• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Il peperoncino come antiparassitario, fungicida? Chi ha informazioni GRAZIE!!

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Salve Giu.
Il peperoncino non l'ho trovato: se ti interessa puoi scegliere tra altre molte ricette a base di:
-aglio e cipolla; assenzio; camomilla; consolida maggiore; equiseto; felci; ortica; pomodori; quassio; rabarbaro; rafano; tanaceto, tarassaco; valeriana; e poi un'altra mezza dozzina a base di sostanze non vegetali.
Interessa qualcosa di specifico? Si va dalle preparazioni anti-formiche, agli anti-afidi, agli anti-lumache, agli anti-crittogamici, per finire con i 'ricostituenti' anti-carenze.
Mi risulta in compenso che il peperoncino sia usato come "arma non letale" anti-aggressione...di questi tempi!
Un saluto
 

giu2002

Aspirante Giardinauta
Grazie per la risposta. cercavo qualche rimedio naturale per la "ticchiolatura" delle rose.
Vero il peperoncino ora lo si usa anche come anti aggressione.
Comunque io lo preferisco con l'aglio e l'olio sulla pasta!!!!!!!
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
La vecchia e semplice ricetta dello spaghetto...di mezzanotte! (per i buoni stomaci però).
Altra ricetta, tratta da un manualetto di difesa biologica.
Decotto di tutta la pianta, senza radice, di EQUISETO in ragione di 1Kg/10l di acqua se pianta fresca ovvero 100-150 gr/10 l se essiccata (l'Equisetum arvense, detto 'coda di cavallo' lo si raccoglie nei campi e nei luoghi arenosi o lo si compra in erboristeria) con eventuale aggiunta di 0,5-1% di silicato di sodio, da diluirsi 5 volte e irrorare ogni tre settimane a partire da giugno sulla pianta alla luce solare prima del calore del mezzogiorno (i preparati di equiseto non si devono mettere in contenitori metallici); il decotto si prepara mettendo a bagno l'erba (secca o fresca per 24 ore), poi si fa bollire per 20 minuti e si lascia raffreddare e decantare a recipiente scoperto, infine si filtra.
Tutto ciò è molto attraente e credo anche divertente a farsi ma temo poco efficace specie in caso di attacchi sostenuti di ticchiolatura (meglio i rameici o gli organici più idonei tipo dodina, bitertanolo, esaconazolo, ditianon, mancozeb etc).
Ciao
 
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fiorita

Giardinauta Senior
Eccomi qua, scusate il ritardo....:sleep2:
Il peperoncino è molto efficace contro afidi e acari, ma per i funghi non serve a niente, esattamente come tutti i vari anticrittogamici chimici in commercio (opinione personale) L'equiseto è un utile preventivo, perchè rinforza la cuticola fogliare, ma non cura gli attacchi già in corso, inoltre non è corretto dire che si usa la pianta intera, perchè in realtà si utilizzano solo i fusti estivi (quelli verdi per intenderci, non quelli grigi che sono i fusti primaverili) perchè ricchi in silice e in sali solforici. La lecitina di soja ha proprietà blandamente anticrittogamiche e agisce inibendo la germinazione delle spore.
In realtà, l'unico metodo efficace per combattere le infezioni fungine è la prevenzione, una volta instaurata l'infezione, tutto ciò che si può fare è asportare le parti malate dalla pianta, distruggendole e adottare un efficace strategia preventiva contro le reinfezioni. Se l'attacco non è massiccio, come non dovrebbe mai essere grazie alla nostra attenzione nel controllare costantemente lo stato di salute delle nostre piante, la semplice asportazione della vegetazione malata e gli opportuni trattamenti con zolfo e verderame sono in genere più che sufficienti.
PS:Non è nulla di personale, ma.........................................................
Consiglio inoltre una visita medica a tutti coloro che sono presi da attacchi di panico alla vista di qualche foglia malata e sentono una pulsione irrefrenabile all'uso dei prodotti chimici alla comparsa del minimo difetto estetico delle loro piante (potrebbe essere opportuna la prescrizione di un ansiolitico)
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Grazie Alex per il 100%.
Tuttavia sono d'accordo quanto meno con il P.S. di Fiorita alla quale ho pensato quando ho scattato la foto sottoriportata sulle mie rose (le quali se cavano ugualmente anche se tratto assai poco, in pratica solo in caso -raro- di forti infestazioni; in foto la famosa cimice qui alla stadio di ninfa).
Bene la precisazione sull'equiseto (per giustizia agli Autori sul manualetto era in effetti chiarito sia che non si raccolgono i culmi con gli sporangi che comunque poi seccano, sia che l'equiseto ha un'azione di semplice rafforzamento per effetto delle sostanze attive citate di cui è ricco).
http://i101.photobucket.com/albums/m49/alessandro2005/DSCN0134.jpg
Ciao a tutti
P.S. Volendo fare un po' di semiologia, credo che si tabulassero le comunicazioni che appiono su questo genere di forum si troverebbe che un'alta percentuale di esse contengono rafforzativi iconici ed enfasi grammaticali scientificamente e razionalmente sproporzionati rispetto al danno ipotizzato (tipo: "AIUTOOOOOO!"; "INVASIONE!!!" "CHI MI DIVORA..."). Domanda: è un segno dei tempi ansiogeni e della cultura piagnucolosa del terzo millennio (almeno nell' Occidente senile), oppure è uno stile specifico (ancorchè a mio avviso involutivo) della comunicazione mediatica?
 
