Diciamo che le "granaglie" incidono parecchio sull'economia: l'anno scorso, causa siccità, il Canada ha prodotto molto meno grano. Noi ne importiamo da Ucraina, Canada, Texas ecc.... perché la sola produzione italiana del grano duro non riesce a sopperire il fabbisogno delle nostre industrie. In più qui nel nord Italia non si riesce a produrne di una qualità tale da poter essere usato per fare la nostra famosa pasta (clima, umidità ecc).
Se adesso continua a non piovere, in Canada va di nuovo male la stagione, in Ucraina si bombarda non so a che prezzo salirà uno dei nostri beni di consumo principe questo autunno. Senza tenere conto di farina (inteso come il classico pacchetto) e tutti i suoi derivati.
Dall'Ucraina poi si importa anche la maggior parte dell'olio di girasole che consumiamo.
Errato. Tu parli di "FRUMENTO",
non di granaglie che è un argomento molto più importante
da cui derivano il latte, le uova, e per ultimo la carne.
prendiamo come esempio UOVA
Se non hai cibo per le ovaiole, sei costretto ad abbatterle,
e quando torneranno disponibili le granaglie ti ci vanno 6 mesi per avere delle ovaiole da un pulcino.
ma per avere un pulcino ti servono TANTE ovaiole.... quindi come minimo 6 + 6 mesi per tornare ad avere le uova.
Non sono produzioni che possono "diminuire" o ridurre. Gli allevamenti intensivi diventano economicamente impossibili già al 60-70%
.. e le cascine non sono di certo allevamenti intensivi da supermercato !!!
Allarga il ragionamento alle altre filiere.
La Barilla & C sono il 2% del problema
( purtroppo )