificate, lutti......perché ?
Sembra tuttora lontana la percezione popolare della Communitas nazionale, forse il simbolo vivificatore potrà diventare lo schermo televisivo.
 
S

scardan123

Guest
Che l'italia non sia un paese ma una definizione geografica ne sono convinto. Del resto è rimasta divisa in stati diversi per una dozzina di secoli secolo piu, secolo meno, non si cancella in un attimo. Per me è come una federazione di regioni, tutte belle, ma spesso profondamente diverse, per lingue (dialetti), cucina, paesaggi, etc.
In sè, la cosa non ha niente di negativo, rende anzi molto più umanamente ricco un territorio.
Poi ci sono eventi che uniscono ogni tanto le varie regioni, come le partite di calcio, grandi eventi di cronaca, il lotto e qualche altro.
 

I'm dog

Bannato
Conclusione

Quindi siamo ancora fermi all'epoca di Massimo Taparelli marchese d'Azeglio:
l'Italia è stata più o meno fatta, gli italiani no.
Guerre di indipendenza, guerra di liberazione, vite sacrificate, lutti......perché ?
Sembra tuttora lontana la percezione popolare della Communitas nazionale, forse il simbolo vivificatore potrà diventare lo schermo televisivo.

Se il fine è quello di stabilire, qui e adesso, il canone che possa contraddistinguere univocamente gli appartenenti alla Nazione allora io penso che si debbano ancora sentire diverse campane, prima di giungere ad una qualche conclusione.

Considerando soltanto lo scarso interesse per quei 2 quesiti che definire vessatorii mi pare il più bizzarro degli eufemismi, invece dico, senza indugio alcuno, che l' Italia c'è e gli Italiani pure. A parte un 18-19% che forse non ha tanta dimestichezza con la Democrazia. :D
In genere uno che non è un ricettatore non ha interesse a contrattare refurtiva, analogamente, referendum che non interessano riscuotono interesse nullo, o quasi, non penso ci siano carenze di senso civico, da questo punto di vista, quando poi alle nazionali l'affluenza è dell' 80%
 
Ultima modifica:

Masolino

Bannato
Se il fine è quello di stabilire, qui e adesso, il canone che possa contraddistinguere univocamente gli appartenenti alla Nazione allora io penso che si debbano ancora sentire diverse campane, prima di giungere ad una qualche conclusione.

Considerando soltanto lo scarso interesse per quei 2 quesiti che definire vessatorii mi pare il più bizzarro degli eufemismi, invece dico, senza indugio alcuno, che l' Italia c'è e gli Italiani pure. A parte un 18-19% che forse non ha tanta dimestichezza con la Democrazia. :D
In genere uno che non è un ricettatore non ha interesse a contrattare refurtiva, analogamente, referendum che non interessano riscuotono interesse nullo, o quasi, non penso ci siano carenze di senso civico, da questo punto di vista, quando poi alle nazionali l'affluenza è dell' 80%

La mia è stata ovviamente una conclusione ''ad effetto'', direi con stile teatrale ; certamente un problema tanto complesso e variegato non può essere risolto con i pochi elementi che fornisce la statistica di una partecipazione a elezioni miste, amministrative e referendarie.
Il problema però, e insisto su questo fatto, non è quanto sia interessante l'oggetto della votazione, bensì quanto venga percepita l'importanza di recarsi alle urne per esercitare un proprio diritto costituzionale, esprimere la propria volontà sovrana.
Una volta nella cabina io posso annullare la scheda, lasciarla in bianco, ma ho esercitato il mio diritto, non mi sono ''assentato'' dal problema in discussione.
E la circostanza importante - indipendentemente dal risultato - è che la classe politica ( che troppo frequentemente dimentica da chi trae il suo ''potere'') riceva un avvertimento quale può dare l'alta partecipazione al voto e soltanto quella, se vogliamo sempre agire nell'ambito della legittimità e della legalità.
Un messaggio chiaro e inattaccabile: regolatevi, la prossima volta con il voto vi mandiamo via.
Poi sorgerà la spinosissima questione dei surrogatori, ma questo è un altro discorso.
 