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A

Alex75

Guest
Consiglio inoltre una visita medica a tutti coloro che sono presi da attacchi di panico alla vista di qualche foglia malata e sentono una pulsione irrefrenabile all'uso dei prodotti chimici alla comparsa del minimo difetto estetico delle loro piante (potrebbe essere opportuna la prescrizione di un ansiolitico)

Cara Fiorita,
non è questione di attacchi isterici, ma di luogo dove si tiene le piante.

Un giardino ha più entomofauna di un terrazzo in città e per forza di cose in quest'ultimo ci sono meno predatori naturali.
E' naturale allora che sul terrazzo la probabilità di attacchi parassitari è maggiore.
La presenza di qualche foglia malata (vedi il caso dell'oidio) ci deve tenere in allerta e non indurci a lasciarla inosservata. Per mio conto è meglio trattare subito, il concetto di soglia di intervento imho non trova applicazione per le piante ornamentali tenute in balcone.
E' altresì inutile ironizzare (abbastanza pesantemente - parli di visita medica) con chi magari è neofita e cerca solo un consiglio oppure è ansioso di natura (e non è questione di tempi moderni).

Sono comunque d'accordo che meno si trattano le piante e meglio stanno, ma questo mi sembra lapalissiano.
 

fiorita

Giardinauta Senior
Cara Fiorita,
non è questione di attacchi isterici, ma di luogo dove si tiene le piante.


Io non ho parlato di attacchi isterici ma di panico, che da vocabolario significa: "-paura improvvisa senza motivo-", e non dirmi che in questo forum non ne circola parecchia.

Un giardino ha più entomofauna di un terrazzo in città e per forza di cose in quest'ultimo ci sono meno predatori naturali.
E' naturale allora che sul terrazzo la probabilità di attacchi parassitari è maggiore.
E' vero, ma ciò non significa che al minino accenno di attacco sia necessario trattare in maniera drastica, i rimedi devono essere proporzionati all'entità dell'attacco, tanto in giardino che in terrazzo, e si da il caso che io li abbia entrambe, quindi forse, so di che parlo.

La presenza di qualche foglia malata (vedi il caso dell'oidio) ci deve tenere in allerta e non indurci a lasciarla inosservata.
Infatti, se leggi bene, io ho detto chiaramente che la nostra attenzione verso le piante deve evitare gli attacchi massivi, intervenendo al primo accenno di malattia, in modo da poter evitare il ricorso a mezzi drastici, non ho detto di non intervenire!

