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Giochi al computer...tempo perso?

giospebg

Aspirante Giardinauta
Ho giocato per un anno ad un server di Travian, beh, alzarsi la mattina quasi apposta per mandare truppe in attacco, calcolare tempi di andata e ritorno, stare attento a non subire attacchi... carino meccanismo, ma lentamente trita gli attributi... gioco troppo nerd.
 

njnye

Florello Senior
che vuol dire "nerd"?
Qua si potrebbe aprire una discussione di ore e ore su cosa voglia dire nerd. Poi magari ci aggiungiamo anche geek e hipster e siamo a posto.
Per me i nerd doc sono loro:
La_rivincita_dei_nerds1.jpg

Seguiti dal giovane Bill Gates ovviamente...
 

giospebg

Aspirante Giardinauta
Per me nerd è quella persona che vive solo per un pc acceso, invasato nei discorsi di schede video e ram... :)
 

Tabby

Aspirante Giardinauta
ahah pensavo che ormai il termine fosse d'uso comune... :lol:

Diciamo che la classica immagine stereotipata del "nerd" è un ragazzo pallido, poco atletico, e vestito male, che passa le sue giornate al computer(piu e piu ore al giorno) e conosce a memoria giochi,programmi etc Insomma computer-dipendente, scarsa vita sociale(se non in rete) e scarsa propensione a uscire di casa e a parlare di altro se non appunto, di roba elettronica. Ovviamente si tratta di un etichetta stupida e superficiale(per molti è come un insulto) che viene attribuita a certe persone un po fissate con il computer... eppure il fatto dell'aspetto e degli occhiali spesso corrisponde alla realtà (considera che passare ore a fissare uno schermo è il metodo migliore per rendere ancora piu spesse le lenti dei propri occhiali..non ne ho ancora conosciuto uno che non li porti)
 

Tabby

Aspirante Giardinauta
Ho giocato per un anno ad un server di Travian, beh, alzarsi la mattina quasi apposta per mandare truppe in attacco, calcolare tempi di andata e ritorno, stare attento a non subire attacchi... carino meccanismo, ma lentamente trita gli attributi... gioco troppo nerd.

Ah Travian, ci ho giocato anch'io..e pure Ogame e altri giochini "a tempo"(non mi ricordo come vengono definiti). Ne so qualcosa! :lol: Da alcune settimane ho iniziato a giocare ad un gioco simile, solito villaggio da costruire, vicini da attaccare,etc... sempre per via del tedesco (non credo esista in versione italina, si chiama "Die Stämme")

Molto utile per imparare un po di parole e scambiare qualche messaggio(un tipo di Amburgo si è offerto di insegnarmi la lingua e spiegarmi regole di grammatica:love_4:), ma dopo un pò...inizia a diventare noioso pure quello, soprattutto quando i capi della tua tribu (Stamm, nel mio caso) stabiliscono che chi è inattivo per piu di due giorni viene cacciato dal gruppo
 
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njnye

Florello Senior
ahah pensavo che ormai il termine fosse d'uso comune... :lol:

Diciamo che la classica immagine stereotipata del "nerd" è un ragazzo pallido, poco atletico, e vestito male, che passa le sue giornate al computer(piu e piu ore al giorno) e conosce a memoria giochi,programmi etc Insomma computer-dipendente, scarsa vita sociale(se non in rete) e scarsa propensione a uscire di casa e a parlare di altro se non appunto, di roba elettronica. Ovviamente si tratta di un etichetta stupida e superficiale(per molti è come un insulto) che viene attribuita a certe persone un po fissate con il computer... eppure il fatto dell'aspetto e degli occhiali spesso corrisponde alla realtà (considera che passare ore a fissare uno schermo è il metodo migliore per rendere ancora piu spesse le lenti dei propri occhiali..non ne ho ancora conosciuto uno che non li porti)
Infatti, come dicevo si può aprire un trattato sul termine. In realtà, nel verso senso del termine, il "nerd" è un fissato in una qualsiasi materia intellettuale. Non è solo chi è appassionato di computer. Einstein, con i suoi vestiti tutti uguali per non perdere tempo a decidere un accostamento, è un nerd. Il nerd può essere un fissato col violoncello come un matematico che parla solo di (e con) numeri. E sì, non ha una gran vita sociale perché non sono argomenti che tutti possono gestire (pensiamo al livello di cultura dell'americano medio, dove è nato il termine). Frequentano le persone coi loro stessi interessi, seguono i blog degli amici, usano le mailing list e i forum privati. E sì, travian è un gioco da nerd perché solo un nerd può mettere la sveglia alle 4.50 del mattino per fare un attacco. Nessun altro essere umano sano di mente avrebbe quella determinazione eppure è la chiave del loro successo...
 