A

Andrè

Guest
ma io ho fatto lo scrutatore, le schede bianche venivano annullate da noi e non esprimevano alcuna preferenza... è cambiato qualcosa?? :D

Assolutamente NO. la scheda bianca viene annullata dagli scrutatori.

ah ecco meno male....

ahh ecco da dove vengono gli imbrogli elettorali...
Mo che mi sovviene da piccola spesso sentivo i grandi dirsi di non lasciare scheda bianca perche' se no quelli che contavano le schede mettevano loro il voto a quello che gli aveva trovato il lavoro.........
(trad.dal palermitano terra terra)

è una cosa difficilissima, che pretenderebbe la connivenza di almeno sei persone. E' una leggenda metropolitana diffusa nel dopoguerra ai tempi della Democrazia CXXXna dal partito stesso
Beh, se è bianca non può essere un voto valido...è evidente:).

Però, in mancanza di una complicità molto ampia, cosa che ritengo non possa capitare, almeno nella mia realtà, è difficile che una scheda bianca diventi scheda votata o scheda nulla.

impossibile: se ti beccano sei rovinato.

Conclusione

forse il simbolo vivificatore potrà diventare lo schermo televisivo.

lo è già, ma è mortificatore più che altro.

Se il fine è quello di stabilire, qui e adesso, il canone che possa contraddistinguere univocamente gli appartenenti alla Nazione allora io penso che si debbano ancora sentire diverse campane, prima di giungere ad una qualche conclusione.

Considerando soltanto lo scarso interesse per quei 2 quesiti che definire vessatorii mi pare il più bizzarro degli eufemismi, invece dico, senza indugio alcuno, che l' Italia c'è e gli Italiani pure. A parte un 18-19% che forse non ha tanta dimestichezza con la Democrazia. :D
In genere uno che non è un ricettatore non ha interesse a contrattare refurtiva, analogamente, referendum che non interessano riscuotono interesse nullo, o quasi, non penso ci siano carenze di senso civico, da questo punto di vista, quando poi alle nazionali l'affluenza è dell' 80%

Molte campane andrebbero sentite, e ognuno direbbe la sua. E' più diverso un trentino da un calabrese che un giapponese da un americano. Parlano entrambi inglese perlomeno...(se il giappo ha fatto il bravo e lo ha studiato perbene: è tipo una seconda lingua).
L'italia non è ahimè unita se non durante i Mondiali, gli Europei, le Olimpiadi o le elezioni Poitiche dove però si divide in due distinte tifoserie che non badano alla qualità del gioco ma alla grezza vittoria. Fuor di metafora: io sono di sinistra (ho deciso di esserlo, ho scelto di esserlo, stamattina mi sono svegliato così, per tradizione familiare, ecc ecc) e voto a prescindere da programmi e concretezza, se invece sono di destra (ho deciso di esserlo, ho scelto di esserlo, stamattina mi sono svegliato così, per tradizione familiare, ecc ecc :D) invece voto a prescindere da programmi e concretezza. Poi dopo ho -secondo sto modo puerile di pensare- diritto a protestare, e continuare a non far nulla.
Se questa è una nazione unita ditemelo voi. Anzi se è una nazione. Una nazione ha un popolo, io questo popolo non lo vedo se non nei discorsi appunto populisti dei politici che usano sta bella parola per acchiappare qualche voto. Non è certo unita nel pretendere compatta certi diritti (chi ha la casa se ne frega di chi non ce l'ha, chi ha un impiego stabile difficilmente solidarizzerà con precari e disoccupati ecc ecc e viceversa).
La logica dell'orticello prevalee sulla coscienza nazionale, l'interesse privato e la sua tutela sono ormai lo standard nazionale, in piccolo e sopratutto in grande, così come l'ardua, costante, infaticabile ricerca di soluzioni per aggirare nemmeno troppo elegantemente le leggi.