Per mio conto è meglio trattare subito, il concetto di soglia di intervento imho non trova applicazione per le piante ornamentali tenute in balcone.
Questo concetto l'hai tirato fuori tu, io non ho mai parlato di soglia di intervento, ma solo di intervento proporzionato al pericolo.

E' altresì inutile ironizzare (abbastanza pesantemente - parli di visita medica) con chi magari è neofita e cerca solo un consiglio oppure è ansioso di natura (e non è questione di tempi moderni).
Non ironizzavo affatto, il rapporto con le piante, e più in generale col mondo circostante è un tema molto serio, ma la frase era riferita a chi ha citato una bella sfilza di antiparassitari in risposta alla sola menzione del termine fumaggine, senza preoccuparsi del fatto che nessuno aveva parlato di infestazione massiva o preoccupante, per quanto si leggeva dal messaggio, poteva trattarsi benissimo di una foglia o due, che possono tranquillamente e legittimamente preoccupare ogni neofita che non sappia come comportarsi davanti al problema, ma non giustificano chi, avendo maggiore esperienza e nell'intento, certamente lodevole, di dare un consiglio costruttivo, propone soluzioni sproporzionate al problema.

Sono comunque d'accordo che meno si trattano le piante e meglio stanno, ma questo mi sembra lapalissiano.
A giudicare da quel che consiglia l'altro alessandro non direi....
 
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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Amici miei,
se la mettiamo su questi toni finirò per lasciare. Pensavo ci fosse spazio per un po' di buonumore e scherzosa simpatia...
Mi pare scontato in premessa che a livello hobbistico non ci possono essere aspetti di produttività, nè considerazioni economiche, né questioni scientifiche. Per me è ovvio che la singola foglia con la macchia non è un problema fitopatologicamente importante, anche se comprendo possa esserlo altrimenti recepito dal neofita: proprio per questo motivo personalmente la metto sullo scherzoso; in aggiunta però è giusto, secondo me, dare informazioni tecniche, poichè la discussione e l'accesso ai forum presuppone una richiesta di informazione attendibile.
Ciao a tutti
 

girasole*

Giardinauta Senior
No stress...

Ragazzi...non scaldiamoci...stiamo parlando di piante...!!!:flower: Forse quello che intendeva Fiorita,è che bisognerebbe avere un approcio più rilassato con le piante...!Siamo già abbastanza stressati da mille cose,che almeno in questo passatempo dovremmo poterci rilassare...E'una cosa così bella il giardinaggio,che è un peccato trasformarlo in un momento di ansia...,pensiamolo,invece,come un piccolissimo "ritorno"alla natura...che purtroppo diventa sempre più difficile per chi vive in città!:love:
Io credo che le piante interagiscano a modo loro,bisogna solo saperle"ascoltare",e porsi nei loro confronti nel modo giusto...se si è troppo ansiosi,ne risentono e non crescono in maniera ottimale...:crazy: Lo so,è un discorso un po' assurdo...ma per me funziona così anche con le persone...!!!
Scusatemi l'intromissione...e...TAKE IT EASY!:love_4: :Saluto:
 
A

Alex75

Guest
Io non ho parlato di attacchi isterici ma di panico, che da vocabolario significa: "-paura improvvisa senza motivo-", e non dirmi che in questo forum non ne circola parecchia.

E' vero, ma ciò non significa che al minino accenno di attacco sia necessario trattare in maniera drastica, i rimedi devono essere proporzionati all'entità dell'attacco, tanto in giardino che in terrazzo, e si da il caso che io li abbia entrambe, quindi forse, so di che parlo.

Infatti, se leggi bene, io ho detto chiaramente che la nostra attenzione verso le piante deve evitare gli attacchi massivi, intervenendo al primo accenno di malattia, in modo da poter evitare il ricorso a mezzi drastici, non ho detto di non intervenire!

Questo concetto l'hai tirato fuori tu, io non ho mai parlato di soglia di intervento, ma solo di intervento proporzionato al pericolo.

