meglio i rameici o gli organici più idonei tipo dodina, bitertanolo, esaconazolo, ditianon, mancozeb etc
Ciao
Consiglio inoltre una visita medica a tutti coloro che sono presi da attacchi di panico alla vista di qualche foglia malata e sentono una pulsione irrefrenabile all'uso dei prodotti chimici alla comparsa del minimo difetto estetico delle loro piante (potrebbe essere opportuna la prescrizione di un ansiolitico)
Cara Fiorita,
non è questione di attacchi isterici, ma di luogo dove si tiene le piante.
E' vero, ma ciò non significa che al minino accenno di attacco sia necessario trattare in maniera drastica, i rimedi devono essere proporzionati all'entità dell'attacco, tanto in giardino che in terrazzo, e si da il caso che io li abbia entrambe, quindi forse, so di che parlo.Un giardino ha più entomofauna di un terrazzo in città e per forza di cose in quest'ultimo ci sono meno predatori naturali.
E' naturale allora che sul terrazzo la probabilità di attacchi parassitari è maggiore.
Infatti, se leggi bene, io ho detto chiaramente che la nostra attenzione verso le piante deve evitare gli attacchi massivi, intervenendo al primo accenno di malattia, in modo da poter evitare il ricorso a mezzi drastici, non ho detto di non intervenire!La presenza di qualche foglia malata (vedi il caso dell'oidio) ci deve tenere in allerta e non indurci a lasciarla inosservata.
Questo concetto l'hai tirato fuori tu, io non ho mai parlato di soglia di intervento, ma solo di intervento proporzionato al pericolo.Per mio conto è meglio trattare subito, il concetto di soglia di intervento imho non trova applicazione per le piante ornamentali tenute in balcone.
Non ironizzavo affatto, il rapporto con le piante, e più in generale col mondo circostante è un tema molto serio, ma la frase era riferita a chi ha citato una bella sfilza di antiparassitari in risposta alla sola menzione del termine fumaggine, senza preoccuparsi del fatto che nessuno aveva parlato di infestazione massiva o preoccupante, per quanto si leggeva dal messaggio, poteva trattarsi benissimo di una foglia o due, che possono tranquillamente e legittimamente preoccupare ogni neofita che non sappia come comportarsi davanti al problema, ma non giustificano chi, avendo maggiore esperienza e nell'intento, certamente lodevole, di dare un consiglio costruttivo, propone soluzioni sproporzionate al problema.E' altresì inutile ironizzare (abbastanza pesantemente - parli di visita medica) con chi magari è neofita e cerca solo un consiglio oppure è ansioso di natura (e non è questione di tempi moderni).
A giudicare da quel che consiglia l'altro alessandro non direi....Sono comunque d'accordo che meno si trattano le piante e meglio stanno, ma questo mi sembra lapalissiano.
Io non ho parlato di attacchi isterici ma di panico, che da vocabolario significa: "-paura improvvisa senza motivo-", e non dirmi che in questo forum non ne circola parecchia.
E' vero, ma ciò non significa che al minino accenno di attacco sia necessario trattare in maniera drastica, i rimedi devono essere proporzionati all'entità dell'attacco, tanto in giardino che in terrazzo, e si da il caso che io li abbia entrambe, quindi forse, so di che parlo.
Infatti, se leggi bene, io ho detto chiaramente che la nostra attenzione verso le piante deve evitare gli attacchi massivi, intervenendo al primo accenno di malattia, in modo da poter evitare il ricorso a mezzi drastici, non ho detto di non intervenire!
Questo concetto l'hai tirato fuori tu, io non ho mai parlato di soglia di intervento, ma solo di intervento proporzionato al pericolo.
Non ironizzavo affatto, il rapporto con le piante, e più in generale col mondo circostante è un tema molto serio, ma la frase era riferita a chi ha citato una bella sfilza di antiparassitari in risposta alla sola menzione del termine fumaggine, senza preoccuparsi del fatto che nessuno aveva parlato di infestazione massiva o preoccupante, per quanto si leggeva dal messaggio, poteva trattarsi benissimo di una foglia o due, che possono tranquillamente e legittimamente preoccupare ogni neofita che non sappia come comportarsi davanti al problema, ma non giustificano chi, avendo maggiore esperienza e nell'intento, certamente lodevole, di dare un consiglio costruttivo, propone soluzioni sproporzionate al problema.