Tabby

Aspirante Giardinauta
Ah interessante...! l'ho sempre sentito dire in riferimento ai maniaci del pc, non sapevo dell'origine del termine. Se la cosa puo essere estesa ad altri argomenti, sono un po "nerd" anch'io per certi versi :lol: E si, è vero...chi ce l'ha con i nerd spesso e volentieri non ha interessi personali, o sicuramente nulla di particolarmente originale e intellettuale (tipo il calcio, visto che ora è diffusissimo e sembrano tutti super-esperti).

Esistono quindi i nerd del giardinaggio?:D
 

njnye

Florello Senior
Ah interessante...! l'ho sempre sentito dire in riferimento ai maniaci del pc, non sapevo dell'origine del termine. Se la cosa puo essere estesa ad altri argomenti, sono un po "nerd" anch'io per certi versi :lol: E si, è vero...chi ce l'ha con i nerd spesso e volentieri non ha interessi personali, o sicuramente nulla di particolarmente originale e intellettuale (tipo il calcio, visto che ora è diffusissimo e sembrano tutti super-esperti).

Esistono quindi i nerd del giardinaggio?:D
Più il livello teorico è elevato e più è "nerd" (non so se qualcuno ha mai visto big bang theory con le dispute tra fisico teorico e fisico sperimentale: sintesi perfetta dei livelli di "nerditudine" possibili).
Nel caso delle piante il nerd per eccellenza è il botanico. Non so se qualcuno ha mai visto il bellissimo "E' ricca, la sposo, l'ammazzo" (titolo brutto come solo in Italia sappiamo fare, l'inglese era "a new leaf" ovvero "una nuova foglia"). Lei è una botanica ed è assolutamente nerd!
Se qualcuno se lo vuole vedere, è un gran bel film (e per gli appassionati di piante c'è un valore aggiunto) È ricca, la sposo e l?ammazzo (1971) | CineBlog01.EU | FILM GRATIS IN STREAMING E DOWNLOAD LINK
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Un nerd è anche uno che prende un grosso acquario, collega igrostato, termostato, luci ad un pc e ne fa un orchidario.
In generale la definizione di nerd potrebbe essere riassunta con un "esperto in una materia al punto tale da sacrificare aspetti definiti elementari dalle altre persone".
Poi i temi nerd sono più o meno comuni (scienza, tecnologia, fantascienza, fantasy, giochi, mezzi di trasporto), ma ovviamente esistono aree collaterali.
 

Tabby

Aspirante Giardinauta
Penso di aver ben chiaro il significato adesso :)
Però stavo riflettendo su una cosa...tornando in tema giochi e pc...un nerd da videogiochi ...soffre di dipendenza? Voglio dire, arrivati a certi livelli essere nerd botanici o nerd del pc cambia la situazione. La tecnologia, se in eccesso, puo davvero essere distruttiva, specialmente certi tipi di giochi. Mi chiedevo quindi se queste persone finiscono inevitabilmente per diventare gioco-dipendenti /computer-dipendenti o meno (premesso che non ne so molto di queste cose, giusto una riflessione)
 

njnye

Florello Senior
Penso di aver ben chiaro il significato adesso :)
Però stavo riflettendo su una cosa...tornando in tema giochi e pc...un nerd da videogiochi ...soffre di dipendenza? Voglio dire, arrivati a certi livelli essere nerd botanici o nerd del pc cambia la situazione. La tecnologia, se in eccesso, puo davvero essere distruttiva, specialmente certi tipi di giochi. Mi chiedevo quindi se queste persone finiscono inevitabilmente per diventare gioco-dipendenti /computer-dipendenti o meno (premesso che non ne so molto di queste cose, giusto una riflessione)
Il nerd non è un giocatore patologico, è un fissato. Si dà un obiettivo e quando lo raggiunge si disinteressa della cosa. Ma finché non ci riesce è un'ossessione (con vari livelli di "insopportabilità"). Il nerd potrebbe farsi un terraio, mettersi a collezionare orchidee, imparare ad allevarle, riconoscerle tutte dal profilo del petalo e poi preso l'ultimo esemplare della collezione, appurato che non c'è altro da scoprire, può buttare tutto e passare allo studio dei licheni. Coi giochi è uguale. Magari si fanno settimane di sessioni ogni sera sullo stesso gioco, dimenticando di cenare o perdendo ore di sonno, e poi improvvisamente buttarlo nel dimenticatoio. Non sono dei giocatori patologici, perché hanno sempre il controllo della situazione.
I geni sono tutti dei fissati, è l'unico modo per triofare nel proprio campo (salvo le botte di fortuna colossali che però sono statisticamente meno rilevanti). Nerd è il termine moderno con cui si indicano le persone che il mondo non ha ancora riconosciuto come geni.
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
La tecnologia, se in eccesso, puo davvero essere distruttiva, specialmente certi tipi di giochi.
Qualunque cosa, in eccesso, può essere distruttiva.
Non credo che esistano giochi "buoni" e giochi "cattivi".
Se uno non è in grado di comprendere la differenza tra ciò che si può fare in un videogioco e nella realtà, è uno che avrebbe problemi seri anche senza videogiochi.
 