Non ironizzavo affatto, il rapporto con le piante, e più in generale col mondo circostante è un tema molto serio, ma la frase era riferita a chi ha citato una bella sfilza di antiparassitari in risposta alla sola menzione del termine fumaggine, senza preoccuparsi del fatto che nessuno aveva parlato di infestazione massiva o preoccupante, per quanto si leggeva dal messaggio, poteva trattarsi benissimo di una foglia o due, che possono tranquillamente e legittimamente preoccupare ogni neofita che non sappia come comportarsi davanti al problema, ma non giustificano chi, avendo maggiore esperienza e nell'intento, certamente lodevole, di dare un consiglio costruttivo, propone soluzioni sproporzionate al problema.

Vabbe' mo non stiamo a sottilizzare i termini, avevo capito perfettamente cosa intendevi.

E' chiaro che occorrono interventi mirati (per cui si deve conoscere bene il ciclo vitale dell'insetto oppure la biologia di riproduzione del dato fungo) fatti nei momenti opportuni per avere risultati soddisfacenti.

Il concetto di soglia di intervento si applica nell'ortoflorovivaismo per questo non mi pareva applicabile in un contesto hobbistico. Il tuo concetto di intervento proporzionato al pericolo secondo me è proprio il concetto di soglia di intervento: mica tratti le rose con "poco" fungicida (che non farebbe nulla) se c'è "poco" oidio. Se c'è oidio tratti con fungicida a dosi d'etichetta, oppure non tratti proprio. Questo concetto del "tutto o nulla" secondo me si identifica meglio col concetto di soglia di intervento. Non sei d'accordo?

Poi ci sono gli effetti collaterali.
Esempio: sono riuscito a debellare un attacco di oidio sulle mie mini rose in vaso utilizzando il Folicur SE come da etichetta. Ho raggiunto le 4 applicazioni massime consentite e quindi non tratto più. Il problema è che il Folicur tende ad essere fitotossico in alte concentrazioni (più trattamenti ravvicinati) e come effetto collaterale ho avuto un massiccio attacco di acari. Per cui ho dovuto trattare con il Miro. Non ti dico il numero di filloptosi. La pianta ora è bella spoglia.
Allora mi domando: e se non avessi fatto nulla?
 
A

Alex75

Guest
Ragazzi...non scaldiamoci...stiamo parlando di piante...!!!:flower: Forse quello che intendeva Fiorita,è che bisognerebbe avere un approcio più rilassato con le piante...!Siamo già abbastanza stressati da mille cose,che almeno in questo passatempo dovremmo poterci rilassare...E'una cosa così bella il giardinaggio,che è un peccato trasformarlo in un momento di ansia...,pensiamolo,invece,come un piccolissimo "ritorno"alla natura...che purtroppo diventa sempre più difficile per chi vive in città!:love:
Io credo che le piante interagiscano a modo loro,bisogna solo saperle"ascoltare",e porsi nei loro confronti nel modo giusto...se si è troppo ansiosi,ne risentono e non crescono in maniera ottimale...:crazy: Lo so,è un discorso un po' assurdo...ma per me funziona così anche con le persone...!!!
Scusatemi l'intromissione...e...TAKE IT EASY!:love_4: :Saluto:

Il discorso non è assurdo per nulla e meriterebbe uno spazio apposito.
Prova ne è che le piante "parlano" fra di loro: per sempio il cross-talking dell'etilene.
 

girasole*

Giardinauta Senior
Il discorso non è assurdo per nulla e meriterebbe uno spazio apposito.
Prova ne è che le piante "parlano" fra di loro: per sempio il cross-talking dell'etilene.