Ragazzi...non scaldiamoci...stiamo parlando di piante...!!!:flower: Forse quello che intendeva Fiorita,è che bisognerebbe avere un approcio più rilassato con le piante...!Siamo già abbastanza stressati da mille cose,che almeno in questo passatempo dovremmo poterci rilassare...E'una cosa così bella il giardinaggio,che è un peccato trasformarlo in un momento di ansia...,pensiamolo,invece,come un piccolissimo "ritorno"alla natura...che purtroppo diventa sempre più difficile per chi vive in città!
Io credo che le piante interagiscano a modo loro,bisogna solo saperle"ascoltare",e porsi nei loro confronti nel modo giusto...se si è troppo ansiosi,ne risentono e non crescono in maniera ottimale...:crazy: Lo so,è un discorso un po' assurdo...ma per me funziona così anche con le persone...!!!
Scusatemi l'intromissione...e...TAKE IT EASY!:love_4: :Saluto:
Il discorso non è assurdo per nulla e meriterebbe uno spazio apposito.
Prova ne è che le piante "parlano" fra di loro: per sempio il cross-talking dell'etilene.
Grazie,son contenta non mi consideri una pazza(come la maggior parte di persone che mi conoscono...:crazy: )...!Comunque io parlavo a livello di energie(positive e negative...)e di approcio...(sai..sto leggendo un libro e sto cambiando stile di vita...),non sono così informata come te...cosa sarebbe questo cross-talking dell'etilene?:confuso:
Amici miei,
se la mettiamo su questi toni finirò per lasciare. Pensavo ci fosse spazio per un po' di buonumore e scherzosa simpatia...
Mi pare scontato in premessa che a livello hobbistico non ci possono essere aspetti di produttività, nè considerazioni economiche, né questioni scientifiche. Per me è ovvio che la singola foglia con la macchia non è un problema fitopatologicamente importante, anche se comprendo possa esserlo altrimenti recepito dal neofita: proprio per questo motivo personalmente la metto sullo scherzoso; in aggiunta però è giusto, secondo me, dare informazioni tecniche, poichè la discussione e l'accesso ai forum presuppone una richiesta di informazione attendibile.
Ciao a tutti
Vabbe' mo non stiamo a sottilizzare i termini, avevo capito perfettamente cosa intendevi.
E' chiaro che occorrono interventi mirati (per cui si deve conoscere bene il ciclo vitale dell'insetto oppure la biologia di riproduzione del dato fungo) fatti nei momenti opportuni per avere risultati soddisfacenti.
Il concetto di soglia di intervento si applica nell'ortoflorovivaismo per questo non mi pareva applicabile in un contesto hobbistico. Il tuo concetto di intervento proporzionato al pericolo secondo me è proprio il concetto di soglia di intervento: mica tratti le rose con "poco" fungicida (che non farebbe nulla) se c'è "poco" oidio. Se c'è oidio tratti con fungicida a dosi d'etichetta, oppure non tratti proprio. Questo concetto del "tutto o nulla" secondo me si identifica meglio col concetto di soglia di intervento. Non sei d'accordo?
Poi ci sono gli effetti collaterali.
Esempio: sono riuscito a debellare un attacco di oidio sulle mie mini rose in vaso utilizzando il Folicur SE come da etichetta. Ho raggiunto le 4 applicazioni massime consentite e quindi non tratto più. Il problema è che il Folicur tende ad essere fitotossico in alte concentrazioni (più trattamenti ravvicinati) e come effetto collaterale ho avuto un massiccio attacco di acari. Per cui ho dovuto trattare con il Miro. Non ti dico il numero di filloptosi. La pianta ora è bella spoglia.
Allora mi domando: e se non avessi fatto nulla?