il proprio io o no

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ma se alla persona da aiutare non piace il risotto al pesce è inutile che tu gli prepari il risotto al pesce dicendo che è buono

Se la persona da "aiutare" la conosco, e se voglio aiutarla la conosco e le sono affezionata, non offro certo il risotto al pesce.

Io resto me stesso, se un amico è in difficoltà, ci soffro un sacco, magari tento un piccolo approccio per far capire che sono presente, e poi aspetto, anche se sono convinto che i veri amici non hanno bisogno di approcci, già lo sanno che ci sono!

Si certo i veri amici lo sanno, ma per come la vedo io a volte ricordarlo non fa male.
Considerando che nei momenti di riccio assoluto, si rimane indietro si perdono alcune cose.

non so sempre come sono, sono come mi viene in quel momento, non so se dipende da me o dalla persona che si è isolata, o dalla lettura che do di quella specifica situazione
quando mi isolo io, e capita davvero spesso, mi va benissimo essere cercata e schiodata, mi fa sentire amata. anche se non mi faccio sempre schiodare...

Il non farsi sempre schiodare è caratteriale e personale, da alcune persone non ci si fa mai schiodare.
Ma hai ragione quella sensazione di sentirsi amata da comunque un sferzata positiva

 

[seya]

dipende dalla persona.
con tutti mi comporto in modo diverso a seconda della sensibilità altrui e dall'empatia che scaturisce o meno.
di solito vado molto ad istinto, cerco di avvicinarmi come posso, perchè è più forte di me e ne sento il bisogno.
sento molto il dolore degli altri, anche se poi concretamente non è che io riesca ad essere di molto aiuto.
io per esempio non è che apprezzo chi insiste, quando sto male e mi chiudo, ma non è sempre così, nel senso che dipende sempre dalla modalità con cui uno insiste e si avvicina a me, dalla sua dolcezza, dalla sua comprensione, dal suo modo di ascoltarmi quando e se ho voglia di aprirmi.
spero di esserti stata un pochino utile.

un ultima cosa, ricorda anche se sai bene, che tutti abbiamo tempi diversi. tempi di ripresa e consapevolezza.