Grazie,son contenta non mi consideri una pazza(come la maggior parte di persone che mi conoscono...:crazy: )...!Comunque io parlavo a livello di energie(positive e negative...)e di approcio...(sai..sto leggendo un libro e sto cambiando stile di vita...),non sono così informata come te...cosa sarebbe questo cross-talking dell'etilene?:confuso: :confused:
 
A

Alex75

Guest
Grazie,son contenta non mi consideri una pazza(come la maggior parte di persone che mi conoscono...:crazy: )...!Comunque io parlavo a livello di energie(positive e negative...)e di approcio...(sai..sto leggendo un libro e sto cambiando stile di vita...),non sono così informata come te...cosa sarebbe questo cross-talking dell'etilene?:confuso: :confused:

L'etene (CH2=CH2) (o etilene) è a temperatura ambiente un gas.
Nelle piante funziona come un vero e proprio ormone inducendo la fioritura e maturazione dei frutti (prova a lasciare le banane vicino a dei pomidori verdi e vedrai che i pomidori vireranno al rosso) ma anche la filloptosi (l'ingiallimento e la caduta delle foglie).

Mi è capitato di osservare degli ingiallimenti su parte di foglie di geranio perché queste stavano vicino ad una rosa con foglie gialle che (probabilmente) stavano emettendo etilene: tipico esempio di cross-talking (in italiano, la comunicazione bidirezionale).

Perché dovrei considerarti come una pazza?
D'altronde le piante non sono esseri viventi?
Mica sono fatti di plastica...
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Bene:eek:k07:
Mi pare che la discussione stia riallineandosi su binari tecnici:martello: .
Allora rientro (ma non rinuncio alla sfumatura scherzosa).

Mi paiono ben centrate le considerazioni di Alex, che di primo acchito mi sembra abbia una forma mentis simile alla mia, diciamo aristotelica (una cosa è o non è, si fa o non si fa); molto efficace quando dice che per "poco" oidio mica si dà "poco" anticrittogamico (e già...qui non vale il concetto della pubblicità dell'omino in bicicletta per le vie di Milano con una enorme pennellessa sulla schiena: "per parete grande, pennello grande!"); il concetto del "tutto o nulla" ha una portata generale (io lo studiai in fisiologia nella trasmissione dello stimolo nervoso, o in fisica nucleare come massa critica).
Se poi si volesse aver informazione della nozione di soglia così come stabilito nei metodi di lotta guidata ecco le definizioni.
Soglia di danno: momento in cui il presumibile danno provocato dal parassita inizia ad eguagliare il costo del trattamento fitoiatrico.
Soglia di intervento: momento in cui si deve effettuare il trattamento che si concretizza appena prima della soglia di danno.
Si può aggiungere che nelle difesa delle piante floreali nel verde privato o nel verde urbano, il concetto di soglia di intervento non può non riferirsi anche a parametri estetici, sociali, sanitari.
Ciao a tutti
P.S. per Girasole. Cross talking è termine e concetto ormai di uso consolidato in biologia e medicina (es.: è cross talking il "chiacchericcio" chimico-ormonale tra embrione e utero materno fin dalle prime fasi del concepimento). In ambito agrario esistono prodotti (etefon) che sono dei promotori dell'etilene e vengono impiegati per accelerare la maturazione della frutta.
 
Ultima modifica:

girasole*

Giardinauta Senior
Ah,allora si che lo conosco il fatto dell'etilene...!E'quello che usano anche per far maturare la frutta raccolta ancora acerba...tipo i cachi...!
Io uso questa tecnica per la frutta troppo"dura",basta chiuderla in un sacchetto con delle mele!
Beh,sai,a casa mia non è ben vista la passione per le piante...io sarei capace di passare ore a pulire via gli acari col cotton fioc,e stare benissimo e rilassarmi...io parlo anche con le mie piante...!E poi da quando ho un po' cambiato vita(alimentazione in primis),non mi vedono molto bene...io credo che quello che fai prima o poi ti torna indietro,bene o male che sia...(una specie di karma...)
 