Olmo60

Guru Master Florello
essere nerd e non saperlo!!!! se poi la bilancia della nerdaggine pende più dalla parte del fissato/a che del genio meglio far finta di niente..:lol:grazie ragà che stasera ho imparato una cosa nuova..:Saluto::D
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
essere nerd e non saperlo!!!! se poi la bilancia della nerdaggine pende più dalla parte del fissato/a che del genio meglio far finta di niente..:lol:grazie ragà che stasera ho imparato una cosa nuova..:Saluto::D
"Nerd" ha assunto una valenza dispregiativa poichè era un termine usato dai bulletti che si vantavano di essere "normali". Un po' come la volpe con l'uva nella favola di Fedro.
Dall'invidia per non essere all'altezza dei primi della classe, esiste da sempre l'equazione "secchione=s****to".
Come se la conoscenza fosse dovuta a priori, senza merito.
Beh, mi spiace per chi la pensa così, ma generalmente conoscenza vuol dire fatica, impegno e sacrificio.
Se dico che tolleravo poco i bulletti che si vantano di essere ignoranti, tollero ancora meno i reduci dell'effetto Dunning-Kruger. Per non dire che li sterminerei con un BFG. Ah, già, non siamo in un videogioco.
 

njnye

Florello Senior
L'effetto Dunning-Kruger sta diventando paurosamente pop grazie agli articoli di psicologia spicciola che sono girati negli ultimi mesi. L'ho sentito citato in una conversazione in metro che al confronto un articolo di "Cioé" è un trattato di argomentazione (uno di quei momenti in cui pagheresti per poterti disattivare le orecchie). Sta facendo la fine di "Fuori dal tunnel" di Caparezza, con la gente che si deve divertire a ogni costo che la canta a squarciagola senza capire che il testo era proprio contro di loro...
 

Olmo60

Guru Master Florello
mi sembra di essere in pub alle undici di sera, arrivati alla sesta birra, prima di andare al rave-party. :crazy:
 

Olmo60

Guru Master Florello
"Nerd" ha assunto una valenza dispregiativa poichè era un termine usato dai bulletti che si vantavano di essere "normali". Un po' come la volpe con l'uva nella favola di Fedro.
Dall'invidia per non essere all'altezza dei primi della classe, esiste da sempre l'equazione "secchione=s****to".
Come se la conoscenza fosse dovuta a priori, senza merito.
Beh, mi spiace per chi la pensa così, ma generalmente conoscenza vuol dire fatica, impegno e sacrificio.
Se dico che tolleravo poco i bulletti che si vantano di essere ignoranti, tollero ancora meno i reduci dell'effetto Dunning-Kruger. Per non dire che li sterminerei con un BFG. Ah, già, non siamo in un videogioco.

ne conosco diversi di nerd che si vantano...e purtroppo se si sentono normali a me sembra che qualche ragione ce l'hanno nel senso che -sono nella norma- (la cultura di massa è nerdaggine pura) ..certo è pur vero che come ho già detto, neanche a me sono simpatici, ma non è tutta responsabilità loro....poi non so...leggo una sopravvalutazione della cultura (certo, un termine che vuol dire tante cose e non so in che senso lo usi..), come se chi non fosse colto (alla nostra maniera, alla maniera occidentale, intendo) avesse qualcosa di meno..io non la penso così, penso che a noi serve, ma altri ne possono tranquillamente farne a meno e questo dimostra dopotutto che la cultura è solo un mezzo, non qualcosa che eleva al di sopra degli altri. taant'è che ci sono popoli che ne fanno egregiamente a meno e vivono bene lo stesso, anzi, noi con la nostra cultura non sopravviveremmo nemmeno un giorno nel loro ambiente, loro hanno un'altro tipo di cultura (non libresca ma tradizionale) che funziona. mi dispiace pensare che se scompariranno sarà grazie alla nostra beneamata cultura..
 