Poi vorrei ben intendere a chi o cosa ti riferisci (ho nerettato la parte in questione). Se ti riferisci a chi non vota alle politiche o annulla la scheda, la lascia bianca o se ne va al mare, permettimi di dissentire, anzi: mi permetto di dire che conosco perfettamente il concetto e i principi e la storia della Democrazia perchè li ho studiati all'Università prima, li insegno a scuola adesso, e ti posso dire che la classe politica che abbiamo è un insulto al concetto di politica e democrazia, uno sputo in faccia a chi è morto per costruirle. Peraltro sono italiano quanto te oltretutto per lo Stato lavoro, da precario, sottopagato e in attesa di ricevere lo stipendio di marzo e aprile, ma NON voto e mi rifiuterò di farlo fintanto che vorranno prenderci per il naso questi individui loschi, scorretti disonesti traffichini, con amicizie ambigue, privi di morale, di apirazioni peril bene collettivo e quindi per la nazione. Mediocri insomma, e lo hai detto tu, da destra a sinistra, sta monnezza rappresenta in percentuali diverse l'80% degli italioti: se li eleggono è perchè gli assomigliano, altro motivo non vedo.
 

Masolino

Bannato
La mia è stata ovviamente una conclusione ''ad effetto'', direi con stile teatrale ; certamente un problema tanto complesso e variegato non può essere risolto con i pochi elementi che fornisce la statistica di una partecipazione a elezioni miste, amministrative e referendarie.
Il problema però, e insisto su questo fatto, non è quanto sia interessante l'oggetto della votazione, bensì quanto venga percepita l'importanza di recarsi alle urne per esercitare un proprio diritto costituzionale, esprimere la propria volontà sovrana.
Una volta nella cabina io posso annullare la scheda, lasciarla in bianco, ma ho esercitato il mio diritto, non mi sono ''assentato'' dal problema in discussione.
E la circostanza importante - indipendentemente dal risultato - è che la classe politica ( che troppo frequentemente dimentica da chi trae il suo ''potere'') riceva un avvertimento quale può dare l'alta partecipazione al voto e soltanto quella, se vogliamo sempre agire nell'ambito della legittimità e della legalità.
Un messaggio chiaro e inattaccabile: regolatevi, la prossima volta con il voto vi mandiamo via.
Poi sorgerà la spinosissima questione dei surrogatori, ma questo è un altro discorso.
__________________
Masolino da Panicale
Arcangelo Gabriele
 

I'm dog

Bannato
La mia è stata ovviamente una conclusione ''ad effetto'', direi con stile teatrale ; certamente un problema tanto complesso e variegato non può essere risolto con i pochi elementi che fornisce la statistica di una partecipazione a elezioni miste, amministrative e referendarie.
Il problema però, e insisto su questo fatto, non è quanto sia interessante l'oggetto della votazione, bensì quanto venga percepita l'importanza di recarsi alle urne per esercitare un proprio diritto costituzionale, esprimere la propria volontà sovrana.
Una volta nella cabina io posso annullare la scheda, lasciarla in bianco, ma ho esercitato il mio diritto, non mi sono ''assentato'' dal problema in discussione.
E la circostanza importante - indipendentemente dal risultato - è che la classe politica ( che troppo frequentemente dimentica da chi trae il suo ''potere'') riceva un avvertimento quale può dare l'alta partecipazione al voto e soltanto quella, se vogliamo sempre agire nell'ambito della legittimità e della legalità.
Un messaggio chiaro e inattaccabile: regolatevi, la prossima volta con il voto vi mandiamo via.
Poi sorgerà la spinosissima questione dei surrogatori, ma questo è un altro discorso.

Pienamente d' accordo con l'importanza che ha il diritto di voto e ci aggiungo anche quello di poter esprimere la preferenza, voglio che emerga il miglior interprete delle mie esigenze.

Penso che ci sono delle domande alle quali non si può rispondere semplicemente si o no, delle trappole congegnate per sfruttare la mia ignoranza, o quella altrui, chi si occupa della stesura del quesito ha ampi margini d'azione e di scelta, specialmente se appoggiato da una classe politica compiacente...
C'è una bella differenza fra il voto-delega e quello referendario ( il quale è trascurato per questioni logistiche e non tanto per via del quorum troppo alto, secondo me ovviamente ).