kiwoncello

Master Florello
Amici miei,
se la mettiamo su questi toni finirò per lasciare. Pensavo ci fosse spazio per un po' di buonumore e scherzosa simpatia...
Mi pare scontato in premessa che a livello hobbistico non ci possono essere aspetti di produttività, nè considerazioni economiche, né questioni scientifiche. Per me è ovvio che la singola foglia con la macchia non è un problema fitopatologicamente importante, anche se comprendo possa esserlo altrimenti recepito dal neofita: proprio per questo motivo personalmente la metto sullo scherzoso; in aggiunta però è giusto, secondo me, dare informazioni tecniche, poichè la discussione e l'accesso ai forum presuppone una richiesta di informazione attendibile.
Ciao a tutti

Perfettamente d'accordo con quanto dici; in effetti chi coltiva su scala abbastanza larga è molto meno "apprensivo" e più freddamente obiettivo verso possibili complicanze di tipo patogeno o semplicemente colturale. Ma si tratta di cosa ben comprensibile soprattutto da parte di chi si sta avvicinando al giardinaggio e cerca di imparare. Quanto ad alcune tue spiegazioni tecniche, mi spiace di non poterti rivotare, limitato in questo dalla strana regola vigente nel Forum.
kw
 

fiorita

Giardinauta Senior
Vabbe' mo non stiamo a sottilizzare i termini, avevo capito perfettamente cosa intendevi.

E' chiaro che occorrono interventi mirati (per cui si deve conoscere bene il ciclo vitale dell'insetto oppure la biologia di riproduzione del dato fungo) fatti nei momenti opportuni per avere risultati soddisfacenti.

Il concetto di soglia di intervento si applica nell'ortoflorovivaismo per questo non mi pareva applicabile in un contesto hobbistico. Il tuo concetto di intervento proporzionato al pericolo secondo me è proprio il concetto di soglia di intervento: mica tratti le rose con "poco" fungicida (che non farebbe nulla) se c'è "poco" oidio. Se c'è oidio tratti con fungicida a dosi d'etichetta, oppure non tratti proprio. Questo concetto del "tutto o nulla" secondo me si identifica meglio col concetto di soglia di intervento. Non sei d'accordo?

Poi ci sono gli effetti collaterali.
Esempio: sono riuscito a debellare un attacco di oidio sulle mie mini rose in vaso utilizzando il Folicur SE come da etichetta. Ho raggiunto le 4 applicazioni massime consentite e quindi non tratto più. Il problema è che il Folicur tende ad essere fitotossico in alte concentrazioni (più trattamenti ravvicinati) e come effetto collaterale ho avuto un massiccio attacco di acari. Per cui ho dovuto trattare con il Miro. Non ti dico il numero di filloptosi. La pianta ora è bella spoglia.
Allora mi domando: e se non avessi fatto nulla?

Quando parlo di intervento proporzionato al pericolo non mi riferisco alla quantità, ma al tipo di intervento che si mette in atto, ad esempio, se è in atto una infestazione massiccia di oidio (male perchè avrei dovuto accorgermene prima), mi sta bene l'uso di un anticrittogamico di sintesi, ma se noto un solo ramo malato, è sufficiente tagliarlo e trattare con verderame perchè l'infezione non dilaghi.
Per quanto riguarda il tuo caso specifico io avrei fatto così: avrei usato il Folicur solo in caso di infestazione massiva e con gran senso di colpa per aver trascurato troppo a lungo le mie rose, e alla comparsa degli acari, prima di ricorrere al miro, avrei trattato con peperoncino.
Anche se a volte sembra stregoneria, il metodo del nonno funziona, vale la pena provare!

Guardate che l'allegria sta benissimo anche a me, mica volevo fare la bacchettona! Solo ogni tanto intravedo una fastidiosa cultura del tipo "chimico è bello" che mi inquieta, è semplicistico pensare che siccome il sintetico è più efficace, il naturale è inutile, ma a volte ha meno effetti collaterali! Quel che io vorrei, è proprio espandere la popolarità dei rimedi naturali che funzionano, per proporre un'alternativa alla chimica selvaggia, che tra l'altro, voi lo sapete meglio di me, è spesso usata a sproposito.
 
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