njnye

Florello Senior
Olmo, cosa mi dici mai (con voce alla topo gigio): la cultura di massa non è nerd! La cultura di massa è tuttologia, è generalista, è "so tutto senza sapere davvero nulla". E' Pico de Paperis, non Archimede Pitagorico.
Cultura è una delle parole più belle che abbiamo, non trattarla così. Deriva dal latino "coltivare"!! Sono le conoscenze che meritano di essere trasmesse alle nuove generazioni, quelle che fanno progredire il genere umano.
E per questo ti dico che in Italia la cultura non conta niente. Siamo il Paese dove a Super quark si preferisce il grande fratello.
Fa figo essere istruito, che è ben diverso.
Ti fai una laurea, poi un master, poi magari un altro master... E' uno status symbol.
Una volta la massima aspirazione borghese (o degli aspiranti borghesi) era di avere il figlio libero professionista o colletto bianco (meglio se in banca). Un po' come dice Guccini "un laureato conta più di un cantante". Gli italiani sono scolarizzati, ma hanno l'analfabetismo di ritorno. Spendiamo milioni di finanziamenti pubblici ai giornali e quasi nessuno li legge e ancora meno li comprano. Abbiamo una quantità imbarazzante di laureati, soprattutto in materie umanistiche, e vai in un museo e ti trovi gli idioti che si fanno i selfi con le sculture come se fossero i cartonati del cinema. E hai gli studenti che scambiano una statua per una panchina e le fanno cadere le braccia (e metaforicamente non le fanno cadere solo alla statua). Abbiamo perso il contatto con la realtà delle cose.
Uno dei problemi ENORMI che attribuisco alla scuola italiana è di inculcare negli studenti (ma forse è un po' tutto il Paese che lo crede, non darei la colpa solo agli insegnanti) l'idea che quello che studi, quello che scopri per interposta persona, quello che ti raccontano, sia un'esperienza. Non è vero! E' per quello che c'è così tanta arroganza in giro. Perché ti spingono a credere di sapere le cose, anche senza averle provate o toccate con mano. L'ho letto sul libro, l'ho visto in tv, è uguale. Uguale un bel niente!
Faccio un esempio stupidissimo, ma che rende l'idea di quanto, come studente, fossi idiota. Ho sempre adorato Leonardo e la Vergine delle Rocce era uno dei miei quadri preferiti. Lo conoscevo a memoria nei dettagli perché lo avevo riprodotto come progetto scolastico. Vado alla National Gallery aspettandomi una sindrome di Stendhal e la mia reazione di fronte al quadro qual è stata? Il nulla. Cosa mi diceva il mio cervello? "Ma è pieno di crepe, in foto non si vedevano". Per anni ho osannato una cosa che non conoscevo. Mi piaceva una foto stampata, non il quadro.
Vago depressa nella National Gallery alla fine di quale mi innamoro? Di questo quadro, che credevo una crosta:
asnieres.jpg

Per chi non lo conosce, è tutto fatto di puntini. Interamente. Ed è gigantesco, una tela enorme. Dal vivo avvicinandoti vedi ogni tocco di pennello e ogni singolo puntino di ogni singola combinazione di colore che era stata accostata, si trasformava sotto ai tuoi occhi. E ti avvicinavi e ti allontanavi e il quadro cambiava forma e ti accompagnava. Quella è stata un'esperienza. E con molta calma (perché nonostante il caldo boia non mi volevo staccare dal quadro) sono tornata a riguardarmi la Vergine delle Rocce, senza pensare "in foto era meglio" e le crepe sono diventate parte dell'opera d'arte. E ho apprezzato la patina del tempo, gli effetti del colore sulla tela, l'imperfezione che lo rendeva reale. Che lo rendeva l'opera d'arte che qualcuno aveva creato secoli e secoli prima che io nascessi e ora era lì davanti a me, non una riproduzione senza valore che potrei appendermi in camera. Chi ha avuto la fortuna di vedere il Cenacolo sa che è un'opera che va "studiata" prima di poter essere provata. Sfido chiunque, messo di fronte a quelle macchie sbiadite sul muro, a capirne il valore. Ma se ne conosci la storia, guardi dov'è stata collocata, lo confronti col quadro alle sue spalle, pensi alla sperimentazione che c'è stata, alla simbologia, ha un altro valore. Serve capire, più che sapere. Cultura, più che istruzione.
Il problema (concludendo questo messaggio che ormai è diventato un rotolone regina) non è che siamo troppo colti. Crediamo di sapere tanto e sperimentiamo poco.
 
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