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I regali di Pasqua

Asclepias

Giardinauta Senior
Bentrovati a tutti: belli e brutti, grandi e "cei", verdi e gialli.
Sono, finalmente, a casa, ovvero al mio amato giardino. Sono rientrato da qualche giorno, trovando tutto è in ordine, con ogni cosa che mi aspettava. Sono stati giorni di assenza intensissimi: prima a Treviso con i miei, incontri, riunioni e cose varie (ho anche tentato di passare a salutare Peterpat ma ho trovato l'ufficio sempre chiuso) e poi una bellissima settimana in Ciociaria e dintorni. Un viaggio splendido con grande soddisfazione mia e dei miei viaggiatori (42) e che consiglio a tutti: Veroli, Alatri, Vico, Fumone, Casamari, Sora, Boville Ernica. Anagni, Subiaco, Sermoneta, Fossanova, Ninfa.
Oltre alla piacevolezza di tante cose (Silvia la straordinaria guida di Frosinone, il romantico hotel Filonardi di Veroli, la Messa di Pasqua fra le autorità di Alatri, gustosissime prelibatezze), mi sono fatto 4 regali, cogliendo un iris dal magico giardino di Ninfa, uno dal chiostro dell'abbazia di Fossanova, uno dal giardino di mirabili bossi topiari della certosa di Trisulti, uno dal giardino pensile del castello di Fumone, uno dal chiostro di Santa Scolastica di Subiaco per mano di un simpatico monaco novantenne, una talea di rosa dal mistico roseto di San Benedetto al Sacro Speco di Subiaco.
A parte questi luoghi, di notevolissimo interesse storico, artistico e anche botanico (naturalmente Ninfa era straordinaria ed ogni volta conferma il suo carattere di un segreto spirito da saper cogliere e che sto cercando di travasare nel mio giardino), tutto il territorio presenta un interesse ambientale, botanico, storico, artistico ed umano di grande rilievo.
Ed è proprio questo aspetto che spesso gli amanti del "verde" domestico trascurano: la visione e la considerazione del paesaggio come integrazione fondamentale del nostro amore per i fiori e le piante.
Ma avremo occasione di parlarne ancora.
Intanto ciao e a risentirci
 
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