Molte campane andrebbero sentite, e ognuno direbbe la sua. E' più diverso un trentino da un calabrese che un giapponese da un americano. Parlano entrambi inglese perlomeno...(se il giappo ha fatto il bravo e lo ha studiato perbene: è tipo una seconda lingua).
L'italia non è ahimè unita se non durante i Mondiali, gli Europei, le Olimpiadi o le elezioni Poitiche dove però si divide in due distinte tifoserie che non badano alla qualità del gioco ma alla grezza vittoria. Fuor di metafora: io sono di sinistra (ho deciso di esserlo, ho scelto di esserlo, stamattina mi sono svegliato così, per tradizione familiare, ecc ecc) e voto a prescindere da programmi e concretezza, se invece sono di destra (ho deciso di esserlo, ho scelto di esserlo, stamattina mi sono svegliato così, per tradizione familiare, ecc ecc :D) invece voto a prescindere da programmi e concretezza. Poi dopo ho -secondo sto modo puerile di pensare- diritto a protestare, e continuare a non far nulla.
Se questa è una nazione unita ditemelo voi. Anzi se è una nazione. Una nazione ha un popolo, io questo popolo non lo vedo se non nei discorsi appunto populisti dei politici che usano sta bella parola per acchiappare qualche voto. Non è certo unita nel pretendere compatta certi diritti (chi ha la casa se ne frega di chi non ce l'ha, chi ha un impiego stabile difficilmente solidarizzerà con precari e disoccupati ecc ecc e viceversa).
La logica dell'orticello prevalee sulla coscienza nazionale, l'interesse privato e la sua tutela sono ormai lo standard nazionale, in piccolo e sopratutto in grande, così come l'ardua, costante, infaticabile ricerca di soluzioni per aggirare nemmeno troppo elegantemente le leggi.

La diversità è una virtù, quanto sarebbe vulnerabile un esercito composto soltanto da fanti, chi ci vuole stare in un posto dove sei unico soltanto perché sei un numero, ridondante per tutto il resto.
Il rischio per me è quello che il Paese diventi una dittatura bicefalo che riesca comunque a conservare una democrazia di facciata con la sindrome da gendrodestra-gendrosinistra, il voto è uno strumento fondamentale che a me sta pure stretto quindi figurati se non me ne avvalgo.


Poi vorrei ben intendere a chi o cosa ti riferisci (ho nerettato la parte in questione).


Mi riferisco a quel 18% circa che si è espresso per il si ai primi 2 quesiti dello scorso referendum.

Mediocri insomma, e lo hai detto tu, da destra a sinistra, sta monnezza rappresenta in percentuali diverse l'80% degli italioti: se li eleggono è perchè gli assomigliano, altro motivo non vedo.

Non lo so se sono italioti, mi hanno insegnato che dovrebbero essere persone con i loro pregi ed i loro difetti, non ho opinione in tal senso per me tutti voi siete dei "cosi" al di fuori della mia testa :D
 
Ultima modifica:

Masolino

Bannato
forse dimenticate che votare è un diritto e non un obbligo
quindi ognuno fa ciò che sente

Certamente, dipende da quanto uno si senta membro di una Communitas: chi ritiene di appartenervi e vuole partecipare attivamente, in modo legale, alla vita collettiva, si reca alle urne per l'esercizio del proprio diritto che si estrinsecherà secondo le idee e i convincimenti del votante.
Chi ritenga, al contrario, di non farne parte si comporterà conseguentemente, spesso astenendosi.
Non è questione di diritti o di obblighi, bensì di senso di appartenenza, detto altrimenti senso civico.
]
 
N

ninfa77

Guest
forse dimenticate che votare è un diritto e non un obbligo
quindi ognuno fa ciò che sente
Giustissimo......aggiungo che per il senso civico che ci dovrebbe illuminare nel nostro percorso di vita ,non vedo molta differenza tra astenersi e votare scheda nulla o bianca comunque non si esercita il diritto di scelta per il quale i nostri avi hanno tanto combattuto...o si vota e si dà un contributo reale o non si vota
 
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