Per quasi 20 anni abbiamo decorato con luci varipinte e palline antiche e nuove una grande pianta di Pothos, avuta in regalo quando ci siamo sposati. Poi la pianta è deperita ed è morta e quindi mio figlio, con il grande animo ecologico di cui ha fatto un sistema di vita, ha voluto un albero finto. Puntualmente all'Immacolata lo tira fuori e lo guarnisce e lo illumina.
E poi mi aiuta (mi faccio aiutare) a fare il presepe, secondo l'antichissima tradizione delle due famiglie. E' grande ed articolato in piani, spazi, scale, monti, laghette, in orizzontale e in altezza. Statuine (pastori) della mia infanzia, di quella di mia moglie e poi un'infinità (circa 250 pezzi) di altre provenienti dagli artigiani napoletani (non solo da San Gregorio Armeno di Napoli), dalla Sicilia, Umbria, Alto Adige, Puglia, Calabria, Liguria, Lazio, Provenza, Bretagna, Austria, Germania e tanti oggetti che ricordano i miei viaggi. Insomma un presepe molto europeo e vivo con la capanna sormontata daAngeli e Pulcinella sonatori e ballerini.
Ciao