Certo che se c'è la possibilità, in sicurezza, di tenere la porta aperta e lasciare che i mici escano ed entrino a loro piacimento, come accade da me, la situazione credo sia ottimale.
Vedo, però, tanti mici di amici che vivono tranquilli e beati in appartamento, si fanno le loro dormite spesso anche al sole sul terrazzo (protetto dalla rete oltre il davanzale come per i bimbi, non si sa mai!), giocano con gli "umani" (che noto sempre che dedicano sempre più spesso del tempo a loro, i più passano la notte sul lettone, si infilano un po' dovunque (preferiti scatoloni e cesti).......... e, essendo una libera scelta, sono amati, coccolati perfino viziati.
In queste situazioni più o meno ottimali, come per tutto, c'è latente il problema dell'imprevisto, del "che cosa ci aspetta dietro l'angolo".
Come per me che al momento vivo malissimo, quasi più per loro che per me, il pensiero che la mia permanenza dove sono ora, in una casa indipendente con un bel giardino, dovrà prima o poi finire per "raggiunti limiti d'età" in quanto legata all'assoluta indipendenza e autosufficienza (legata soprattutto al guidare la macchina ed a un persistente buono stato mentale) e che le alternative, a seconda del prima o del poi, saranno tornare nell'appartamento senza balcone di Roma o in un residence per anziani. E i mici? Abituati ad uscire liberamente come vivrebbero la prima alternativa: 4 in un appartamento al 6° piano con la sola compagnia di "umani", senza rincorrere le farfalle, arrampicarsi sugli alberi, dormire riparati dal sole sotto un ospitale cespuglio fiorito? La seconda alternativa si rivelerebbe ancora più difficile da gestire ed emotivamente digerire: non potendoli portare con me come potrei sistemarli in modo che stiano bene?
Esiste una soluzione ottimale? Purtroppo ottimale è solo un aggettivo....per di più relativo.
o la mia signora e io?)