Tmaximo
Esperto Sezz. Funghi, Aromatiche, Identificazioni
Ciao a tutti
Visto che per ora i funghi commestibili nn ce ne sono ( ancora per poco) vi volevo far conoscere un fungo lignicolo molto importante fin dai tempi antichi, questo fungo veniva principalmente usato per accendere il fuoco ( da qui il nome, fungo dell’esca) e anche nella medicina popolare. commercializzato in tutta Europa, fino ai primi del 1900.. poi con l’avvento dei primi zolfanelli, tutto e andato a sparire.
Il suo nome e Fomes fomentarius, e un fungo poliennale che attacca le piante malate, si comporta come parassita portando la pianta ospite alla morte, dopodichè continua a fruttificare come saprofita. Attacca latifoglie varie: pioppi, faggi, platani,aceri, tigli e frassini.
Questo poliporo era noto fin dall’antichità quale esca per accendere il fuoco. La parte adatta a questo scopo è la trama situata tra la crosta e lo strato dei tubuli. La trama veniva tagliata in liste sottili, messa per alcune settimane a macerare nel carbonato di calcio, poi seccata e pressata e infine messa in una soluzione di salnitro, poi di nuovo essiccata e battuta, fino a farla diventare come una matassa di lana grezza. Questo preparato si accendeva facilmente se le scintille lo colpivano. Però bruciava senza fare fiamma, ma aggiungendo, per esempio, erba secca questa prendeva fuoco. L’invenzione successiva degli zolfanelli, interrompeva quest’ uso. Addirittura sono stati trovati dei pezzi di questo fungo nella cintura di Otzi la mummia del Similaun..
Nell’antichità questo poliporo veniva anche usato come emostatico. Si usava per guarire le ferite, aveva la proprietà di assorbire il sangue che a sua volta coagulava facilmente.
Visto che per ora i funghi commestibili nn ce ne sono ( ancora per poco) vi volevo far conoscere un fungo lignicolo molto importante fin dai tempi antichi, questo fungo veniva principalmente usato per accendere il fuoco ( da qui il nome, fungo dell’esca) e anche nella medicina popolare. commercializzato in tutta Europa, fino ai primi del 1900.. poi con l’avvento dei primi zolfanelli, tutto e andato a sparire.
Il suo nome e Fomes fomentarius, e un fungo poliennale che attacca le piante malate, si comporta come parassita portando la pianta ospite alla morte, dopodichè continua a fruttificare come saprofita. Attacca latifoglie varie: pioppi, faggi, platani,aceri, tigli e frassini.
Questo poliporo era noto fin dall’antichità quale esca per accendere il fuoco. La parte adatta a questo scopo è la trama situata tra la crosta e lo strato dei tubuli. La trama veniva tagliata in liste sottili, messa per alcune settimane a macerare nel carbonato di calcio, poi seccata e pressata e infine messa in una soluzione di salnitro, poi di nuovo essiccata e battuta, fino a farla diventare come una matassa di lana grezza. Questo preparato si accendeva facilmente se le scintille lo colpivano. Però bruciava senza fare fiamma, ma aggiungendo, per esempio, erba secca questa prendeva fuoco. L’invenzione successiva degli zolfanelli, interrompeva quest’ uso. Addirittura sono stati trovati dei pezzi di questo fungo nella cintura di Otzi la mummia del Similaun..
Nell’antichità questo poliporo veniva anche usato come emostatico. Si usava per guarire le ferite, aveva la proprietà di assorbire il sangue che a sua volta coagulava facilmente.